I panorami verticali offrono un’alternativa unica e interessante nell’ambito della fotografia di panorami se paragonati ai più classici scatti orizzontali. Se la vostra intenzione è quella di creare qualcosa di diverso, insolito ed in grado di attirare l’attenzione dell’osservatore, un panorama verticale può fare al caso vostro.
Quando pensiamo alla fotografia di panorama, pensiamo istintivamente al tradizionale panorama orizzontale, come un orizzonte o lo skyline di una città. Eppure, semplicemente ponendo maggior attenzione a ciò che abbiamo di fronte, possiamo renderci conto che ci sono molte situazioni che si adattano perfettamente ai panorami verticali come i grandi alberi, gli edifici o gli interni di una cattedrale. Tenete sempre a mente la possibilità di fotografare un panorama verticale quando avete difficoltà nel posizionare nella vostra scena l’intera immagine (con un palazzo troppo alto, per esempio o quando la scena è troppo povera) oppure quando si vuole sperimentare qualcosa di un po’ diverso.
L’ostacolo principale quando si riprendono panorami verticali è di natura squisitamente tecnica: come comporre la foto per catturare l’intera scena? Tuttavia, non è così difficile come potrebbe sembrare, ed i risultati normalmente ne valgono la pena.
La Scena prima di tutto
Come con tutti i generi fotografici, la cosa più importante nel creare panorami verticali dovrebbe essere la scena stessa, non il formato che si sta impiegando per fotografarla.
La scena e la composizione devono essere sempre sufficiente “forti” per stare in piedi da soli, per rendere una foto unica, interessante e tale da attirare l’attenzione dell’osservatore, indipendentemente dall’orientamento della fotografia.
Creare di un Panorama verticale
Il modo più semplice per creare un panorama verticale è quello di ritagliare una foto normale. Non solo è un metodo veloce, ma produce anche meno distorsione rispetto all’unione i differenti scatti (se si decide di procedere in questo senso). Ritagliare una foto permette di ottenere un panorama verticale da qualsiasi fotografia scattata in passato.
Ovviamente, il lato negativo del ritaglio è che l’immagine finale sarà relativamente a bassa risoluzione, cosa che lo rende inadatto per la stampa su grande scala.
Il secondo metodo menzionato è quello di unire insieme diversi scatti. Per far ciò, dobbiamo catturare una serie di fotografie senza muovere troppo, verticalmente, la macchina fotografica.
Montate la fotocamera su di cavalletto in verticale invece che orizzontale (di solito i cavalletti permettono di ribaltare la macchina).
Impostare lo zoom della fotocamera in modo da catturare, verticalmente, la scena che vi interessa. Fregatevene di cosa è presente (o meglio assente) nella vista orizzontale. Ovviamente cercate di tenere lo zoom più corto possibile in modo da ridurre le distorsioni della lente al minimo.
Guardate attraverso il mirino della fotocamera e assicuratevi che tutto sia a posto sull’intera scena (quindi non solo sulla prima foto, ma anche sulle successive). E’importante includere un po’ più della scena che si desidera veramente fotografare in quanto si perderà una parte di essa durante la fase di unione. Una buona regola è quella di cercare di contenere la parte della scena che ci interessa nei due terzi centrali dell’immagine.
Nella scena, ricordatevi di inserire qualche dettaglio in primo piano come un albero, una persona o qualunque cosa possa aiutare a dare profondità allo scatto. Fate attenzione che questo oggetto sia sempre al centro dello scatto e non ai bordi: già è complicato unire immagini, figuriamoci se dobbiamo fare attenzione a dei piccoli dettagli come il volto di una persona.
Assicuratevi che il vostro treppiede, o meglio la sua testa, sia libera di muoversi in orizzontale e non in verticale. La fotocamera deve potervi muovere liberamente senza modificare l’altezza minima da terra. In questa fase cominciate a tracciare, mentalmente, le differenti fotografie da scattare.
Mettete a fuoco su un oggetto in primo piano e usare un’apertura piccola per avere la massima profondità di campo possibile.
Per ottenere massima coerenza tra gli scatti, posizionatevi in manuale. In questo modo messa a fuoco, bilanciamento del bianco, velocità otturatore e apertura non verranno modificate tra i vari scatti.
Scegliere una direzione di scatto, ad esempio da sinistra a destra. Partendo da un lato della scena, iniziate a fotografare. Operate con attenzione ma non troppo lentamente per ridurre al minimo eventuali differenze tra i tuoi scatti, soprattutto quando si scatta in condizioni di luce in rapida evoluzione.
Fate in modo da ottenere un’abbondanza di sovrapposizione tra le vostre foto, ad esempio un buon 40%. Questo vi darà molto margine in fase di unione.
Fare attenzione a dove si posizionano le sovrapposizioni: evitate oggetti in movimento quali persone o automobili e tenetevi lontani, da qualsiasi oggetto in primo piano.
Una volta che avrete completato la fase di scatto, usate un programma quale AutoStitch o Photoshop, dotati di una funzione specifica per l’unione di differenti scatti.