Fotografare la sabbia: per quanto questo elemento sembri essere alquanto banale e buono soprattutto come fondale per altri soggetti più interessanti, la sabbia è in grado di regalare scatti altamente simbolici, interessanti ed in grado di catturare l’occhio di un osservatore. Ciò che serve è in primis un po’ di fantasia, al fine di trasformare un soggetto “noioso” in un vero e proprio progetto fotografico. Prendete per esempio le sabbie bianche del New Mexico, le sabbie nere in Islanda, la sabbia rosa in Bermuda o le sabbie bianche presenti su tantissime spiagge nostrane: trasformare queste sabbie in progetti fotografici è molto più semplice di quello che si possa pensare.
Ma come riuscire a trasformare la sabbia in un qualcosa in grado di attirare l’attenzione? Quali sono gli accorgimenti per fotografare la sabbia? Normalmente e come accennato pocanzi, la sabbia funge spesso da elemento di contorno, ma grazie alle sue trame intricate, le forme ed i colori può anche essere un soggetto principale. Tutto sta a miscelare sapientemente tre cose:
- Tecniche e prospettive
- Gli strumenti
- La tempistica
Fotografare la sabbia: Tecniche e prospettive
Vento, pioggia, impronte umane e di animali: qualunque cosa lascia un piccolo “timbro”, una traccia sulla sabbia. Un qualcosa che viene modificata costantemente dalla natura e che può durare secondi ma anche giorni. Quando uscite per fotografare la sabbia, utilizzate ciò che la sabbia vi offre. Se vi guardate in giro troverete decine di spunti: i colori cambiano a seconda di dove si trova il sole, le forme in funzione del vento, le trame in funzione della vostra posizione. Prendete in considerazione la foto qui sotto: la forma della sabbia è stata “scolpita” dalle acque, mentre il sole non allo zenit aggiunge delle zone di ombra molto nette.
Nella foto seguente, invece, la sabbia è modellata dal vento e il sole, molto più alto nel cielo, fa risaltare il colore dorato della sabbia stessa.
Colore
Il colore e la tonalità della sabbia varia parecchio passando dai bianchi agli ori, dai rossi ai neri attraverso tantissime sfumature. Anche se la sabbia fotografata tende ad essere uniforme nel colore, una fotografia può essere molto interessante: nella seguente immagine la sabbia e l’acqua si legano, diventando un unico soggetto principale.
Scala e l’elemento umano
Altezza, profondità, colore, dimensioni. Fotografare la sabbia, e solo la sabbia non permette di ben interpretare parametri come quelli poc’anzi elencati. Introducete quindi un elemento noto, un soggetto secondario che sia in grado di interpretare correttamente l’immagine. Un’impronta umana per la dimensione, un elemento in lontananza per la profondità, un albero per l’altezza o un oggetto colorato per far si che l’occhio umano interpreti correttamente il colore della sabbia.
Isolamento
Il terreno desolato del deserto è punteggiato da occasionali formazioni, da fauna selvatica e fogliame. Potete concentrare la vostra attenzione proprio su questi elementi, mostrando la desolazione, la solitudine. Utilizzate un teleobiettivo per perfezionare la fotografia, isolando quanto più possibile l’oggetto che avete individuato, oppure utilizzate un angolo più ampio per trasmettere un senso di dimensione e si scala.
Le dune di sabbia
Fotografare le dune di sabbia espande le vostre abilità fotografiche. Collinette, distanze, cime, valli, trame, luce dura e morbida, la possibilità di fotografare una o più dune sono tutti modi di rendere una fotografia unica e speciale, ma soprattutto sono tutti approcci per rendere la vostra fotografia più varia, più potente.
Prospettiva
La prospettiva nel deserto è una vostra scelta. I punti di vista sono molteplici, disparati e variano in funzione della lente in uso. Siate pronti ad aprire la mente e esplorare le possibilità: primi piani, scatti a distanza, obiettivi grandangolari, teleobiettivi….tutto può essere usato per catturare ciò che la mente vede.
Postproduzione
Quando tornate alla vostra scrivania, prima di pubblicare le immagini fate qualche piccola modifica cosmetica: tirate fuori le ombre e i contrasti, ammorbidite i bordi e date tonalità ai colori, oppure convertite tutto in bianco e nero per conferire maggiore drammaticità.
Fotografare la sabbia: gli strumenti
Come con tutti i tipi di fotografia, alcuni strumenti sono molto utili nel deserto come per esempio un filtro polarizzante per la saturazione del colore,un Treppiede per la stabilità della fotocamera e per la composizione. Da non dimenticare anche una torcia elettrica per camminare al buio (ricordate che il deserto, specie di notte, è abitato da creature spesso pericolose), un cappello e della crema solare (più per voi che per la macchina fotografica, un piccolo ventilatore per soffiare via la sabbia dalla macchina fotografica e dall’obiettivo, senza rischiare di rigarlo. A tal proposito vi consiglio di soffiare via la sabbia sempre prima di riporre la macchina fotografica: il movimento in uno spazio stretto può fare parecchi danni.
Portatevi anche dei detergenti per le lenti: la sabbia oltre che pericolosa è anche “sporca” e lascia aloni o una patina di pulviscolo sulla lente. Avere con se dei detergenti permetterà di usare le lenti sempre al meglio. Portatevi anche un paio di obiettivi (grandangolare e teleobiettivo), magari coadiuvati anche da un obiettivo macro: non si sa mai.
La tempistica
Lavorate con molte impostazioni in diversi momenti della giornata, anche quando la luce è dura o quando la luce è morbida e delicata. Iniziate mattina presto e catturate il sole all’orizzonte. A mezzogiorno e nel primo pomeriggio approfittate dei bagliori e riverberi. Quando il sole cala, usate la calda luce rossastra per dare un tocco di colore in più alla sabbia. E durante la notte, non perdete l’occasione di fotografare uno splendido cielo stellato.