Il capitolo pose è sicuramente il più complicato in assoluto, in quanto non sempre siamo capaci di dare indicazioni al nostro modello o lo stesso modello non ha ben chiara la situazione o la sua conformazione fisica.
Iniziamo. Un modello esperto può sicuramente aiutare con delle pose “standard” già testate con altri fotografi ma sicuramente non è quello che volete: l’idea di fondo è sempre quella di creare una fuoto nuova e non un clone di qualcosa che esiste già.
Quando si ha a che fare con un modello alle prime armi o con amici, la soluzione più banale è quella di fare tanti scatti molto simili tra loro, in modo da valutare successivamente come e quale è la posizione o l’inquadratura migliore per la nostra fotografia.
Ciò significa che per ogni “scatto” dovremmo chiedere al soggetto di guardare in alto, in basso, a destra,a sinistra. Inclinarsi di lato o torcere il busto: tutti movimenti piccoli ma che possono fare la differenza. L’esempio classico è la foto di una persona di fronte e la stessa foto presa però leggermente di lato, quindi con il corpo leggermente inclinato. A parte la fisionomia della persona che cambia anche in maniera radicale, entrano in gioco delle differenti linee: si passa da linee prevalentemente orizzontali e verticali a linee diagonali. Il che fornisce una differente interpretazione alla foto e gli conferisce anche movimento. Ecco un esempio molto esplicativo: la ragazza della foto ha modificato di poco la propria posizione, modificando però radicalmente la fotografia.
Tenete gli occhi aperti
. Un modo originale per trovare delle pose nuove è quello di guardare il vostro modello mentre si muove. Alcune delle migliori pose si verificano in maniera spontanea, quando magari il modello nemmeno se lo aspetta. Come la ragazza che si sta spogliando. Certo, non è un capolavoro, ma il viso della modella è al di fuori dei classici schemi di posa, è del tutto naturale.
Le regole base. Come detto, non fossilizzatevi sulle posizioni standard. Fate girare il corpo anche di pochi centimetri: questo permetterà non solo di dare maggiore movimento alla fotografia ma anche di sfinare la figura e di dare maggiore risalto alle curve. E proprio sulle curve cercate di puntare: fate assumere a braccia, gambe e anche corpo una forma non lineare. Una contorsione, un braccio piegato, la testa che si piega sono elementi di rottura rispetto alla figura classica che possono modificare sostanzialmente l’immagine. Cercate anche di far creare al corpo angoli (come con un braccio dietro la testa) o in generale forme geometriche: attireranno l’attenzione dell’osservatore.
Attenzione anche alle mani: sono parte integrante della modella o del modello e non devono essere lasciate ciondolare o considerate come “corpi estranei”. Fate in modo che siano sempre integrati nella scena e che seguano la “forma” del soggetto. In un primo piano, per esempio, è decisamente meglio avere le mani appoggiate lungo che cosce che penzoloni. Oppure fate in modo che il modello si appoggi da qualche parte in modo che le mani siano fisicamente la congiunzione tra il soggetto e la scena che lo circonda.
Attenzione anche alla luce: i modelli e soprattutto le modelle tendono sempre a dare le spalle alla fonte di luce, lasciando il viso in penombra. Fate in modo quindi di correggere questa tendenza e giocate con la luce facendo eventualmente spostare il modello verso la luce o lontano dalla stessa: anche solo un passo modificano sostanzialmente l’effetto finale.
Seduti. Uno sgabello, una sedia o qualcosa su cui il modello può sedersi o appoggiare braccia o gambe aiutano a trovare nuovi modi di porsi e posizionarsi e allargano parecchio le possibilità. Il sedile può essere usato per stendersi, appoggiarsi o sedersi sul bordo (fornisce maggiore movimento e sensualità).
Sdraiati
. Far sdraiare il modello è un’ulteriore soluzione da percorrere, in particolare se si vuole nascondere qualche difetto (tipo un po’ di pancetta) o se si vuole dare maggiore risalto alle gambe (piegate attirano l’attenzione). Ovviamente ponete particolare attenzione alla luce ed alla superficie su cui il modello si sdraia: se è bianca potrebbe essere troppo riflettente e creare dei giochi di luce non desiderati sulla pelle del soggetto.
Viva la fantasia.
La fantasia, sulle pose, è fondamentale. Non limitatevi alle posizioni standard ma inventate e soprattutto usate tutto ciò che trovate vicino a voi. Che sia una finestra, un divano, un tavolo, uno stipite, provate a disegnare delle pose con l’elemento integrato. Ed aiutatevi con fotografie già fatte. In particolare, se avete necessità di crearvi un “catalogo” di pose da far vedere al vostro modello, vi consiglio due raccolte particolarmente importanti: la prima è quella dalla quale sono state prese le immagini “in serie” visualizzate sopra ( https://www.herrickphoto.co.uk/poses.html), il secondo, invece è un insieme di pose e differenti inquadrature fotografiche effettuate in una ventina di differenti situazioni: un’ottima idea da cui prendere spunto (https://characterdesigns.com/index.php?sitepage=photosets).
Raccolta di Pose.Se siete sempre a corto di fantasia, ecco un altro gruppo di fotografie, fatto dall’esperto Fotowagner, dove sono state sfruttate alcune situazioni casalinghe particolarmente facili da replicare: “White dress #2”, “White dress”, “Red flower”, “Silhouettes”, “Beautiful day”, “Veildance”, “A great attitude #2”, “Drying”, “Strong Expressive Pose”, “Bathroom #2”, “Lakeside”, “Package”, “Abandoned places #6”, “107292060b”,travel 9477, apple tree, sunflower.
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