Il giorno prima.
Preparare lo scatto è qualcosa che molti fotografi, soprattutto alle prime armi, non fanno. Lasciando alla loro ispirazione del momento la decisione di come sistemare la modella, le luci e dove posizionarsi. Il risultato? Semplicemente disastroso! Anche lasciar “fare” al modello o alla modella non è una buona idea: voi siete i fotografi e voi dovete scattare la fotografia che più di piace, che più sentite. Insomma, siete voi che oltre ad essere fotografi dovete indossare anche i panni dell’architetto per permettere la vostro modello di “diventare” la foto.
La prima cosa da fare quando si scatta una foto di nudo, è individuare l’idea. Cosa volete fare? Quale tipo di fotografia volete realizzare? Una volta chiarito che sarà nudo artistico piuttosto che fetish, si passa alla location.
Andrete alla ricerca del posto perfetto oppure adatterete quello che avete sotto mano? Per poter decidere, bisogna buttare giù uno schizzo, scrivere su carta la vostra idea. Per esempio: “fotografia fetish sulle scarpe rosse”. Per realizzare questa foto avrete bisogno di un paio di scarpe, rosse. Ma anche del contorno. Per esempio un divano dove la modella può stendersi mostrando le scarpe. Scarpe che devono risaltare per cui il divano dovrà essere di un colore neutro (bianco) o comunque tale da non confondersi con il rosso delle scarpe. E se fate la foto in bianco e nero e lasciate il colore solo sulle scapre? E se fotografate tante paia di scarpe di fianco al modello? Ecco, queste sono alcune idee che possono essere usate come base per un servizio fotografico.
Stendete una lista. Iniziate con un’idea (es. Scarpe rosse), quindi, una volta finita, tornate su ogni singolo punto e “ampliatelo” aggiungendo dettagli (es. Scarpe rosse di fianco alla modella, stesa sul divano bianco).
Una volta terminata la lista, passate ad individuare l’occorrente. Avete il divano bianco? E se è di un altro colore, avete un telo o un lenzuolo bianco per ricoprirlo? Le scarpe rosse? Fate questo esercizio per tutti i punti e siate sicuri di aver stilato una lista di almeno una trentina di pose differenti.
Ovviamente c’è da considerare il luogo. Se per esempio intendete fare una foto di una modella immersa nei fiori, avete due possibilità: andare a cercare un prato fiorito o comprare dei fiori freschi da usare come “tappeto”.
Ma vale anche il contrario: se avete programmato degli scatti all’aria aperta, vuol dire che avete già individuato il luogo “perfetto”. Recaticivi e preparate lì la vostra lista di fotograie. C’è un fiume? Immaginate delle scene della modella nell’acqua o sul bordo (a proposito, in caso di entrata in acqua, è fondamentale che forniate anche l’occorrente per asciugarsi). Una cascata? Sarebbe bello poter fare alcune foto della modella sotto la cascata, in differenti posizioni. Una roccia? Potete immaginare la modella seduta sopra, mentre abbraccia la roccia, stesa e via discorrendo.
In ogni caso e non mi stancherò mai di ripeterlo, fate sempre attenzione ai particolari: se immaginate una scena con degli oggetti che non sono presenti, dovete fare in modo di procurarveli in anticipo rispetto al giorno degli scatti. Il tempo è prezioso sia per voi che il modello, quindi evitate di farvi cogliere impreparati. Le scarpe rosse di cui prima devono essere presenti, non potete ipotizzare che la modella venga proprio con delle scarpe di quel colore. E se chiedete alla modella di portarsi le sue, fate in modo di vederle prima del giorno degli scatti per valutare la bontà delle stesse.
Una soluzione non alternativa ma integrante delle liste di scatti è il book fotografico. Ogni fotografo, sia in erba che affermato, dovrebbe averne uno. Un book fatto non tanto di scatti personali quanto di scatti che vorrebbe fare. La rete e le riviste sono piene di fotografie. Volete fare una foto di una donna vicino ad una cascata? Ecco alcune idee che potrebbero essere replicate. Posizioni facili da assumere ma difficili da spiegare a parole: una fotografia può drasticamente tagliare i tempi di posa e farvi risparmiare non poche ore nel complesso.
Foto: “Triple Buckets – Nude” by Stephen Beattie
Foto: “Sinuous – Nude” by Stephen Beattie
Foto: “Sirens” by Geoff Coleman – Conceptuals
O ancora: “to the gods of stone and water” by AndreJ , “Princess in Blue” by Geoff Coleman, “Sculpted Dawn” by Geoff Coleman, “Tamborine Beauty” by Kym Howard, “I’m Too Sleepy…Shall We Swim?” by Bonnie Aungle
Preparare un book fotografico campione è anche il miglior modo per far capire al vostro modello/Modella cosa vorrete fare e cosa deve aspettarsi. Ed anche come comportarsi o se deve portare qualche particolare oggetto da casa sua. Come le scarpe rosse “fuoco” di cui sopra.
Ultima nota: non dimentichiamoci di ricordare al modello o alla modella di non indossare, il giorno della ripresa, indumenti con elastici. Niente reggiseni o slip e niente abiti che stringono in vita o in petto. Avete mai visto le modelle che si aggirano per la città? Hanno sempre indosso degli abiti larghi e infradito ai piedi. Il motivo? Presto detto: slip, reggiseni ed elastici lasciano segni sulla pelle. Segni che impiegano anche più di un’ora ad essere assorbiti e che andranno a guastare irrimediabilmente la vostra fotografia (e farvi perdere ore in post produzione).
Il giorno del servizio fotografico. Il giorno degli scatti, ci sono diverse attività da completare prima dell’arrivo del modello.
Se siete in studio, cominciate a sistemare il o i set per i primi scatti. Sistemate le luci, gli arredi e quant’altro necessario. Se siete in esterno, siate sicuri di partire da casa con tutto l’occorrente, fate un check prima di muovervi, insomma. Ed una volta arrivati sul luogo, fatevi un giro di perlustrazione per vedere se vi sono variazioni rispetto alla precedente visita (anche di estranei), preparate l’attrezzatura. E mi raccomando, occhio alle batterie di macchian fotografica e flash: spesso non sono cariche al 100% e potrebbero lasciarvi per strada. Ovviamente avrete con voi anche la scaletta che avete preparato, una penna e, cosa fondamentale, la liberatoria da far firmare al modello.
Passiamo alla fotocamera: avete settato il bianco? Avete gli obiettivi a portata di mano? Ma soprattutto, avete già fatto degli scatti di prova per valutare la qualità dell’immagine finale? La messa a fuoco è tarata correttamente? Il cavalletto è funzionante in tutte le sue parti? E l’esposizione? Ricordatevi anche di prendere un paio di foto con il cartoncino 18%, vi possono essere utili in fase di post produzione.
Infine non dimenticatevi tutto ciò che serve per mettere a proprio agio il modello: magari un po’ di musica, un paravento per spogliarsi (una cosa è essere nudi, una cosa è spogliarsi), asciugamani e accappatoi per asciugarsi (come nel caso della cascata) e uno specchio portatile. Si tratta di piccoli accorgimenti che però incideranno e non poco sulla valutazione, da parte del modello, sulla vostra professionalità.
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