Ciò che è in grado di arrestare realmente il progresso di uno “studente”, in un settore ampio e vario come quello della fotografia, è la mancanza di comprensione di ciò che è la luce e di come essa funzioni. Comprendere la luce è tutto fuorchè automatico e, se non ci si prende i propri tempi e i propri spazi per approfondire questo tipo di conoscenza, si brancola letteralmente nel buio.
E’ anche vero che in fotografia la sola teoria non serve a nulla: è vero che è la pratica a fare la maggior parte del lavoro in questo campo ma, senza un minimo di conoscenza su come utilizzare una macchina fotografica, su come comporre e su come incanalare correttamente la luce, non si può pretendere di migliorare in modo significativo il proprio modo di fotografare e, di conseguenza, i propri scatti. Comprendere la luce, intesa in senso fotografico oltre che nel senso pratico, è assolutamente essenziale e porterà sostanziali miglioramenti ai vostri risultati.
Una delle definizioni più metaforiche e astratte di fotografia, è proprio quella di “disegnare con la luce” e questo non è di certo casuale: la luce è infatti alla base assoluta della fotografia. Quello che il sensore della nostra macchina fotografica riprende, non è l’immagine in se ma la luce che compone ciò che stiamo inquadrando. Senza luce ad entrare nel sensore, non si riuscirebbe ad immortalare proprio nulla.
Le tipologie di luce: naturale ed artificiale
In maniera molto semplicistica, è possibile riconoscere due tipologie di luce differenti: la luce naturale, prodotta dal sole e dalla luna, e la luce artificiale, prodotta da neon, lampadine alogene, LED e tanto altro ancora.
Distinguere questi due tipi di luce è essenziale in quanto ognuna ha le sue caratteristiche: la luce artificiale è solitamente statica, ma ciascun tipo di fonte di illuminazione artificiale, ha un suo modo di illuminare un’area; la luce artificiale invece è sempre emessa dallo stesso tipo di sorgente, ma varia al variare dei momenti della giornata e delle condizioni atmosferiche, risultando spesso imprevedibile e generando effetti di grande impatto visivo.
Come si muove la luce
La luce, naturale o artificiale che sia, si propaga seguendo delle linee rette dal punto di partenza verso le varie direzioni. Nel momento in cui la luce colpisce un ostacolo, possono accedere tre diversi fenomeni: la luce può essere riflessa (rimbalza cioè indietro), rifratta (cambia cioè angolazione attraversando un ostacolo) o assorbita (cioè non riflette e non riesce ad oltrepassare l’ostacolo).
Conoscere e comprendere come questi fenomeni avvengono nella vita di tutti i giorni (e quindi comprendere la luce), ci permetterà di capire meglio le direzioni seguite dalla luce, sperimentando così con essa per ottenere il risultato desiderato.
Quando ci si accinge ad effettuare qualche scatto, è molto utile capire da quale direzione arriva la luce, così da scegliere il posizionamento ideale del soggetto e l’angolazione da cui scattare, così da avere un’illuminazione laterale, frontale, posteriore, dall’alto ecc…
Scegliere la giusta angolazione per la luce, cambia le emozioni e il senso trasmesso da una fotografia, anche grazie al diverso posizionamento e delineamento delle ombre che si stagliano sugli oggetti circostanti.
La diffusione della luce, i bilanciamenti e i colori
La diffusione della luce è un altro parametro da studiare. Una luce “diffusa” è una luce più “filtrata e soffice”, soffusa, che crea un’atmosfera davvero interessante. Una luce intensa e troppo concentrata creerà sicuramente ombre nette, scure e con contorni spigolosi ed eccessivamente delineati: questo in alcuni casi giocherà a vostro favore ma, a seconda di ciò che volete trasmettere con quello scatto, potrebbe renderle non troppo belle da vedere.
La luce artificiale può essere mitigata tramite dei filtri o degli appositi diffusori come quelli che si usano sui flash o negli studi fotografici mentre, quella naturale, può essere gestita tramite elementi come le nuvole, la nebbia, la foschia o i riflessi da superfici opache o comunque non perfettamente riflettenti.
Quando si parla di luce, è importante tenere in considerazione anche fattori come i bilanciamenti del bianco e le temperature dei colori. Il bilanciamento del bianco è quella procedura con la quale si “calibrano” i colori in uno scatto per farli sembrare naturale, eliminando così eventuali dominanti di colore che potrebbero rendere i bianchi (e di conseguenza gli altri colori) meno puri e naturali.
Per bilanciare il bianco, è necessario impostare quindi la cosiddetta “temperatura di colore” dell’ambiente in cui si sta scattando. Ogni tipologia di luce, infatti, ha una tipologia di colore diverso e, in gergo, si può dire che ha temperature di colore diverse. Più alto è questo valore, più la dominanza di colore sarà “fredda”, più basso è, più il colore sarà “caldo”. Questo valore si misura in Kelvin e conoscere questo concetto, permetterà di regolare la propria macchina fotografica in modo tale da scattare bianchi “puri e neutri” e non delle varianti di colore.
Nel caso si scelga di scattare in RAW, questo valore può essere bilanciato anche in postproduzione, ottenendo dei risultati migliori rispetto alla modifica di un semplice JPEG.
Comprendere la luce: altri consigli
Quando state per scattare, ricordatevi che potete modificare la quantità di luce catturata dal tuo sensore tramite la regolazione dell’esposizione secondo vari parametri: i valori ISO (che aumentano la luminosità al loro aumentare, portando con se però anche il fenomeno del “rumore fotografico”), l’apertura focale e i tempi di esposizione.
Se state effettuando dei ritratti, potreste trovarvi nelle condizioni ideali nelle ore in cui la luce è più soffusa e crea ombre morbide e sinuose. In ogni caso ricorda che, l’intensità naturale della luce (al di là delle regolazioni effettuate sul corpo macchina), varia a seconda di vari fattori tra cui la distanza dalla sorgente luminosa, eventuali fenomeni di riflessione e rifrazione e l’ampiezza della propagazione della luce: infatti più si propagherà in un ampio raggio, più sarà soffice e di conseguenza meno intensa; viceversa, più si propagherà in un raggio relativamente stretto, più essa sarà incisiva e penetrante.
Come al solito, però, non vi resta che fare tesoro di questi consigli e uscire a sperimentare, per migliorare voi stessi e scoprire cose che fino a poco fa magari vi sfuggivano.