L’avventura e la fotografia sono un binomio da sempre molto forte e anche se vivere appieno l’avventura è di primaria importanza, è sempre divertente fotografare durante il viaggio, sia per ricordo personale che per mostrare a chi non è con voi cosa avete visto, vissuto, visitato. Che voi siate un’escursionista occasionale, un trekker del fine settimana o un atleta sponsorizzato, provate a prendere in considerazione questi semplici otto suggerimenti per affrontare un’avventura (o meglio per fotografare l’avventura) corredata da macchina fotografica
Scegliete le migliori avventure
Il primo passo è ovvio, anche se più facile a dirsi che a farsi: puntate su avventure migliori. Non tutti i viaggi sono infatti perfetti per scattare fotografie, per cui un minimo di programmazione nella scelta di cosa fare è fondamentale. Volete visitare un luogo popolare o un’area del pianeta dove poche persone hanno messo piede)? Volete rimanere vicino casa o siete disposti a fare un lungo viaggio per raggiungere la vostra destinazione? Queste sono le domande che dovete porvi e a cui dovete dare una risposta
Fate la vostra ricerca
Prima ancora di mettere il naso fuori dalla porta, assicuratevi di aver fatto una dettagliata ricerca sulla destinazione che avete scelto, sugli usi ed i costumi ma soprattutto sulle sue condizioni attuali. Fate una ricerca su siti di viaggi per capire i problemi che si possono incontrare, cercate commenti di altri viaggiatori. Fate un giro virtuale tramite Google Earth per conoscere l’andamento del terreno. Cercate le immagini dei luoghi e appuntate su una cartina tutto quello che vi piacerebbe vedere. E se individuate altri viaggiatori che hanno visitato i luoghi che vi interessano, non esitate a contattarli per avere un riscontro più diretto ed immediato.
Oltre alla ricerca della destinazione, entrare in sintonia con il sole e la luna. Sapere quando sorge e tramontano il sole e la luna, conoscere la loro posizione e l’angolo nel cielo ed eventuali fenomeni particolari (avete presente la “super luna” che ogni tanto si vede nel cielo) è fondamentale per programmare le vostre fotografie, per essere nel posto giusto al momento giusto, senza dover quindi perdere tempo . Immaginate per esempio di voler fotografare il sorgere del sole in un particolare scenario (per esempio tra le montagne di una catena montuosa in qualche punto del globo): sapere con precisione a che ora sarà in una determinata altezza rispetto all’orizzonte vi permette di programmare con accuratezza il viaggio per giungere al punto dove avete intenzione di fare lo scatto, evitando il rischio di arrivare troppo presto (ed aspettare, magari al freddo) o troppo tardi (e perdere lo scatto).
Portare l’attrezzatura corretta.
Dopo aver selezionato l’avventura che fa per voi, è necessario pianificare il bagaglio fotografico, ovvero l’attrezzatura che volete portare con voi. Volete portare con voi una DSLR? Una GoPro? Una macchina fotografica compatta? Uno smartphone? Volete portare tutto? Vi serve un cavalletto? Quanti obiettivi, nel caso di reflex? E quali lunghezze focali? A volte la particolare avventura che avete selezionato deciderà per voi: se avete intenzione di salire diverse migliaia di metri su di una montagna, probabilmente non vorrete trasportare troppo peso, per di più legato a strumenti delicati quali una reflex o degli obiettivi. E se avete intenzione di fare un’avventura bagnata (canyoning, per esempio), sicuramente sarà un must avere con se una macchina fotografica impermeabile e resistente (quindi probabilmente non una reflex).
Oltre alla fotocamera, bisogna ragionare sul resto del’attrezzatura: il treppiede giusto, batterie e schede di memoria, borse e zaini. Se avete in mente di fare un’escursione di un giorno allora un semplice zaino da spalla può andare bene, così come una batteria di riserva è più che sufficiente. Per i viaggi più lunghi invece potrebbe aver senso più batterie ed un caricabatterie (solare se non c’è copertura elettrica), una copertura anti-pioggia e anti umidità per la macchina fotografica ed uno zaino molto comodo per la schiena. Ovviamente il resto dell’attrezzatura dovrà essere scelta in funzione del tipo di viaggio che vi apprestate a fare, ma ricordatevi sempre di NON ESAGERARE. Portarsi dietro del peso è solo un problema. Limitatelo quanto più possibile.
Esplorazione prima di tutto
Indipendentemente dalla quantità di ricerca e progettazione che avete fatto per definire il viaggio, nulla può sostituire ciò che si può vedere “sul campo” con i propri occhi. Una volta che siete giunti in loco, prendetevi un po’ di tempo per esplorare sommariamente la zona in modo da annotare i punti più suggestivi ed interessanti e quindi programmare in un secondo momento un ritorno a scopo fotografico. Andare alla ventura senza avere una minima esperienza diretta del luogo può farvi perdere occasioni interessanti.
Fotografare l’avventura: Siate pronti
Siate pronti a scattare. Sempre. Sembra semplice, ma è facilissimo dimenticarselo. Tenete a mente che l’immagine perfetta può arrivare in un qualunque momento. Una cima montana avvolta dalle nuvole rossastre, un particolare istante di un tramonto, un abitante di un villaggio intento a fare qualcosa: sono tutti momenti effimeri e brevissimi che potete catturare solo se la vostra macchina fotografica è pronta, e non nascosta sul fondo del vostro zaino. Tenete la fotocamera sempre a portata di mano, pronta a scattare con le impostazioni corrette.
Utilizzare un soggetto.
Ciò che spesso distingue la fotografia di paesaggio dalla fotografia d’avventura è la presenza di un soggetto estraneo al paesaggio che si sta riprendendo. Un soggetto normalmente viene introdotto nell’immagine per aggiugere prospettiva e senso di scala, così come personalizzare l’immagine stessa, firmarla. I soggetti da usare potrebbero essere una persona ( come il vostro compagno di avventura), un parte di una persona (le proprie gambe), un oggetto fisico (come una tenda, un kayak o un’amaca) o qualsiasi altra cosa, come un fascio di una torcia potente.
Trovare una prospettiva unica.
Mentre è facile scattare una fotografia classica, di quelle da cartolina, è molto più complesso spingere e superare i propri limiti creativi esplorando diversi angoli, prospettive e composizioni. Fotografate il soggetto da angolazioni inusuali, da lontano, facendo comunque sempre in modo che lui o lei o non si perda nel paesaggio. Se siete con un gruppo, andate avanti e guardate indietro per vedere come il gruppo si integra con il paesaggio circostante, oppure ritardate per osservare lo stesso gruppo che avanza: immaginate di essere nel deserto per esempio e di fotografare un gruppetto di persone solitario che arranca sulla sabbia.
Post-produzione.
Finita l’avventura e portate a casa centinaia di immagini, è arrivato il momento di passare alla fase post-avventura, ovvero post produzione delle immagini. Il processo di editing è la chiave, per esempio, per rendere una buona foto un’ottima foto. Assicuratevi per esempio che il vostro orizzonte sia realmente orizzontale, che non ci siano elementi di disturbo bell’immagine, applicando le regole basiche della fotografia (il cropping è sempre molto utile in questi casi). Giocate con esposizione, luci ed ombre fino a raggiungere il perfetto equilibrio. Il tutto ovviamente senza stravolgere la foto stessa: la post produzione è utile per migliorare la foto, non per taroccarla. E ricordatevi, se girate con una reflex, di salvare sempre le immagini in formato RAW: questo vi darà molta più libertà una volta al computer.
articolo liberamente adattato da qui.