Fotografare un’eclissi di Luna è facile e divertente: non servono filtri per gli occhi, non servono accessori particolari per la vostra macchina fotografica, se non una “mantellina” per prevenire l’umidità nel caso non abbiate una macchina tropicalizzata.
L’eclissi lunare, come sappiamo, accade quando la luna (piena) passa nel cono d’ombra della terra: mediamente possiamo assistere in giro per il nostro pianeta a non più di 2 o 3 eclissi lunare. Abbiamo quindi tutto il tempo per studiare ma anche per fotografare: non si stratta infatti di un fenomeno particolarmente veloce per cui avremo, durante la fase di scatto, tutto il tempo che ci occorre per settare il nostro apparecchio fotografico.
Il primo problema da affrontare è la lunghezza focale: con lunghezze troppo corte finiremo per riprendere il cielo stellato. Se non si dispone di un teleobiettivo o di un catadiottrico, la cosa più semplice da fare è usare un obiettivo di emergenza, ovvero un telescopio. Non sarà certo il massimo, ma considerando che il costo di un teleobiettivo può essere proibitivo, l’uso di un telescopio è probabilmente la soluzione perfetta specie perché se ne possono trovare a costi molto ridotti. Ovviamente nel caso di uso di un telescopio bisognerà fare due calcoli per adattare le tabelle di seguito, ma ne varrà la pena.
Nel caso non ci fosse modo di procurarsi un tele o un telescopio, non rimane che passare alla configurazione opposta, quella con un grandangolo. Fondamentale ovviamente l’uso del cavalletto e di un remotizzatore di scatto (o anche l’uso dell’autoscatto) per ridurre le vibrazioni. Per quanto riguarda l’obiettivo, essendo la tecnica grandangolare, montatene uno che arrivi al massimo ai 35mm. Settate ISO intorno ai 400, impostate la massima apertura possibile e impostate il tempo di esposizione su di un tempo che varia dai 5 ai 40 secondi. Non oltre: la terra gira ed anche la luna intorno alla terra e oltre i 40 secondi il movimento diventerebbe visibile sulla fotografia.
Ovviamente, considerando la piccola dimensione della luna rispetto all’inquadratura, preparate bene la scena dando massima importanza alla composizione. Se volete fare le cose per bene, recatevi sul punto di scatto la notte prima e appuntatevi dove la luna si trova 50 minuti prima l’orario previsto per l’eclissi (la luna appare sempre nello stesso punto con 50 minuti di ritardo in più a notte): se l’eclissi è prevista per le 23:00, preparate la composizione la notte prima recandovi sul posto alle 22:10.
Un secondo modo per fotografare l’eclissi lunare, sempre in assenza di un buon tele, è quello delle scie di luce. In questi casi è necessario impostare il tempo di scatto su intervalli molto lunghi, superiori ai 60 minuti in modo da catturare il movimento di rotazione della terra rispetto alle stelle e della luna rispetto alla terra. Cavalletto e remotizzatore sono come al solito fondamentali così come necessario è impostare la macchina fotografica in manuale. Per i tempi di scatto bisognerà usare la modalità Bulb, ovvero dovrete essere voi a prendere il tempo e interrompere la posa quando passato l’intervallo predefinito. Ricordatevi anche di attivare la riduzione del rumore presente nelle reflex: le lunghe esposizioni tendono a surriscaldare il sensore e quindi a produrre ulteriore rumore.
Essendo l’esposizione molto lunga, il valore di ISO deve essere basso, intorno a ISO 200. Anche l’apertura non deve essere esagerata, diciamo f/8 o f/11. Avendo ben in mente la traiettoria della luna (ricordatevi al massimo di fare un sopralluogo il giorno prima), componete la vostra scena facendo in modo che la luna si trovi in uno degli angoli del riquadro di ripresa. La rotazione terrestre farà spostare la luna lungo la vostra immagine fino ad uscire dall’inquadratura dalla parte opposta di dove è cominciata la sequenza. Occhio ai tempi: la luna si sposta di circa 15° all’ora. Un obiettivo da 50mm ha un campo visivo di 49° quindi, per ottenere una scia completa che attraversi l’intero riquadro servirebbe una posa lunga 3 ore circa. Il risultato finale sarà una fotografia con la luna e le stelle che creano delle vere e proprie scie.
In entrambi i casi descritti sopra, ricordatevi sempre un’ultima cosa: esposizioni lunghe significa tanta batteria. Che sia sempre ben carica e che ce ne sia sempre una di scorta nella vostra tasca.
Se invece si è dotati di differenti ottiche con differenti lunghezze focali, possiamo pensare di effettuare più scatti in modo da immortalare le differenti fasi dell’eclissi. Ma quanto è grande la luna? Nella tabella di seguito sono riportate le dimensioni della luna rapportate alla pellicola da 35 mm. Come si vede, nel caso di un grandangolare da 20mm, la luna apparirà come un punto dal diametro di appena 0,2 millimetri mentre, con un tele da 2000mm la luna riempirà circa la metà del fotogramma raggiungendo un diametro di 18,4mm.
Lunghezza Focale (mm) | campo visivo (Full frame 35 mm) | campo visivo (sensore APS) | Dimensione Luna (mm) = Lunghezza focale / 109 |
14 | 98° X 147° | 65° X 98° | 0,2 |
20 | 69° X 103° | 46° X 69° | 0,2 |
28 | 49° X 74° | 33° X 49° | 0,2 |
35 | 39° X 59° | 26° X 39° | 0,3 |
50 | 27° X 40° | 18° X 28° | 0,5 |
105 | 13° X 19° | 9° X 13° | 1 |
200 | 7° X 10° | 5° X 7° | 1,8 |
400 | 3,4° X 5,1° | 2,3° X 3,4° | 3,7 |
500 | 2,7° X 4,1° | 1,8° X 2,8° | 4,6 |
1000 | 1,4° X 2,1° | 0,9° X 1,4° | 9,2 |
1500 | 0,9° X 1,4° | 0,6° X 0,9° | 13,8 |
2000 | 0,7° X 1,0° | 00,5° X 0,7° | 18,4 |
Il Grandangolo cattura un singolo istante durante un’eclissi mentre usando la modalità bulb per un’ora e oltre otterrete una fotografia si molto bella ma comunque non in grado di fornire l’idea di una vera e propria eclissi.
L’ideale è catturare, nel tempo, differenti scatti ognuno rappresentante un diverso momento dell’eclissi stessa. Per ottenere questo risultato, la fotocamera dovrà essere impostata in modo da poter variare rapidamente l’esposizione tra un fotogramma e l’altro. Il procedimento è molto semplice: si sistema la fotocamera con un dato valore di ISO e di apertura e si varia il tempo di scatto in funzione della diversa fase dell’eclissi. Per ogni combinazione di parametri (corrispondente ad una diversa fase) va scattata una foto senza muovere la fotocamera. Che come al solito dovrà essere ancorata su di un cavalletto e comandata da un telecomando o un remotizzatore di scatto.
Il primo scatto corrisponde con l’inizio dell’eclisse o meglio con la luna ancora piena. Quindi, variando di volta in volta i parametri seguendo la tabella di sotto (che spiegherò alla fine della tabella stessa), effettuate altre foto con intervalli di cinque/dieci minuti. Meno di cinque minuti rende la foto troppo simile alla precedente, più di dieci minuti rischia di far sballare i calcoli della tabella. Siate coerenti e usare lo stesso intervallo di tempo tra ogni scatto. Questo produrrà una sequenza di immagini che mostrana lo stato di avanzamento dell’eclissi esteticamente piacevole. Oltre al cavalletto ed al remotizzatore, procuratevi anche un cronometro e il solito “cappottino” per evitare che l’umidità danneggi la macchina fotografica.
Perché vanno variati i parametri di scatto? La luminosità della Luna varia durante l’eclissi diventando minima quando l’eclissi è totale.
ISO | APERTURA | |||||||||
25 | f/1,4 | f/2 | f/2,8 | f/4 | f/5,6 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | |
50 | f/2 | f/2,8 | f/4 | f/5,6 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | |
100 | f/2,8 | f/4 | f/5,6 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | f/44 | |
200 | f/4 | f/5,6 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | f/44 | f/64 | |
400 | F/5,6 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | f/44 | f/64 | f/88 | |
800 | f/8 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | f/44 | f/64 | f/88 | f/128 | |
1600 | f/11 | f/16 | f/22 | f/32 | f/44 | f/64 | f/88 | f/128 | f/176 | |
Fase Eclisse | Q | Velocità Otturatore (secondi) | ||||||||
Luna Piena | 8 | 1/4000 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 |
Luna in penombra | 7 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,0 | 7 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,3 | 6 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,6 | 5 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,8 | 4 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,9 | 3 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | 2 |
Eclissi parziale Magnitudine 0,95 | 2 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | 2 | 4 |
Eclissi Totale valore Danjon 4 | -3 | 1/4 | 1 | 2 | 4 | 8 | 15 | 30 | 60 | 2 min |
Eclissi Totale valore Danjon 3 | -5 | 2 | 4 | 8 | 15 | 30 | 60 | 2 min | 4 min | 8 min |
Eclissi Totale valore Danjon 2 | -7 | 8 | 15 | 30 | 60 | 2 min | 4 min | 8 min | 15 min | 30 min |
Eclissi Totale valore Danjon 1 | -9 | 30 | 60 | 2 min | 4 min | 8 min | 15 min | 30 min | – | – |
Eclissi Totale valore Danjon 0 | -11 | 2 min | 4 min | 8 min | 15 min | 30 min | – | – | – | – |
Usare la tabella di sopra non è particolarmente complicato: scegliete il valore di ISO che volete utilizzare, quindi spostatevi nelle colonne a destra dove sono riportate le aperture. Sistematevi in corrispondenza dell’apertura del vostro obiettivo. nel caso in cui quell’apertura non sia disponibile, aumentate (o diminuite) il valore di ISO finquando non troverete l’apertura giusta.
Spostatevi nelle righe in basso dove,nella prima colonna, sono riportate le varie fasi dell’eclissi lunare. Il valore di “magnitudine” riportato per ogni riga è la parte del del diametro della luna coperta dall’ombra della terra (0 indica la luna pressoché totalmente visibile mentre 1 indica la luna del tutto coperta).
Nel momento di eclissi totale, non potendo più fare riferimento sulla visibilità del satellite, dobbiamo fare riferimento alla scala di Danjon (empirica ma sempre molto valida):
0 – disco lunare quasi del tutto invisibile
1 – disco lunare di colorazione grigio o marrone
2 – disco lunare di colore rosso scuro
3 – Disco lunare di colore rosso mattone
4 – Disco lunare di colore rosso rame o arancio
In funzione dei due parametri (scala di Danjon o magnitudine) spostatevi nella colonna che avete individuato in precedenza nell’intersezione con il valore di ISO: in questo modo otterrete il tempo di scatto stimato per ottenere una buon risultato. Ovviamente questi valori sono soggettivi in quanto bisogna tenere conto di eventuali nubi, nebbie, altitudine…insomma ricordatevi di analizzare il contesto nel quale vi trovate.
Continuate a scattare le fotografie seguendo la tabella: partendo quindi dalla fase iniziale dell’eclissi fino al suo completamento (quindi alla fine dovreste scattare due foto per ogni riga della parte bassa della tabella, una quando la luna è in fase “calante” e l’altra mentre la luna è in fase “crescente”).
Se non vi sentite sicuri di quanto avete fatto, potete approfittare dei tempi morti tra uno scatto e l’altro: variate di uno stop il tempo di scatto o l’apertura e riprendete l’immagine. Ripetendo il doppio scatto ogni volta potrete portare a casa due o tre sequenze di foto tra le quali potrete scegliere.
Per fare un esempio supponiamo di aver scelto ISO 100 ed avere un obiettivo con f/8. Il primo scatto sarà fatto con un tempo di esposizione pari a 1/500. Dopo 7 minuti (più o meno) passerete a 1/250. Dopo altri sette a 1/250, quindi a 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8. Altri sette minuti per passare nella fase di eclissi totale con tempi di scatto pari a 2 secondi, 8 secondi, 30 secondi 2 minuti ed infine 8 minuti. Quindi scattate immediatamente (siamo al limite di tempo) una nuova foto con tempo di scatto pari a 2 minuti, quindi dopo 5 minuti (5+2=7, giusto?) una foto con un tempo di scatto di 30 secondi, poi di 8, 2 e così via “leggendo” al contrario la tabella finquando la luna non torna ad essere piena.
Una volta terminata la fase di scatto, scaricare tutte le immagini sul computer. Con un programma di editing come Photoshop o Photoshop Elements aggiungete tutte le le immagini come livelli separati in un nuovo file composito. Quindi combinate i layers tra di loro per ottenere la foto finale. So easy!
Per ottenere immagini di grandi dimensioni della Luna, è necessario utilizzare un teleobiettivo: come abbiamo visto dalla tabella di inizio post, con un 50mm si riesce ad ottenere un’immagine dove la luna avrà un diametro di appena 0,5mm. Davvero piccolina. Passando ad un 200mm (dal prezzo ancora contenuto), riusciamo a fotografare il satellite con il diametro da 1,8mm. Il 500mm, soluzione ancora alla portata delle nostre tasche ci permette di raggiungere i 4,6mm di diametro e se utilizziamo anche un banale tubo prolunga da 2X (occhio agli stop che si perdono) possiamo raggiungere i 1000mm e quindi un diametro di 9,2millimetri. Ancora lontano dalla dimensione del fotogramma ma sicuramente più accettabile.
Per rendere l’idea di cosa possiamo fotografare con le differenti lunghezze focali, diamo un occhiata allo schema di seguito. Il blu sono riportate le lunghezze focali delle macchine DSLR.
I teleobiettivi hanno però lo svantaggio di essere particolarmente ingombranti e particolarmente costosi: per questo tipo di foto una soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di un obiettivo catadiottrico. In questo modo otterrete una lente non eccelsa ma in grado di raggiungere, con un moltiplicatore di focale, delle lunghezze davvero ragguardevoli.
A proposito, per calcolare la dimensione della luna sul fotogramma è sufficiente dividere la lunghezza focale del vostro obiettivo per 109.
;)