Uno studio fotografico è, naturalmente, una delle migliori locazioni dove effettuare degli scatti. Il problema è ovviamente poter accedere ad uno di essi, cosa non sempre facile ed economica.
Ovviamente non bisogna fissarsi e trovare dei luoghi alternativi non è troppo complicato, anzi. Basta semplicemente cercare dei luoghi isolati, con poche o nessuna persona presente (stiamo sempre scattando delle fotografie di nudo, i curiosi non sono sempre ben voluti). Ovviamente il luogo deve rispecchiare la foto che vogliamo fare: un edificio abbandonato, magari al tramonto, saprà dare quel tocco di drammaticità in più alla foto rispetto allo schermo bianco che potremmo usare in studio.
Il trucco è saper vedere le cose che ci circondano: anche una sedia, un televisore o un pezzo di ferro qualsiasi possono fare la differenza. E che differenza.
FOTO:David Levine
Adattate gli scatti ai luoghi. Se non siete in grado di trovare i luoghi perfetti per le vostre foto, invertite gli addendi: dato un luogo studiate una foto ad Hoc. Fate in modo di integrare ciò che la location selezionata offre. Identificate degli angoli particolari, dei punti strani, inusuali, e costruite lì intorno la vostra immagine. Lo stesso discorso vale quando siamo costretti ad una particolare scena. Come una camera d’albergo per esempio: anche lì, giocando magari con luci, colori e bianco e nero è possibile identificare delle zone, degli angoli o delle situazioni in grado di fare una fotografia.
Prima di scattare fate un sopralluogo e magari fate delle fotografie alla zona prescelta. Questo vi permetterà, una volta tornati a casa, di analizzare con calma le caratteristiche del luogo e preparare su carta la fotografia.
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Preparare, esatto: non siate arruffoni e non inventate “troppo” al momento. Soprattutto se scattate all’aperto ricordatevi che il tempo è tiranno: il vostro modello/modella non vorrà passare troppo tempo nuda per paura di essere vista. Siate quindi rapidi e precisi nel dare indicazioni.
Casa tua o quella del modello. Un potenziale set per gli scatti può essere la vostra casa o casa del modello. In particolare, se il modello o la modella sono in imbarazzo per il posare nuda, usare la sua casa come set fotografico è la soluzione perfetta. Ovviamente v’è il problema di adeguare il set: essendo un’abitazione saranno completamente errate le luci e anche le locazioni sono da definire con un po’ d’attenzione.
Foto: “The bare essentials” by Jillian Merlot
Usare la casa della modella è dispendioso in termini di tempo ed energia: vi tocca portare fondali, riflettori, luci e perder tempo a sistemarli, ad individuare gli angoli “caratteristici” e a fare prove di luce. Cose che, se invece usaste casa vostra, non sarebbero necessarie: do per scontato che abbiate già provveduto in passato a scattare qualche foto nel vostro appartamento e che quindi sapiate dove e come posizionare le luci per dare risalto a qualche particolare interessante.
Foto: Rodolfo Nunez
Un’alternativa è chiedere ad amici o parenti di essere ospitati: uno chalet di montagna non abitato, un monolocale in un’altra città o anche un semplice garage possono essere delle soluzioni assolutamente interessanti.
Foto: “The reader” by Roger Mann
Una volta definita la casa, non vi resta che entrare nel dettaglio delle stanze: che si scatti in cucina, in bagno o in camera da letto, l’effetto è assicurato se riuscite ad aggiungere quel piccolo particolare che fa la differenza. Come il peperone rosso in un ambiente in bianco e nero o il corpo della modella steso su di un banalissimo pavimento piastrellato del bagno. Ovviamente “misurate le distanze” e fate in modo di non dare la sensazione della dimensione della stanza dove state fotografando. Quanto è grande la cucina, la camera o il bagno di queste foto? Impossibile capirlo osservando questi scatti.
Foto: “Small Spaces 2” by Mcary
Vecchi edifici abbandonati. Gli edifici abbandonati sono un ambiente ideale per i nudi. Ovviamente prima di usarli, assicuratevi che siano realmente abbandonati: una visita della polizia con relativo arresto per essere entrati abusivamente in una proprietà privata non è certo il massimo! Cercate anche degli edifici o delle porzioni di edificio che siano lontani da occhi indiscreti o dal via vai delle persone: una fabbrica abbandonata, per esempio, può essere meta di persone non raccomandabili ma anche di senzatetto o ragazzini alla ricerca di un posto dove giocare. Per questo motivo, l’ideale sarebbe portarsi un assistente: utile sia per aiutarvi nel trasporto e nella realizzazione del set, sia per fare da vedetta durante gli scatti. Meglio sempre essere prudenti, soprattutto se si vuole mettere a proprio agio il modello o la modella che, altrimenti, potrebbero no accettare di buon grado la situazione.
Foto: “Hanging Nude” by Wayne King
Le strutture fatiscenti spesso riescono a fornire delle sensazioni più forti se gli scatti sono in bianco e nero o un po’ vintage: un color seppia, come nel caso della foto di seguito, fornisce quell’area da vecchia foto che male non sta. Il bianco e nero inoltre accentua la sensazione di solitudine e desolazione, al contrario di quanto potrebbe fare il colore. Immaginatevi come sarebbe la foto in basso, con la macchina totalmente riempita di graffiti dai colori sgargianti: toglierebbe fascino alla scena e probabilmente farebbe perdere anche l focus sulla modella.
Foto: “Abandoned and Alone” by Dan Perez
Occhio ovviamente quando definite gli angoli ed i luoghi: non ci devono essere pericoli. Chiodi, spuntoni, schegge e quant’altro devono essere assenti. E se proprio non potete farne a meno, adattate la fotografia. Nella scena di sopra non si vedono le gambe del modello: probabilmente ha delle scarpe per proteggere i piedi. Portate sempre con voi dei fazzoletti, dei pezzi di stoffa o di cartone: saranno un’ottima seduta e saranno facilmente “nascondibili” con la stesso materiale di risulta presente nel luogo. La ragazza vicino l’auto è seduta per terra o su qualcosa abilmente mascherato?
Foto: “Aftermath” by Polar Impressions Photography
La natura. La natura, quali boschi, montagne, laghi, mare, fiumi sono altri luoghi ideali per scattare foto di nudo. E come nel caso degli edifici, massima attenzione prima di tutto alla sicurezza. Assistente vedetta e percorsi poco battuti sono l’ideale per evitare soprattutto i guardoni. Così come il vostro modello o modella dovrebbe indossare un abito semplice, tipo un vestito facile da tirar giù e su, a seconda dell’evenienza. Per quanto riguarda poi i luoghi, la natura offre innumerevoli soluzioni: sta a voi sbizzarrire la fantasia e individuare la giusta posizione del vostro soggetto.
Foto: “In Utero – Colour” by Kitsmumma
E si, perché se negli altri casi sono i luoghi ad adattarsi al modello, in questo caso sarà sempre possibile fare in modo che il nostro modello si adatti alla natura che lo circonda. Una spelonca, una grotta, un albero, un campo fiorito o di grano: ogni singolo elemento può essere lo scenario perfetto per una foto.
Foto: “Dolphin game” by Mikhail Palinchak
Probabilmente, in questi ambienti, sarete costretti a giocare con le luci naturali: portatevi qualche riflettore e un flash in più…ma sicuramente l’effetto primario lo dovrete realizzare con l’ausilio del sole. Come nel caso del delfino qui sopra.
Lo studio fotografico. Lo studio è certamente il luogo ideale per scattare delle fotografie: luci sotto controllo, fondali intercambiabili nonché intimità, privacy e comodità. Uno studio fotografico ovviamente ha dei costi: per quanto può essere usata una camera o anche una semplice cantina per realizzarne uno, bisogna tenere conto dell’acquisto ed installazione di luci, fondali, basi, riflettori, ombrelli, cavalletti, softbox e quant’altro potrebbe essere necessario.
Foto: Naked Yoga
Se proprio non avete possibilità di realizzarne uno in casa, la soluzione più comoda è quella di affittarne uno: tanti fotografi permettono l’uso della propria attrezzatura ad un prezzo piuttosto abbordabile. Su Milano un paio d’ore di studio fotografico costa circa 50 euro, non proprio un prezzo bassissimo se siete dei fotografi alle prime armi e non avete un buon budget (il mio consiglio è di chiedere ad altri fotografi la condivisione dello studio e del servizio fotografico). Certo, al contrario avere uno studio fotografico può essere un grande vantaggio: affittarlo a terzi può essere un buon modo per ammortizzare i costi.
Foto: transparencies
Ovviamente, nelle foto di studio, non limitatevi alle classiche fotografie con sfondo bianco, la cercate di essere creativi: una foto dietro un paravento traslucido come la foto di sopra non è per nulla un’idea malvagia.
Foto: “You put them where?!” by Doug Kean
I workshop e i gruppi fotografici. Altra soluzione economica ed interessante sia per i fotografi che per i modelli. Per i modelli il vantaggio è che si posa in un ambiente più “sicuro” dato il maggior numero di fotografi disponibile e la possibilità di ricevere un compenso è maggiore: essendoci più fotografi sarà più facile mettere da parte un piccolo budget. Per i fotografi il vantaggio è nell’ammortizzazione delle spese: sia per il noleggio di uno studio che per l’eventuale pagamento del fotografo. Nei workshop invece il fotografo non deve preoccuparsi di nulla ma solo recarsi sul luogo del workshop stesso, pagare e scattare. Magari non sono economicissimi, ma permettono di avere tutto pronto, dal set al modello. Il problema è il dover dividere lo spazio con altri fotografi il che significa produrre scatti simili e trovare “ressa”: una cosa che ho sempre odiato è la necessità di fare a spintoni per occupare, anche per pochi attimi, una determinata posizione vicino al modello.
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