Continuiamo la nostra analisi della critica fotografica (la prima parte a trovate qui), concentrandoci adesso sul come criticare una fotografia nel modo corretto.
Come criticare una fotografia usando le sette abilità fotografiche fondamentali
Evito di usare le liste di controllo per le critiche. Anche se può essere un approccio accurato, per me, usare una lista per vedere se l’immagine ha superato o meno un certo standard è abbastanza limitativo e non realmente rappresentativo dell’immagine.
Quello che seguo è l’uso di aree chiave della fotografia su cui posso concentrare la mia critica. Ci sono sette aree su cui credo che ogni fotografo possa lavorare per migliorare la propria fotografia. Essi sono il know-how fotografico, la composizione, l’illuminazione, la narrazione visiva, la selezione dei soggetti, la post-elaborazione e specifiche aree di studio (padronanza del genere fotografico). Tutto il resto rientra in queste categorie.
Quello che faccio poi è fondere questo con ciò che funziona e ciò che non funziona per poter creare un flusso migliore per la mia critica.
Analizzando l’immagine della tazza di caffè, fate una lista delle cose che funzionano e che non funzionano e classificatele in queste sette categorie.
Ora confrontate i vostri appunti con i vostri ultimi feedback e vedete se c’è una differenza. Alcuni di voi potrebbero aver aggiunto altri elementi, dato che ora avete un riferimento su cosa cercare. Sulla base delle sette aree di competenza, ecco alcune cose che funzionano per me e un paio di altre che non funzionano.
Cosa funziona?
- Selezione del soggetto – il design della schiuma è attraente
- Camera Knowhow – l’esposizione va bene, nessuna scossa della macchina fotografica
Cosa non funziona?
- Illuminazione e narrazione visiva – ll’illuminazione è un po’ piatta
- Composizione – l’immagine è troppo centrata
- Post-elaborazione – mentre l’immagine è correttamente esposta, la resa del colore la fa sembrare sottoesposta
Mi è piaciuto questo scatto? Non proprio. Mi è sembrato ordinario. Non era male, ma non era neanche speciale. Ma sono qui per aiutare il fotografo, non per picchiarli e farli sentire infelici. Da questa lista, mi concentrerò solo su due o tre punti.
Credo che ci siano due cose che si sarebbero potute fare per migliorare l’immagine. E sono una migliore illuminazione e tagliare l’immagine in modo che sia composta meglio.
L’illuminazione utilizzata era una luce ambiente fredda, che non fa molto per l’immagine. Usare una luce più calda probabilmente aggiungerebbe un po’ più di interesse, così come l’uso della luce di una finestra che apporterebbe qualche ombra che potrebbe rendere più “drammatico” lo scatto.
Il design della schiuma è fantastico, ed è bello concentrarsi su questo invece che sull’intera tazza. Ritagliare l’immagine in modo da rendere la schiuma più centrale potrebbe funzionare.
Attenzione però a quest’ultimo consiglio: c’è una certa parzialità, poiché si concentra su come penso che la composizione avrebbe dovuto essere fatta in base al mio gusto. Al fotografo non sembra interessare la sola schiuma quanto le mani che reggono la tazza, quindi ha seguito un approccio totalmente differente.
Facciamo un ulteriore esempio con la foto qui di seguito
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Questa è un’immagine che a prima vista mi piace anche se ci sono parti della composizione che mi piacciono e altre che, al contrario non mi piacciono. Mi piace molto l’uso della ripetizione. Anche l’uso della sfocatura per creare la profondità è ottimo, oltre all’uso della nitidezza e del contrasto per determinare il punto focale. Ma non è per nulla una foto che salverei tra le mie preferite: da fastidio agli occhi, probabilmente a causa del colore e delle troppe linee “sinuose”. In pratica sto dicendo che la composizione è sia un punto a favore sia a sfavore della foto stessa.
Per poter criticare efficacemente, dobbiamo essere consapevoli dei nostri pregiudizi ed evitare di imporli agli altri.
Non basare la tua critica su regole e linee guida “standard”
Ci sono molte regole e linee guida che aiutano i fotografi principianti a migliorare i loro scatti. Un esempio classico è la regola dei terzi, la linea guida per eccellenza nella composizione della fotografia. La maggior parte delle persone che non hanno imparato la composizione di solito mettono il loro soggetto al centro dell’inquadratura.
Qualcuno che ha scoperto di recente che la regola dei terzi probabilmente suggerirebbe di usare la linea guida anche se non ha una piena comprensione del perché funziona. Ecco un esempio di feedback per l’immagine di sopra: “La foto non segue la regola dei terzi”.
Quando si fornisce una dichiarazione come questa, si dice all’osservatore che le immagini devono sempre seguire la regola dei terzi per essere “belle”, ma questo non è vero. Ci sono fotografie che funzionano meglio se non seguono la regola dei terzi. Questa di seguito è una di queste immagini: la centralità è la chiave dell’immagine in questione.
Un altro esempio di critica può essere: “Il soggetto è leggermente sfocato, assicuratevi di metterlo a fuoco la prossima volta“. Questa affermazione si basa su un’idea base (una linea guida) che i soggetti devono essere sempre a fuoco.
La domanda quindi da porci è: una foto non funziona se è sfocata? Se il mio obiettivo è quello di presentare un’immagine a un’agenzia o a una rivista, la nitidezza può essere importante. Ma se il mio obiettivo è quello di creare un’immagine che conservi al suo interno il mio stato d’animo e la mia visone, allora la foto va più che bene.
E’ quindi proprio per questo motivo che, personalmente, non uso mai lechecklist. Se la nitidezza e la resa del colore ne facessero parte, avrei cancellato una buona parte delle foto delal mia collezione.
In pratica, quando si vuole dare un feedback costruttivo, bisogna sempre concentrarsi sul perché invece che sul come, perché fornisceal fotografo un’idea migliore su cosa lavorare invece di seguire una linea guida senza cervello. E questo perché, il più delle volte, tendiamo a dare una ed una sola soluzione, quando in realtà ce ne sono una miriade di altre che il fotografo può scegliere e che, probabilmente, porteranno ad un risultato migliore della soluzione che abbiamo noi in mente.
Evitare la polarizzazione del bisogno personale
È difficile dare una critica senza pregiudizi, ma dobbiamo sforzarci di trattenere le nostre preferenze in modo da non invalidare le opere dei nostri colleghi fotografi. Immaginate se un fotografo vi dicesse che dovreste semplicemente convertire la vostra fotografia a colori in un’immagine in bianco e nero perché è più bella, ma non è il tema che state cercando di seguire.
Chi è abituato a colori eccessivamente saturi potrebbe facilmente pensare che le normali fotografie a colori siano opache, e probabilmente suggerirebbe di usare uno stile e un aspetto simile al proprio.
I puristi odiano gli esperti del post-processing. Ecco un esempio di dichiarazione critica che contiene dei pregiudizi personali: “Sarebbe stato meglio se il colore del vestito fosse stato rosso, perché il rosso è un colore forte e più attraente. Il rosa è troppo pallido. Scegli un colore più forte”.
Usando la foto qui sopra come riferimento, il tono e il colore dell’abito nell’immagine originale già funziona perché fa risaltare il soggetto (ragazza). Il commento di cui sopra è semplicemente un pregiudizio personale. Può essere che a chi ha dato il feedback piaccia il rosso, oppure che abbia imparato dal suo insegnante di fotografia che il rosso spicca, e che vuole che le foto siano più positive.
Evitare l’alterazione del messaggio
Penso che il tipo di feedback più inefficace che dovrebbe essere evitato sono quelli che alterano il messaggio originale che il fotografo ha voluto trasmettere. L’unica eccezione è se il feedback riguarda specificamente il messaggio stesso. Osserviamo la foto qui sotto
Ipotizziamo questo commento: “Penso che sia meglio se si ingrandisse il volto del soggetto. Inoltre, andrebbe usata una profondità di campo maggiore per sfumare di più lo sfondo per rendere l’inquadratura migliore e più forte“.
Vedete, questa non è una critica inefficace perché è sbagliata. In effetti, il feedback può essere abbastanza valido. Ritagliando l’immagne per avere il volto più vicino permette di evidenziare, appunto, il volto del soggetto, in modo da catturare maggiormente l’emozione e la connessione umana. Ma è anche inefficace perché quel tipo di cambiamento di composizione non tiene conto dell’intenzione o del messaggio originale che il fotografo ha voluto mettere nell’immagine.
La fotografia non riguarda solo la composizione, ma anche la narrazione. E il più delle volte, e secondo la mia opinione personale, la narrazione dovrebbe essere la priorità. La composizione deve servire all’intento originale, ovvero deve essere di supporto.
Quindi, se mai fornirete una soluzione con il vostro feedback, questa dovrebbe sempre supportare lo stesso messaggio e la stessa storia. Se non conoscete la visione, chiedete lumi al fotografo o evitate di fornire una soluzione.
Dove e come criticare una fotografia
Vorrei concludere quest’articolo fornendovi un paio di luoghi dove potrete sperimentare la critica fotografica, sia che cerchiate di dare o ricevere un feedback. In primo luogo, se non fate ancora parte di un club di fotografia, prendete in considerazione l’idea di entrare a farne parte. Sono sicuro che ci sono circoli che permettono di inscriversi per un periodo di prova, in modo da poterla testare e vedere cosa fanno nel club.
La cosa che ho trovato più preziosa nell’entrare in un club fotografico è che ho avuto accesso a professionisti o, almeno, a fotografi più esperti che sono stati in grado di darmi un feedback. Allo stesso tempo, avevamo un concorso fotografico mensile in cui ogni presentazione veniva criticata. Dare e ricevere feedback costruttivi faceva parte della cultura del club e questo mi ha aiutato molto nella mia crescita come fotografo.
Il secondo e più accessibile modo per dare e ricevere critiche è quello di iscriversi a un forum di critica online. Anche se i siti di social media come Instagram e i siti di condivisione di foto come Flickr e 500px sono ottimi posti per condividere fotografie, non favoriscono gli scambi di critiche.
La maggior parte dei forum di fotografia di solito consentono una qualche forma di critica. Ad esempio siti come Lightstalking hanno una sezione di critica chiamata The Shark Tank, dove l’unico scopo è quello di scambiare feedback sulle immagini inviate. Tutti gli untenti sono altamente incoraggiati a dare un feedback prima di riceverne, quindi è un ottimo posto per esercitarsi a criticare anche i lavori di altri fotografi.
criticare una fotografia: in conclusione
Una critica efficace, come la maggior parte degli argomenti della fotografia, non può essere pienamente appresa leggendo un solo articolo, documento o guida. Anche se qui ho delineato ciò che ritengo essenziale, c’è molto di più da scoprire: questo è solo il punto di partenza, nulla piùù che una semplice linea guida per iniziare.
Al fine di eserticarvi, vi suggerisco due cose da fare, come anche “riassunto” di quanto detto fino ad ora:
- Fare un giro di provain un club fotografico vicino a voi. Andate a trovarli quando potete e vedete se sono adatti a voi.
- Iscrivetevi a un sito di critica ed esercitatevi a criticare almeno tre fotografie. Assicuratevi di valutate prima le fotografie degli altri e scrivete la vostra critica prima di leggere i commenti degli altri.