è qualcosa di particolarmente interessante e al contempo particolarmente semplice da realizzare: con un poco di pratica (e di fantasia) sarà possibile creare delle fotografie molto suggestive ad un costo praticamente nullo (immagino che tutti abbiate una torcia in casa).
Questa tecnica fotografica corrisponde ad illuminare una parte del soggetto fotografato con un oggetto (o più oggetti) luminosi, che sia una torcia, un led, un faretto o qualunque altra cosa: muovendo la luce nella zona di posa e utilizzando una esposizione lunga, andremo ad inserire, nella fotografia finale, degli “artefatti” creati ad hoc.
Quattro le cose che ci servono:
Una macchina fotografica che abbia la possibilità di settare una esposizione molto lunga, possibilmente anche la “Bulb mode”.
Un treppiede
un telecomando remoto SE si sta utilizzando la modalità Bulb
Una sorgente luminosa “portatile”
Quale tempo di Esposizione?
Definire a priori la giusta tempistica, non è facile: dipende in particolare da quanto è scuro il soggetto da fotografare e anche da quanto siamo bravi nel muoverci velocemente dinanzi all’obiettivo (il nostro scopo è non solo disegnare ma anche EVITARE che la nostra immagine venga impressa nella foto finale).
La soluzione è una sola ed è provare, provare, provare.
E gli ISO?
Questa risposta è molto semplice: bassi! Esattamente come abbiamo visto per la fotografia dei fuochi artificiali, anche in questo caso, per ridurre non tanto il rumore quanto il rischio di sovraesposizione della fotografia, bisogna evitare di usare ISO superiori ai 200.
Una sola foto e niente computer grafica?
Dipende dalla quantità di “lavoro” bisogna fare con le luci. Per disegni facili, sarà sufficiente un solo scatto. Ma per disegni come nell’immagine qui sopra dove sono stati combinati più colori, probabilmente sarà necessario effettuare più scatti in serie. Una volta finito il lavoro, basterà trasferirsi al computer ed effettuare, con un qualsiasi programma di grafia, una banale fusione delle immagini: il risultato finale vedrà “sommare” le luci. In Photoshop basta caricare ogni foto in un diverso layer e quindi applicare “screen” per effettuare la somma.
Che velocità di movimento?
Dipende dall’intensità voluta: più siamo veloci, minore sarà l’intensità. Occhio però: più siamo lenti più rischiamo di essere immortalati nella foto finale. Il suggerimento è quello di usare una torcia a LED, possibilmente potente: questo ci permetterà di essere molto veloci e nel contempo mantenere un’ottima luminosità della foto finale.
Qualche idea particolare?
Il mio suggerimento è, a parte provare e riprovare, usare sfondi che permettano anche le riflessioni: una pozza d’acqua, uno specchio, un pavimento lucido. Questo permetterà di fornire realismo all’immagine stessa come ad esempio accade nelle due foto immediatamente sopra: le riflessioni nell’acqua e sul pavimento aggiungono dei dettagli che mancano per esempio negli altri scatti. Ma anche questo è una scelta legata al gusto.
Interessante è poi utilizzare fonti particolari di illuminazione: che ne dite di una candela o un fiammifero?
Si può usare questa tecnica per illuminare gli oggetti?
Una variante della scrittura con la luce è l’illuminazione di zone particolarmente scure. Supponiamo di passeggiare sulla spiaggia buia e trovare delle sculture di sabbia, come le fotografiamo? Per puro caso abbiamo con noi un cavalletto, la fida Reflex ed una torcia (in questo caso, meglio ad incandescenza che a led): sistemiamo cavalletto e macchina fotografica, prepariamoci alla foto in modalità Bulb e….cominciamo a correre tra i vari pezzi della scultura con la torcia spenta. Una volta vicino al particolare che ci interessa, LUCE. Muoviamo la nostra torcia in modo da passare la sua luce su tutta la zona che ci interessa, quindi spegniamola. Spostiamoci verso un’altra zona della scultura e ripetiamo l’esercizio.
Alla fine, se siamo stati bravi nel gestire le zone di luce e buio con la nostra torcia, l’effetto sarà qualcosa del genere:
Il gioco dei chiaroscuri è particolarmente suggestivo ed è simile a quanto avremmo ottenuto se avessimo installato una serie di faretti fissi…
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