Creare belle immagini paesaggistiche attraverso la fotografia può sembrare un compito facile, ma a volte è davvero molto difficile. Se vogliamo fotografare un’alba, un tramonto, oppure riuscire a cogliere le varie sfumature di un deserto o di un campo di fiori, dobbiamo soffermarci e pensare per prima cosa alla composizione delle immagini stesse: scattare una foto senza badare a ciò che entrerà nella fotografia finale è probabilmente il più grande errore che si possa commettere.
Per fare ciò, dobbiamo iniziare innanzitutto a determinare il valore ISO da impiegare, quindi la profondità di campo e l’esposizione per noi più consona. Inoltre, abbiamo bisogno di un cavalletto, di un cavo e di qualche filtro. Infine, abbiamo bisogno di pensare a come vogliamo che sia la composizione: per esempio va deciso se ci interessa inserire nella foto una porzione più o meno ampia di cielo oppure se vogliamo nasconderlo del tutto.
Trovare immagini e inquadrature adeguate richiede, creativamente e tecnicamente, un sacco di lavoro da fare. Tuttavia, ci sono alcuni strumenti e pulsanti all’interno della nostra macchina fotografica che ci danno la possibilità di raggiungere il risultato desiderato con un minimo di sforzo in meno
Nella fotografia paesaggistica, vanno considerate e valutate principalmente:
- messa a fuoco
- bracketing
- determinare la composizione usando le combinazioni del mirino e dello schermo
- essere sicuri che la fotocamera sia allineata sia orizzontalmente che verticalmente
conoscere la macchina fotografica: la messa a fuoco
Per mettere a fuoco automaticamente un soggetto e poi scattare la fotografia bisogna utilizzare il pulsante che comanda l’otturatore: è necessario prima tenerlo premuto a metà in modo da stabilire la messa a fuoco e poi premerlo completamente per scattare la fotografia. In molte macchine fotografiche c’è la possibilità di usare due pulsanti differenti per la messa a fuoco: uno è quello posteriore e l’altro (che dipende dal modello della macchina fotografica) e serve a determinare la messa a fuoco automatica (per esempio, nelle Nikon è AF-L oppure nelle Canon è AF-ON).
Il pulsante posteriore di messa a fuoco è altamente consigliato per la fotografia naturalistica o i soggetti in movimento: basta solo tenere premuto il pulsante assegnato per le figure in movimento. Quindi, quando si è pronti a scattare la fotografia, senza rilasciare il pulsate di messa a fuoco è sufficiente premere quello di scatto. Se la nostra macchina fotografica è preimpostata con l’autofocus, il soggetto sarà totalmente messo a fuoco.
Conoscere la macchina fotografica: il Bracketing
La funzione di bracketing si usa per scattare più foto dello stesso soggetto con diverse esposizioni. Oggi, la maggior parte delle reflex digitali ha una funzione automatica di bracketing (di solito il pulsante o la funzione BKT). Il Bracketing permette al fotografo di scattare 3 immagini consecutive utilizzando le stesse impostazioni base ad eccezione dell’esposizione che varia di alcuni stop (-1, 0 e 1, normalmente). In questo modo, oltre ad avere una maggiore quantità di immagini tra cui è possibile scegliere, è possibile, in fase di post-elaborazione, unire le immagini catturare in modalità bracketing nelle immagini HDR.
Ogni fotocamera ha una diversa modalità di accensione e spegnimento del Bracketing. La Nikon, per esempio, ha un pulsante ‘BKT’ che va tenuto premuto. Ogni fotocamera ha comunque i propri pulsanti specifici: ecco perché è sempre consigliabile consultare il manuale delle istruzioni o il menu della fotocamera per avere chiarimenti. Canon fa riferimento ad “AEB” come esposizione automatica a forcella, per fare un esempio. Altre fotocamere, invece, no hanno pulsanti fisici dedicati ma funzioni attivabili tramite il menu della fotocamera stessa.
Combinazioni e uso del mirino
Nell’ambito della fotografia paesaggistica abbiamo ovviamente una visione ampia, un raggio visivo decisamente più esteso rispetto a qualunque altro tipo di fotografia. Possiamo avere diversi soggetti naturali: catene montuose con laghi, deserti o campi di fiori che si estendono fino a non riuscire a vederne la fine. Proprio per non permettere al nostro occhio di perdersi, bisogna utilizzare il mirino ottico in quanto ci fornisce una visione più indirizzata, limitata, eliminando tutte le possibili fonte di distrazione. Dopo aver deciso e fissato il punto di vista e la composizione, ricordatevi di stabilire il grado di allineamento della nostra macchina, che può essere orizzontale o verticale. Ovviamente questo va fatto in concomitanza con i punti scelti di messa a fuoco.
Misurazione dell’orizzonte virtuale
Se vogliamo capire se la nostra fotocamera è allineata per bene o meno, bisogna saper utilizzare le linee “griglia” che si trovano sia nello schermo che nel mirino (spesso coincidenti con le linee della regola dei terzi). Nelle fotocamere Nikon, per esempio, il calibro di misurazione si trova premendo due volte il tasto INFO mentre si è in modalità live view (nuovamente sottolineo quanto sia importante conoscere la macchina fotografica in uso).
L’indicatore orizzontale è rappresentato dalle linee orizzontali che sono a destra e a sinistra della barra centrale. Inclinando la fotocamera a destra o a sinistra ed utilizzando le linee di cui si parlava prima, si otterrà l’allineamento desiderato della fotocamera. Quando ciò avverrà, cambierà il colore della barra centrale (in alcune fotocamere). La barra centrale indica anche l’allineamento verticale della macchina fotografica. Inclinando la fotocamera un po’ in avanti o un po’ indietro, essa si allineerà verticalmente.
Nota: l’allineamento verticale è importante quando si fotografano strutture architettoniche o strutture fisse. Se non vengono allineati verticalmente, edifici e strutture possono apparire distorti. Parte della distorsione, comunque, può essere corretta nella post-elaborazione, cosa utile soprattutto quando le strutture sono molto ampie e non si ha la possibilità di utilizzare un vero obiettivo da architettura (tilt shift).
La fotografia paesaggistica richiede molto tempo, un determinato piano mentale e tanta pazienza, nonché bisogna conoscere la macchina fotografica nei minimi dettagli.. Alcune immagini possono essere catturate lì per lì e a prima vista. Altre immagini, richiedono invece diversi sopralluoghi allo stesso posto più di una volta. Per far sì che le nostre foto vengano perfette, bisogna davvero seguire degli accorgimenti passo dopo passo. Innanzitutto, bisogna avere le idee chiare sull’oggetto e il luogo che si desidera fotografare. Poi, bisogna conoscere per bene i vari strumenti e i trucchi che la nostra fotocamera possiede e, infine, è necessario allenare la propria creatività guardando un’infinità di immagini, in modo da perfezionare il proprio occhio fotografico.