Minor White è un fotografo americano che con il suo stile semplice, creativo e comunicativo ha influenzato buona psarte della fotografia concettuale del ventesimo secolo. La rivoluzione introdotta da White con la sua fotografia è incentrata sulla fusione della tradizione dei paesaggi californiani con la fotografia concettuale che ruota attorno alle metafore.
White condusse fin da giovane una vita dedita all’arte ed alla scienza nonché alla spiritualità. Temi non proprio concilianti: sin da giovane, in White, si evidenziarono quindi i temi del contrasto, della contraddizione, del tormendo e della solitudine che divennero i caratteri distintivi della personalità del fotografo americano.
Lo stile di White è sempre stato alquanto semplice ma vi è altresì stata grande attenzione ai dettagli ed alla tecnica. Questo si spiega con il fatto che la fotografia di Minor è permeata dal simbolismo, per il quale non è tanto fondamentale cosa si ritrae quanto la comunicazione attraverso l’atto del ritrarre questo o quel soggetto. Proprio per questo i soggetti di Minor White sono semplici: case, paesaggi, finestre, crepe nei muri, piante, fiori e persone. Attraverso questi soggetti White vuole comunicare stati d’animo, sentimenti, emozioni per cui non sono assolutamente importanti forme e superfici. Nelle sue immagini, ciò che realmente conta, è la metafora, la crescita personale attraverso l’arte, lo studio della gamma di emozioni, la comunicazione.
Per quanto riguarda la tecnica White adottò la sovrapposizione di due negativi e/o accompagnò le sue opere con un piccolo testo, spesso descivente il soggetto raffigurato (es. “Sequence 17” e “Song without words”).
White, dunque, riversa nella sua fotografia la spiritualità, l’espressione, la pace nella semplicità, vuole che le sue opere siano prima di tutto suggestive, che parlino di lui, che siano un tramite fra il mondo interiore ed il mondo esteriore.
Minor White nacque nel 1908 a Minneapolis.Figlio unico, s’interessò precocemente d’arte. A sette anni (era il 1915) il nonno gli regalò la sua prima macchina fotografica ma White sembrò snobbarla a favore della poesia. Nel 1924, alla morte del nonno, ricevette in eredità alcuni apparecchi fotografici nonché un grosso archivio fotografico, cosa che lo riavvicinò, non in maniera completa, alla fotografia. Nove anni dopo, nel 1933, Minor si laureò in botanica nell’Università del Minnesota.
Verso la fine degli anni 30 decise di trasferirsi a Portalnd, in Oregon. Fu qui che la sua passione per la fotografia divampò; Minor iniziò a frequentare l’Oregon Camera Club e nel frattempo lavorò come portiere di notte in un hotel per racimolare di che vivere. I primi soggetti delle sue fotografie furono i semplici paesaggi naturali e gli amici. Qualche tempo dopo iniziò la collaborazione con il Works Progress Administration ed in breve divenne un appassionato insegnante, i cui corsi furono molto noti, ricecati e frequentati.
Nel 1941 ebbe la possibilità di esporre le proprie opere al MOMA, anno in cui si interruppe temporaneamente la passione per la poesia a causa della chiamata sotto le armi. Durante questo periodo White si riavvicinò al suo primo amore, la poesia. Nel 1943 venne pubblicato il suo primo articolo sull’American Photography e la prima sequenza fotografica, un racconto di un viaggio sugli sci dell’YMCA al Mount Saint Helens.
Ritornato dalla guerra, si trasferì a New York (1945) dove compì un bienno di studio di estetica e storia dell’arte alla Columbia University con Meyer Schapiro. Iniziò sotto la guida di quest’ultimo ad elaborare dei testi sul metodo fotografico.
Dal 1946 al 1953 White lavorò come direttore del dipartimento di fotografia della Scuola di Belle Arti della California. Durante questo periodo, il fotografo americano tenne anche l’importante mostra al San Francisco Museum Art e fonda con Ansel Adams la rivista Aperture (di cui fece parte per tutta la vita).
Il 1953 rappresentò per White l’anno della svolta sia nella carriera d’insegnante che di fotografo: si trasferì nella cittadina di Rochester (NY) dove prese servizio quale insegnante presso il Rochester Technology Institute ed ebbe la fortuna di avere, quali studenti, menti brillanti quali Jerry Uelsmann. Nella cittadina di Rochester fondò una nuova rivista, Imagine, alla quale rimase però solo per i successivi quattro anni.
Nel 1957 incontrò Alfred Stieglitz, da cui White apprese l’espressività della sequenza e approfondì la questione dell’immagine come metafora, sviluppando la teoria di The Equivalent ovvero la capacità della trasposizione della sfera psichica nella fotografia.
Negli anni 70 ricevette il prestigioso premio Guggenheim Fellowship, curò diverse mostre ed espose al MIT. Al MIT fu anche insegnante, fino a circa due anni prima della sua scomparsa.
Scomparsa che avvenne all’età di 67 anni, nella città di Cambridsge, a cause di un infarto.
Di Minor White vennero pubblicate nel 1989, postume, le sue foto artistiche di nudi maschili.