Robert Doisneau
è uno dei fotografi francesi più noti di tutti i tempi, in particolare per le numerose immagini giocose e di cronaca quotidiana.Il suo notevole lavoro ci fornice uno spaccato meraviglioso della vita francese del secolo scorso, con immagini che potremmo definire quasi modeste, mai realizzate al fine di sorprendere lo spettatore. Il lavoro di Doisneau ha subito l’influsso di grandi maestri del tempo quali Kertesz, Atget e Cartier-Bresson.
Robert Doisneau nacque nel 1912 a Gentilly, Francia. Si iscrisse ad una scuola dei mestieri (Ecole Estienne a Chantilly) all’età di 13 anni, dove imparò le arti dell’incisione e della litografia. Successivamente, a 16 anni, cominciò a dedicarsi all’arte della fotografia ma, a causa della sua fortissima timidezza, limitò i suoi soggetti ai ciottoli della strada, evitando di fotografare altre persone. Non prese lezioni specifiche, tanto che possiamo definirlo come un vero e proprio autodidatta. Il suo primo lavoro fu commissionato dal reparto pubblicitario di una ditta farmaceutica.
La fotografia fu anche e comunque il passatempo principale di Doisneau che collezionava, giorno dopo giorno, una serie interminabile di fotografie ritraenti la vita quotidiana dei sobborghi parigini. Proprio una serie di queste fotografie fu acquistata, nel 1932, dal giornale Excelsior.
Dopo una breve parentesi nelle file dell’esercito francese, nel 1934 ottenne un posto quale fotografo industriale e pubblicitario presso la Renault nel paese di Billancourt, posto che mantenne fino al suo licenziamento nel 1939. Perso il lavoro, Doisneau divenne un fotografo freelance e si dedicò principalmente alla realizzazione di cartoline fotografiche, molto di moda in quel periodo (come souvenir o come biglietti d’auguri), che gli permisero di essere notato e assoldato nello stesso anno dall’agenzia fotografica Ralpho: cominciò qui la sua carriera di fotografo di strada.
Nello stesso anno, il 1939, finì al fronte nella resistenza, in qualità di soldato e di fotografo, specializzato (grazie alle sue capacità di litografo) nella redazione di passaporti e carte di identità. Durante questo periodo ha potuto effettuare parecchi scatti prima dell’occupazione e quindi della liberazione di Parigi, alcuni dei quali particolarmente famosi e noti.
In ogni caso, alcune delle fotografie più importanti e conosciute di Doisneau furono scattate nel periodo post-bellico. Finita la guerra, tornò a lavorare come freelance e vendette parecchie fotografie relative alla vita nelle strade di Parigi a parecchie ed importanti riviste internazionali. Si unì per un breve periodo all’agenzia fotografica Alliance per tornare, nel 1946, al suo vecchio datore di lavoro, l’agenzia Rapho.
Tra il 1948 ed il 1951 scattò parecchie immagini di moda (ed alta società) per Vogue Paris e proprio in questo periodo realizzò il suo capolavoro, The Kiss by Hotel de Ville (tra l’altro, lo stesso Doisneau ha ammesso, parecchi anni più tardi la realizzazione della fotografia, che si trattava di un falso bacio rubato: i due protagonisti non erano altro che due attori, suoi amici, ovvero Françoise Bornet e Jacques Carteaud).
Una curiosità relativa al fotografo francese: le sue fotografie, a dispetto di quelle scattate da praticamente tutti i suoi colleghi che pagavano la penuria di materiale nel dopoguerra, conservavano bene o male la stessa qualità di prima della guerra. Probabilmente Doisneau era riuscito, in qualche modo, ad entrare in possesso di materiale fotografico fornito dagli alleati americani.
Oltre alla sua fotografia di reportage, ha fotografato molti artisti celebri tra cui Giacometti, Cocteau, Leger, Braque e Picasso.
Negli anni 60 e 70, Robert Doisneau abbracciò la fotografia commerciale senza comunque mai tralasciare la sua passione per la fotografia di strada. Realizzò parecchi libri fotografici per bambini e si cimentò anche, nel ’73 con la macchina da presa (il cortometraggio Le Paris de Robert Doisneau), senza dimenticarsi della nomina a consulente per l’Expo del 1967.
Gli ultimi anni della sua vita furono dedicati nuovamente alla fotografia da strada che lo accompagnò fino alla sua morte, il 1° aprile 1994, avvenuta a Parigi all’età di 81 anni.
Robert Doisneau, durante la sua carriera, vinse parecchi premi quali il Premio Kodak nel 1947, il Prix Niepce nel 1956 e fu il soggetto di parecchie retrospettive come per esempio alla Bibliotecque Nationale di Parigi, all’Art Institute di Chicago, alla George Eastman House di Rochester a New York, alla Galleria Witkin di New York.