I social media sono diventati una parte integrante della nostra vita (su tutti Facebook, Pinterest, Twitter, Flickr, Google +), sia per condividere con altri (estranei o amici) i propri pensieri e idee, sia per pubblicizzare se stessi, la propria attività, le proprie caratteristiche. Addirittura, i social network stanno diventando fondamentali anche nei colloqui di lavoro: sempre più datori di lavoro fanno una ricerca relativa ai candidati, cercando di capire qualcosina in più dell’aspetto umano delle persone. E come loro, anche un potenziale cliente andrà, prima di selezionare un fotografo, ad indagare su chi questo fotografo sia. Sul come si comporti. Su come viene visto da altre persone.
Questo significa che è fondamentale per voi avere un approccio costruttivo e professionale con il mondo dei social network, al fine di evitare autogol o, come si suol dire, di farvi anti-marketing. Non significa ovviamente che dovete essere artificiali, falsi o scontati, ma che dovete modificare il vostro approccio, facendo della calma il vostro credo principale.
Amate il vostro lavoro
Gli affari vanno a rilento? Le finanze vanno male? Capita, soprattutto in un settore sempre più inflazionato da foto amatori che si improvvisano fotografi. E se capita, evitate come la peste di rivelare ai tuoi clienti o a chi vi segue sui social che la vostra attività è in regressione. Parlate, invece, della vostra ultima offerta speciale o semplicemente ricordate loro quanto incredibile sia il vostro settore, come ve lo immaginate nel futuro e cosa avete in programma di fare. Gli aspetti sociali dei social media dovrebbero parlare di come impartire fiducia nei vostri aspiranti clienti tramite dichiarazioni interpersonali che rendano il vostro marchio, il vostro nome attraente ed emozionante.
Non siete diventati fotografi perché vi piace essere squattrinati, siete nel settore della fotografia perché vi piace. Condividete questa passione sui social media ed entusiasmate la platea di lettori con i vostri post, o meglio, con il vostro servizio e lavoro. Non sarà una cura universale che funziona in una notte, ma è sicuro che vi aiuti, piuttosto che permettere gli altri, ad estranei, a possibili clienti che le cose non vanno bene.
Post Incentivati nei Gruppi o nei Tweets
Come detto, il copia e incolla di un link su un social network senza inserire una descrizione, servirà solo ad infastidire la gente. E ad essere ignorato. Invece, quando pubblicate qualcosa, considerate sempre le principali regole del marketing, ovvero attirare l’attenzione di potenziali lettori. Preparate sempre i vostri post come se voleste vendere qualcosa, un viaggio per esempio. Ma soprattutto siate sempre specifici. Non ha molto senso pubblicare un post con giusto una frase inventata, senza senso o generica, così come andrebbe evitato anche l’uso del semplice titolo. Che stiate pubblicando un articolo o una fotografia, inserite un vostro commento personale, questo attirerà molto di più lo sguardo dei lettori.
Appoggiate i colleghi
La voglia di insultare, denigrare o essere particolarmente critici nei confronti di altri fotografi online è particolarmente forte. E questo per spirito di competizione, per gelosia principalmente. Quante volte avete visto il post di un collega che ha avuto notevole successo mentre i vostri restano relegati ad una piccola nicchia?
Reagire è però sbagliato e controproducente. Invece di attaccare briga, perché non postate qualcosa sui vostri colleghi del settore che vi ispirano? O su quelli che vi hanno aiutato in passato? Che ne pensate di un post incentrato sul vostro settore specifico, nominando anche i vostri concorrenti e descrivendo quanto siete orgogliosi di fare ciò che amate al loro fianco? A parte il fatto che i potenziali clienti nonché lettori sorrideranno quando vedranno che siete di mentalità aperta e gentile, potrete anche disarmare tutti i colleghi che, al contrario, tenderanno ad essere aggressivi nei vostri confronti. Ricordate che nei social media non ci vuole molto a scatenare una tempesta di discussioni meschine, soprannomi e prese di posizioni. E questo è da evitare sempre.
Se mai doveste trovarvi in una discussione del genere, rimanete neutrali e appoggiate il vostro settore (a ragione) perché la polemica può distruggere la vostra reputazione, il vostro lavoro e la vostra immagine. La polemica e la presa di posizione può essere deleteria, soprattutto se riguardo argomenti controversi.
I dietro le quinte
parliamoci chiaro: non tutto quello che postate su internet deve essere necessariamente utile, in senso lato. Non tutto deve essere incentrato sulla fotografia. I social network sono il ritrovo di una quantità di persone particolarmente eterogenea, che spazia dagli “addicted” che leggono tutto e con attenzione, a quelli che si limitano a guardare le immagini e a quelli che invece leggono post di poca importanza (o per lo meno che a voi sembrano avere poca importanza). Un esempio lampante è quello relativo ai tantissimi post che vengono pubblicati relativi agli unpacking di prodotti appena arrivati o ad immagini di quello che avete appena comprato.
Se per esempio vi siete regalati una nuova macchina fotografica o un nuovo obiettivo, perché non pubblicare una bella fotografia con su scritto una frase sensazionalistica, del tipo “finalmente è arrivato!” o “eccolo, era ora!”? Per quanto un post del genere vi può sembrare futile, attirerà molte più persone di quante ne attirerà il miglior articolo di fotografia mai realizzato.
Per una qualche ragione, sia i fotoamatori che gli aspiranti clienti sembrano amare le istantanee del dietro le quinte: questo significa che non dovete lesinare immagini di quello che fate per preparare la scena, il set, l’ambientazione, la fase di trucco dei modelli o delle modelle e via discorrendo. Tutto ciò vi umanizza e vi rende più reali agli occhi dei lettori, cosa molto buona perché spesso ci dimentichiamo che i siti web o le pagine di Facebook ci fanno apparire intoccabili o eccessivamente glorificati. La parola d’ordine di ogni fotografo (ma non solo, il concetto si applica a qualunque professione) è accessibilità. Le istantanee dietro le quinte sono il modo più rapido per ottenerla.
Se lavorate nel settore glamour o della moda in particolare, evitate di fare selfie compiaciuti con il braccio intorno ad una modella mezza nuda e spacciarlo come scatto dietro le quinte. Letteralmente tutti penseranno che stiate semplicemente cercando di mettervi in mostra, ottenendo quindi l’effetto contrario. Soprattutto se siete a caccia di clienti: quanti, secondo voi, sarebbero davvero contenti di farsi ul selfie del genere con voi?!
Gli scatti dietro le quinte, inoltre, mettono in mostra la vostra attrezzatura. Lo fanno in un modo sottile, senza tediare le persone con specifiche tecniche, sul perché avete comprato quel particolare filtro o quel particolare obiettivo. Lo fanno in modo diretto, semplicemente facendo vedere a tutti cosa avete, cosa usate, come avete per esempio allestito il vostro studio.
Bacchettone come nessun altro
Vantarsi è sbagliato. Soprattutto se vantandovi del vostro lavoro sminuite qualcun altro. Farlo è un anti-marketing puro al 100%. Solo perché tutti i vostri amici sui social media intervengono per darvi ragione, non significa che state realmente aiutando il vostro business: potreste essere molto bravi nel vostro lavoro, ma se non diffondete la positività e l’amore che provate per il vostro settore (ed al contrario diffondete cattiveria travestita da “dura verità”) non starete facendo nulla per ottenere il genuino e serio rispetto degli altri fotografi o di chi visita le vostre pagine.
E ricordate infine che se avete un qualche problema con una persona del settore che richiede un’azione legale o l’intervento della legge, questo problema deve essere ben lontano dai social network. Evitate di pubblicizzare situazioni del genere, sono anch’esse anti-marketing. E nel caso in cui siete voi ad essere messi in mezzo, evitate di rispondere o meglio rispondete con il lavoro. Nuovamente uno scatto di un dietro le quinte è un ottimo modo per rispondere senza rispondere.
Occhio alle idee politiche
Le notizie del mondo e le credenze non appartengono al marketing. Sono solo distrazioni. Ma alle volte possono essere utili per far conoscere voi stessi ad estranei. Di solito, le notizie drammatiche coinvolgono gli esseri umani sul piano emotivo. Se proprio dovete commentare una notizia del genere, mostrate quanto vi preoccupate per chi è coinvolto senza essere troppo critici o accanirsi contro chi ha generato il dramma di cui prima. Stesso discorso se dovete prendere posizione su temi politici: va bene appoggiare un’idea o una posizione, va male criticare e “odiare” chi non condivide quell’idea.
Sentitevi liberi di augurare ai vostri clienti e amici e lettori un Buon Natale nel mese di Dicembre, ma non fatene una questione di Stato se qualcuno vi fa gli auguri ma a voi da fastidio perché siete atei. Semplicemente ringraziate, senza polemica.
Insomma, sui social network dovete si dimostrare chi siete, ma senza esagerare con farneticazioni, predicazioni, incitamenti all’odio, evangelizzazioni, rimproveri. Questi sono tutti messaggi negativi che posso magari piacere ad un piccolo nucleo di persone ma che, per la grande massa, rimangono negativi. E nella grande massa si annidano i vostri potenziali clienti, non in quel piccolo nucleo di persone amiche.
Postate con uno scopo
Abbastanza semplici ma estremamente utili, in piccole dose: questi dovrebbero essere i vostri post sui social network. Ma qual è la quantità ideale? Il numero cambia da situazione a situazione, dal contesto, dal pubblico, dal contenuto dei vostri post. Provate a sperimentare la frequenza dei vostri post e vedrete quale reazione e ritorno otterrete a seconda della loro frequenza. Poi regolatevi di conseguenza.
E se è vero che i meme divertenti correlati alla fotografia possono “diventare virali”, è necessario ridurre un po’ anche quelli. Certo, se create un meme esilarante sulla fotografia ed otterrete due milioni di condivisioni, allora sicuramente avrete fatto centro…peccato che questo accade raramente, quasi come vincere alla lotteria. Quindi, siate sempre voi stessi e cercate di forzare un contenuto o contenuti perché divengano virali. Ripeto: solo pochi post di centinaia di migliaia lo diventano e non certo perché siete voi a volerlo.