Fotografare l’architettura e interni è una sfida in quanto va ben oltre l’attrezzatura o le competenze fotografiche di chi scatta le foto stesse. La fotografia d’interni è creare rappresentazioni interessanti e dinamiche, accurate immagini degli spazi abitativi con particolare attenzione ai dettagli, alla luce, allo spazio stesso. Il tutto operando, spesso e volentieri, in ambienti molto piccoli per l’attrezzatura che state usando.
La fotografia d’interni presenta, rispetto per esempio alla fotografia ritrattistica, problemi completamente differenti, avvicinandosi probabilmente molto più alla fotografia architettonica. E come quest’ultima presenta il problema delle linee verticali, ovvero la loro convergenza nelle immagini (oltre che l’illuminazione).
Premesso che la pazienza e la pratica, oltre alla creatività, sono i fondamenti della fotografia d’interni, ecco una serie di cinque consigli per ottenere il massimo dal vostro appartamento, o dall’abitazione che state fotografando. Per un approfondimento, vi rimando a questo articolo.
Attenzione alle linee verticali
Il problema delle linee verticali, come accennato, è lo stesso che abbiamo nella fotografia d’architettura, ovvero tendono tutte a diventare linee diagonali convergendo verso il centro (in alto o in basso) della fotografia. Il problema delle linee verticali si ha quando si inclina la fotocamera verso l’alto o verso il basso durante la composizione della scena e c’è ben poco da fare per risolverlo, soprattutto se lo spazio a vostra disposizione è limitato.
Se infatti avete tanto spazio, il suggerimento è di arretrare il più possibile in modo da far si che la macchina fotografica sia perfettamente parallela al pavimento. Anche salire su di un supporto (quindi alzare la fotocamera rispetto al suolo) può aiutare, riducendo l’effetto distorsivo sulle linee.
Ovviamente, se non avete a disposizione spazio, rimangono due soluzioni alternative: utilizzare un costosissimo tilt-shift (che vi darà il controllo su prospettiva mentre si sposta la fotocamera) o utilizzare la post-produzione, dove sarà possibile correggere la distorsione prospettica. La stessa macchina fotografica dovrebbe mettere a vostra disposizione un’opzione per correggere quest’ultima.
Scegli un angolo estremo
Gli obiettivi grandangolari sono la soluzione ottima per chi lavora sulla fotografia d’interni in quanto queste lenti sono in grado di catturare un angolo visivo molto ampio, e quindi una maggiore quantità di scena. Il fatto che un obiettivo del genere abbia una veduta così ampia non significa però che bisogna scattare fotografie a casaccio, anzi! Un obiettivo grandangolare può distorcere troppo una scena, rendendo l’immagine surreale o anche brutta a guardarsi.
Pensate sempre alla composizione della scena: a volte fotografare un appartamento, una stanza posizionandosi in un angolo, magari ad una certa altezza da terra, può dare risultati estremamente gratificanti.
Ispezionate la scena
Girare per la propria casa giornalmente spesso porta ad un certo grado di apatia o di cecità selettiva e molto spesso si perde di vista il reale “ordine” che il vostro appartamento dovrebbe avere. Spesso e volentieri sviluppiamo, abitando una casa, il nostro concetto di ordine, concetto che si evolve con il nostro vivere la casa stessa. Il problema è che sviluppiamo con il tempo un concetto più pratico che estetico, il che non va bene per la fotografia d’interni.
La preparazione di uno scatto d’interni richiede capacità d’analisi ma soprattutto critica, sia che stiate lavorando sul vostro appartamento o su quello di qualcun altro. La riorganizzazione delle cose, dei mobili, delle sedie, delle poltrone, dei tappeti, dei cuscini è fondamentale per mettere in risalto la bellezza di una scena. Una volta quindi che avete definito il punto di scatto e composto la scena, andate nella scena a modificare la stessa spostando gli oggetti, sistemandoli, girandoli. Ad esempio, se avete delle tende chiuse, apritele: oltre a far entrare maggiore luce, darà un senso di ampiezza alla scena stessa.
Ricordatevi di “stirare” tutti i tessuti, dai cuscini al divano, da quello delle sedie (se ne hanno) a quello delle tende. Se ci sono dei vasi (specie se trasparenti) e volete che siano presenti nella scena, svuotateli, lavateli e asciugateli. Se una sedia non c’entra molto con il resto dell’arredamento, toglietela: è meglio avere un tavolo senza sedie piuttosto che un tavolo con una sedia che stride dal punto di vista cromatico o artistico.
Create la scena
Come conseguenza di quanto detto poc’anzi, modificate la scena in modo da farla divenire più artistica, più accattivante, più divertente. Il vostro appartamento può sembrarvi bellissimo (specie se l’avete arredato voi) ma è sempre possibile migliorarlo al fine fotografico. Potete per esempio aggiungere delle piante o dei fiori in alcuni punti strategici (sul tavolo per esempio), potrete mettere dei libri su un tavolino (il che darà un senso di vissuto alla fotografia) o, nel caso stiate fotografando la cucina, potete apparecchiare la tavola con tanto di cibi (ma ricordatevi di pulire a puntino la cucina stessa). In bagno, per esempio, se avete una vasca, potete riempirla d’acqua e metterci dentro delle papere di gomma, e via discorrendo.
Insomma, cercate di rendere vissuta la stanza che state fotografando.
Controllate l’illuminazione
Una buona illuminazione è sempre una problema per qualsiasi fotografo. Quando si tratta di luce naturale, a volte tutto quello si deve fare è aspettare il momento perfetto per scattare la fotografia. Il problema è che questo tipo di illuminazione non è costante e non è detto che sia quella che ci aspettiamo. Le nuvole, lo smog possono ovattare il sole (o coprirlo) rendendo la luce meno idonea alle nostre esigenze, così come i cambi di luce relativi allo spostamento della nostra stella non sempre sono una buona cosa, soprattutto se abbiamo bisogno di fare più scatti nelle medesime configurazioni di luce.
Senza parlare della possibilità di usare la luce per mettere in risalto (o nascondere) parti della stanza o oggetti in essa presente. Facciamo un esempio: un’immagine molto luminosa di un appartamento è sicuramente da preferirsi ad un’immagine scura e con poca luce, ma ottenere una buona illuminazione spesso richiede un aiuto esterno. Al contrario, quando si fotografano ambienti con grandi finestre che permettono a tantissima luce di entrare nell’appartamento, bisogna essere bravi nel bilanciare l’esposizione ed evitare disastri dal punto di vista della gamma dinamica.
In pratica, per essere pronti a tutte le evenienze, dotatevi di faretti da usarsi alla bisogna e puntateli sulle zone più in ombra in modo da rendere più uniforme la luce. Occhio al bilanciamento del bianco: se usate la luce naturale come illuminazione dovete usare faretti che abbiano la stessa temperatura di colore al fine di evitare pasticci (in tal senso delle lampade a led dove è possibile variare il colore sono l’ideale).