Fare una fotografia unica di un fiore non è proprio una cosa semplice: esistono centinaia di migliaia di scatti e la maggior parte di essi sono del tutto anonimi. Eppure, girovagando per siti quali Flickr, è possibile imbattersi in alcuni lavori degni di nota e che attirano in modo particolare la nostra attenzione. Uno dei fiori più fotografato è il tulipano, grazie anche alle sue forme morbide ed i colori particolarmente brillanti. E proprio il tulipano, come detto, è uno dei soggetti più comuni in fotografia. Ma come si fa a fotografare qualcosa che è stato fotografato e continuerà ad esserlo pr milioni di volte? Come si fa a catturare un’immagine interessante ?
Non potendo inventarci nulla di particolare, non rimane che giocare sulla composizione, ricercando quel qualcosa in grado di attirare l’attenzione.
Cambia il tuo punto di vista
E’ sicuramente la prima cosa da fare: cambiare il punto di vista è il modo migliore per differenziarsi. La tentazione, quando siamo vicini ai campi di tulipani, è quella di fotografare l’intero insieme dei fiori nel tentativo di catturare l’effetto scenografico che migliaia di fiori identici (specie nel colore) forniscono. Anche se questo punto di vista è in grado di farci catturare immagini belle e interessanti, è abusato. A volte semplicemente abbassandosi, avvicinandosi, isolando uno o due fiori si può ottenere un risultato decisamente meno scontato.
Nella foto qui sopra, si è scelto di abbassarsi al livello del fiore, scartando totalmente l’effetto visivo dell’intero campo e concentrandosi sul colore verde (dei fusti) “interrotto” da un paio di elementi in primo piano. Magari non è un capolavoro ma, come detto, è qualcosa di differente dalla massa.
Aprite gli occhi e guardatevi intorno
Quando ci si avvicina a un paesaggio molto vasto, o in questo caso, a dei campi di fiori colorati, è facile essere confusi via dalla grandiosità della scena. E come detto, il primo impulso è il voler catturare l’intera scena. E ‘difficile discutere e resistere alla bellezza di ettari di tulipani (o altri fiori) dove predominano colori vivaci, ma si dovrebbe sempre essere razionali e cominciare sin da subito a concentrarsi sulle piccole cose: dei dettagli interessanti sono e saranno sempre alla vostra destra, di fronte, ai vostri piedi o dietro. Un esempio classico è il tulipano “diverso”: un campo di tulipani rossi non è totalmente rosso, fate attenzione e vi renderete conto della presenza di intrusi, intrusi che sono probabilmente degli ottimi candidati per le vostre fotografie. Nella foto di seguito abbiamo scovato un tulipano bicolore che spezza la monotonia del rosso dei suoi vicini attirando lo sguardo dell’osservatore. Tutto un altro effetto rispetto al fotografare una semplice distesa rossa.

Occhio al fondale
Qualcosa che può davvero devastare un’immagine è la mancanza di attenzione allo sfondo della fotografia, qualunque cosa fotografiate in primo piano. Una distesa di fiori genera sensazioni positive, di riposo, relax, armonia. Ma sarebbe lo stesso se sul fondo della foto trovassimo delle auto in sosta o ancora peggio una fabbrica che butta fuori del fumo nero? Muovetevi fin quando non sarete in grado di trovare uno sfondo consono e sfumatelo il più possibile lavorando con la profondità di campo. Il fuori fuoco non solo vi aiuterà a mascherare eventuali presenze estranee nel fondo, ma eviterà che l’osservatore vada a guardarlo aiutando il soggetto a stagliarsi. Se poi siete in grado di inserire, come nella foto qui sotto, oggetti quali una cascina, allora il risultato sarà notevole e potrete rendere lo sfondo come un “secondo soggetto”. Nella foto il tulipano in primo piano guida l’occhio dell’osservatore verso la cascina del tutto fuori fuoco: un ottimo modo per invogliare chi guarda la foto ad indugiare su di essa.
Occhio alle persone
Immancabilmente, il giorno che avrete deciso di dedicare un servizio fotografico a dei tulipani, la stessa idea sarà venuta a centinaia di altri fotografi o svariate famigliole avranno deciso di fare un picnic proprio in quell’area. Il che vi costringe a fare i conti con una delle peggiori e meno gestibili variabili: l’essere umano. Inevitabilmente, qualunque sia la vostra scena, qualcuno ci passerà davanti, ai bordi o vi disturberà in qualche modo. E come nei più classici dei casi, vale il proverbio: se non puoi batterli, alleatitici. Inglobate le persone nelle vostre foto, fate in modo che siano degli “oggetti” integrati. Nella foto di seguito le due figure sullo sfondo creano una disarmonia tutto sommato limitata.

Come al solito, la pazienza è la principale virtù di un fotografo naturalistico ma troppe volte l’attesa che il campo di “vuoto” di elementi estranei potrebbe essere deleterio per quanto riguarda la luce (immagino che abbiate programmato un’uscita fotografica ad una determinata ora per godere dei vantaggi dell’illuminazione).
A proposito, ricordatevi di portare con voi un cavalletto (serve per le attese più che per lo scatto vero e proprio) nonché almeno un obiettivo a focale corta che vi possa aiutare nella composizione dell’immagine. E occhio ai particolari.