Siamo realisti: essere un fotografo indipendente a tempo pieno e gestire una piccola impresa (ovvero gestire la professione di fotografo) sono la stessa cosa. I due aspetti non sono e non possono essere separati, in quanto dovete essere ben consci di tutti gli aspetti del business (dal marketing alla gestione costi e ricavi) se non volete trovarvi a gambe all’aria in poco tempo. Troppe persone che entrano nel mondo della fotografia commettono sempre lo stesso errore: spostare il focus sulla fotografia pure e tralasciare la gestione di un business di successo. Potete fare la migliore fotografia del mondo…ma se non c’è nessuno a comprarvela allora avete fallito il vostro obiettivo principale: vivere con la fotografia.
Ora,non impelaghiamoci nella discussione tra chi è più importante tra fotografare e gestire il business, ma vediamo piuttosto come gestire la propria vita professionale in modo da riuscire a vivere con un lavoro da fotografo.
Molti dei consigli qui di seguito sono frutto di errori, tentativi falliti, alcuni anche dolorosi. Alcuni di essi non si adatteranno appieno alla vostra situazione ma sono un’ottima linea guida per comprendere cosa significa il business della fotografia, molto più di quanto potreste leggere sui libri, spesso troppo teorici ed alto livello.
Fatturate prima di eseguire il lavoro
Si, non è proprio il migliore approccio verso i futuri clienti, ma è qualcosa di necessario, se volete gestire la professione di fotografo nel modo corretto. D’altronde quando entrate in un negozio o comprate online, pagate prima di avere tra le mani l’oggetto oppure effettuate il pagamento una o due settimane dopo?
In ambito fotografico, dovrebbe essere lo stesso. Concordare un prezzo con il cliente, fare il lavoro e solo alla fine dello stesso (quando le copie delle foto sono in mano del cliente) mandare la fattura per il pagamento è un errore. E non tanto perché c’è il rischio (non tanto piccolo) che non vi paghino, ma perché c’è la quasi certezza che il pagamento avverrà con un enorme ritardo. Il cliente ha in mano quello che voleva, e pagarci subito non è proprio in cima ai pensieri dei nostri clienti.
Certo, potete sempre dire che l’importante è che i soldi arrivino prima o poi sul vostro conto corrente, ma cosa accade se il pagamento avviene con un ritardo di 3,4, 6 mesi o più? Avete idea di cosa significa inseguire, sollecitare e tracciare tutte le fatture pregresse? Se emettete poche fatture all’anno, magari non è un grosso problema. Ma ne emettete diverse al mese, allora la situazione può essere devastante. Gestire una fattura non pagata significa tempo. E tempo significa fare meno uscite in campo, quindi sacrificare potenziali futuri clienti per gestire i pagamenti pregressi. E questo significa meno guadagni in futuro.
Il mio consiglio è quindi quello di seguire il modello dei negozi (l’esempio di Amazon è quello più calzante: se non pagate non viene spedito nulla!): fatturate immediatamente e non sollevate un dito fino a quando non siete stati pagati. Se volete avere successo nel gestire la professione di fotografo dovete essere “duri” con i vostri clienti, almeno se volete essere sicuri di sopravvivere. Può sembrare brutto chiedere in anticipo un pagamento completo, ma in questo modo siete sicuri che il cliente sarà velocissimo nel pagare. Il che ha anche un ulteriore vantaggio: se dovete effettuare delle spese (noleggio attrezzatura, per esempio), non sare costretti ad anticipare il denaro.
Gestire la professione di fotografo: non sottovalutatevi
Molti di noi hanno la pessima abitudine di sottovalutarsi. Questo è spesso da ricondursi ad una mancanza di esperienza, di fiducia in se stessi e alla paura che altri possano rubarci il lavoro. E questo ci porta a ridurre i nostri prezzi per essere “competitivi”. Abbassare i prezzi senza però poter lavorare sui costi è un errore, in quanto ci sono i costi nascosti da tenere sempre a mente come le tasse ed il vostro “stipendio”. Esatto, stipendio: anche siete un libero professionista è buona norma fissarvi uno stipendio minimo mensile, quello necessario per sopravvivere. In questo modo avrete un base costi più stabile e robusta sulla quale creare il prezzo.
I prezzi, nei primi tempi della carriera, sono difficili da definire, ma la situazione si semplifica con il passare del tempo. Non sottovalutate il vostro lavoro solo per assicurarvi un lavoro, pensando che aumenterete in futuro i guadagni per coprire le spese vive. Ricordate soprattutto che è molto difficile cambiare il prezzo una volta che si è stabilito Se fissate il valore del vostro lavoro, è improbabile che qualcuno vi darà di più: esiste il passaparola tra i clienti, ricordatelo sempre. Quindi, tenete su i prezzi: magari questo vi garantirà meno clienti, ma avrete la certezza di coprire le vostre spese.
Risolvete i problemi ai clienti ed il lavoro aumenterà
Questo è un suggerimento fatto da una miriade di esperti di business,, e può e deve essere applicato quando si vuole gestire la professione di fotografo. Qualunque sia il settore della fotografia di cui vi occupate, scoprite i problemi che le persone hanno in quell’area con i fotografi e risolveteli. Per esempio, ecco alcuni dei problemi che spesso vengono evidenziati dai clienti, ovvero:
- il fotografo è inaffidabile, difficile da contattare e non rispetta le scadenze.
- Il fotografo è incoerente e il loro lavoro varia in qualità e precisione da foto a foto
- i fotografi hanno un sacco di costi nascosti, come i costi aggiuntivi per le immagini utilizzate per la stampa e così via.
Trovare una soluzione a questi problemi non è per nulla difficile, anzi. Per quanto riguarda il primo punto, fate in modo di essere organizzati. Contattate periodicamente voi il cliente, anche solo per aggiornarlo sullo stato dei lavori. Fissare un calendario dettagliato. Insomma, fate capire al cliente che ci siete.
Per quanto riguarda il punto numero due, è l’esperienza che conta. Avete un vasto portfolio nel quale si evidenzia come siete “coerenti” nel tempo dovrebbe essere un buon inizio per dimostrare al cliente come lavorate. Inoltre, ricordatevi sempre di descrivere al cliente il vostro modus operandi, come preferite o non preferite fare al fine di evitare fraintendimenti e, appunto, etichette di incoerenza.
Il terzo problema, colpendo il portafogli della gente, è quantomai importante da risolvere. Semplificate al massimo la vostra struttura dei prezzi, offrite dei pacchetti “all inclusive” in cui, ad esempio, considerate un certo numero di stampe di una certa dimensione, e via discorrendo. Se c’è bisogno di spostarti in qualche località, includete un servizio di trasporto, degli spuntini, degli spogliatoi mobili e tutto ciò che può far comodo, affogando il costo nel” tutto incluso” di cui prima.
Gestire la professione di fotografo: Dare e ricevere
Questo è un consiglio difficile da articolare con precisione. Anche se non dovete lavorare gratis (in quanto poi la gente si aspetterà di farvi lavorare gratis), ha senso offrire i vostri servigi “gratuiti” in cambio di qualcos’altro. Ho due esempi da fare:
- stringete legami commerciali con altri negozi/fornitori della vostra zona, come un fioraio, un servizio di catering, uno di noleggio, di trasporto e così via. Regalate loro delle immagini (ad esempio pubblicitarie) per avvicinarli e convincerli della vostra professionalità, quindi stringete un accordo amichevole di mutuo suggerimento: voi suggerirete questi eservizi quando ce n’è l’occasione e loro faranno lo stesso con voi. Questo può portare a tutti grandi benefici in termini di nuovi clienti
- Un altro esempio è la creazione di legami commerciali tra diverse persone senza scopo di lucro. Se sapete che una persona o un’azienda sta cercando una certa figura professionale o qualunque altra cosa di cui avete “conoscenza”, allora aiutatelo. Introdurre persone persone, aiutare un’altra a creare una compagna Kickstarter e roba del genere è un buon modo per farsi conoscere. E questo è nuovamente importante in quanto le persone che avrete aiutato potrebbero sia chiedere i vostri servizi in futuro, sia parlare di voi ad altri potenziali clienti (l’importante è non investirci troppo tempo, ovviamente).