Uno degli elementi discriminatori maggiori per quanto riguarda gli obiettivi, è sicuramente la lunghezza focale. Obiettivi a focale variabile significa un maggior numero di lenti, di meccanismi (per lo zoom), una luminosità inferiore (per il maggior percorso che la luce deve fare per giungere al sensore), un peso notevole ed una maggiore predisposizione alle aberrazioni (sempre per il maggior numero di lenti presenti nell’ottica.
Tra i differenti obiettivi in commercio troviamo però gli obiettivi a focale fissa. Questi ultimi sono obiettivi in grado di coprire una sola focale: dimenticatevi la ghiera di zoom. Ma perché un fotografo dovrebbe scegliere un obiettivo a focale fissa piuttosto che uno zoom? Ci sono vari motivi che possono essere considerati.
Il primo è il prezzo: un obiettivo a focale fissa è costituito da un numero limitato di lenti e meccanismi rispetto ad un obiettivo a focale variabile. La conseguenza diretta è un prezzo ridotto: meno materiali, meno manodopera, meno tempo costruttivo e maggiore semplicità progettuale.
Il secondo motivo è il peso: avendo meno lenti, un obiettivo a focale fissa peserà decisamente meno di un qualsiasi obiettivo a focale variabile. Se confrontiamo i due Canon 18-55mm e 50mm la differenza è notelvole: ilprimo ha un peso intorno ai 200gr mentre il secondo ferma la bilancia ad appena 130gr. Differenza che tende ad acuirsi con l’aumentare della lunghezza focale, con guadagni che possono essere pari ai due terzi per i tele zoom (ovviamente non aspettatevi che un 400 mm sia un peso piuma!).
Una terza motivazione è la maggiore nitidezza degli obiettivi a focale fissa rispetto a quelli a focale variabile. I motivi alla base della maggiore nitidezza sono principalmente due: la semplicità di costruzione permette di impiegare soluzioni differenti e più efficienti (forme particolari dei vetri, trattamenti supplementari) ed il numero delle lenti è inferiore rispetto ai variabili il che permette di ridurre drasticamente riflessioni e rifrazioni. Un obiettivo a focale fissa batterà qualunque obiettivo zoom di “entry level”, come ad esempio la lente fornita in bundle con la maggior parte delle reflex. E lo stesso obiettivo sarà in grado di competere, sempre sulla la nitidezza (ed ovviamente anche sulla resa cromatica), anche con gli zoom professionali.
Non dimentichiamoci la luminosità: per gli stessi motivi elencati al punto precedente, un obiettivo a focale fissa sarà decisamente più luminoso di un obiettivo a focale variabile e ci si rende conto di questa differenza semplicemente leggendo i valori di “f” di questi obiettivi. Un obiettivo a focale fissa di prezzo medio avrà normalmente un f/1.8 fino a spingersi a f/1.2. Nelle tre foto di seguito sono presenti i tre obiettivi Nikkor 50 mm rispettivamente a f/1.8, f/1.4 e f/1.2. Le dimensioni sono pressoché le stesse (come il peso che varierà poco) ma la quantità di luce in grado di giungere al sensore è nettamente differente. Ovviamente differente è anche il prezzo: rispettivamente i tre obiettivi sono acquistabili per 130€, 350€ e 650€.
La differenza tra i tre obiettivi e un obiettivo a focale variabile da f/2.8 (normalmente è la luminosità standard di un obiettivo a focale variabile) è enorme in termini di luce che giunge al sensore: tra f/2.8 e f/1.4 ci sono ben due stop di differenza, per esempio, che si traduce in una quantità di luce pari a quattro volte superiore. Potete immaginare quanto sia semplice utilizzare questi obiettivi in ambienti poco luminosi senza dover tirare su gli ISO oppure mantenendo i tempi di scatto più corti al fine di ridurre l’effetto mosso.
Non dimentichiamoci infine che, con l’obiettivo di cui sopra, possiamo ottenere degli splendidi effetti bockeh (sfocato) fotografando con il diaframma totalmente aperto.
Riassumendo, un obiettivo a focale fissa ha vantaggi:
- Maggior velocità
- Maggiore luminosità
- maggiore nitidezza
- maggiore effetto sfocato
- maggiore qualità ottica
- minore prezzo
- minori dimensioni
- minore peso
- è a focale fissa, costringe i fotografi a portare con se più lenti
- tempi di reazione a situazioni “imprevisti” decisamente più lenti a causa del cambio di obiettivo
- la mancanza di uno zoom può essere limitativa in alcuni casi, soprattutto quando il fotografo non ha modo di muoversi.
Ultima nota per quanto riguarda gli obiettivi a focale fissa “tuttofare”: con il termine tuttofare si intende un obiettivo in grado di permetterci gli scatti sia di panorami che di ritratti. Ragionando su una full frame, un 28mm è un obiettivo grandangolare, un 70mm è un obiettivo da ritratti. Il 50 mm è considerato, appunto, un tuttofare in quanto è una media tra i due. Questo discorso non vale per le reflex half frame (come da mia Nikon D5000) in quanto c’è da mettere in gioco il fattore di riduzione (1,5 per ne Nikon e 1,6 per le Canon): l’obiettivo tuttofare per una Nikon sarà 50mm/1,5 ovvero il 35mm. Occhio quindi ai “consigli” che molti negozi o pseudo-fotografi tendono a dare. Ovviamente il 50mm sulla half frame sarà un perfetto compagno da ritratti.