Adobe ha deciso di porre la parola fine alla vendita di prodotti a licenza definitiva, spostandosi sul “noleggio” delle propria piattaforma: da oggi infatti bisognerà pagare un abbonamento mensile per poter usare Photoshop.
Addio ai pacchetti Adobe Photoshop disponibili nei negozi o negli store virtuali. Addio ai CD e alla possibilità di usare il programma per quanto tempo si vuole. Addio, insomma, alla libertà di acquistare un software.
Adobe ha infatti deciso di porre termine alla commercializzazione di Photoshop come lo conosciamo (la cui ultima versione, stand alone, è e sarà la CS6) optando per muovere il tutto nel Cloud. Photoshop CC (CC sta per Creative Cloud), il nome dell’ultima release del famoso programma di fotoritocco, è disponibile solo tramite il sito Creative Cloud e non è possibile acquistare il prodotto, bensì “noleggiarlo” al prezzo di 24.59 euro/mese (per la il solo Photoshop, in ogni caso è presente una versione di prova gratuita, anche se limitata a 30 giorni), pari quindi a circa 300€ annui. Prezzo che scende a 20€/mese se si ha una licenza valida di Photoshop CS6 (quindi 240€ annui).
E se non paghi? Allora non puoi più usare il programma. Una mossa commerciale che sta facendo discutere e non poco gli utenti della famosa suite, soprattutto chi non ha interesse nell’aggiornamento del prodotto e si accontenta di una versione più data (chi ce l’ha, comunque, potrà continuare ad usarla).
E se non ho una connessione internet? Questo è un problema/non problema: il software non necessita di una connessione internet attiva per funzionare (è comunque stand alone) ma solo (1 volta al mese ed in fase di installazione) per controllare la validità della licenza acquistata. A meno che non si voglia sfruttare lo spazio di archiviazione messo a disposizione da Adobe.
An Internet connection is required the first time you install and license your desktop apps, but you can use the apps in offline mode with a valid software license. The desktop apps will attempt to validate your software licenses every 30 days
Parliamoci chiaro: Photoshop CS6 costava circa 950€. Photoshop CC, in abbonamento, raggiungerà quel valore dopo 3 anni. Un tempo lunghissimo nell’ambito software, soprattutto per chi usa questo prodotto per scopi professionali. Magari il semplice utente potrà storcere il naso, ma come al solito non si possono accontentare tutti.
Ma dov’è l’inghippo e perché il mondo dei fotografi si è rivoltata contro Adobe? La risposta la possiamo trovare nel commento di Rob Elliott sul sito Petapixel.com:
l’upgrade della suite costa(va) 199 dollari ogni due anni, pari quindi a circa 100 dollari all’anno. Ora, con la nuova politica Adobe, il costo dell’upgrade costa 240 dollari all’anno, quindi il 240% in più. Supponendo lo stesso prezzo dell’aggiornamento del prodotto, i 140 dollari in più annui vanno a coprire le spese per i 20Gb che Adobe mette a disposizione nel suo Cloud Storage. Un prezzo che non è paragonabile per esempio a quello offerto da DropBox che per circa la stessa cifra (120 dollari) offre 100Gb di spazio. E se io non sono interessato all’archiviazione Cloud e preferisco conservare tutto si chiavette o Hard Disk?
Insomma, la richiesta di Rob Elliott e di molti altri fotografi è semplice: Adobe separi il prodotto software dall’archiviazione Cloud ed offra quest’ultima come un “addon” a dei prezzi in linea con il mercato.
Adobe, a fronte di questo esborso mensile, aggiornerà in “tempo reale” il proprio prodotto aggiungendo features e correggendo bugs. O almeno questo è quanto dichiarato. Ed effettivamente la prima release di Photoshop CC contiene già dei miglioramenti rispetto al “vecchio” CS6, in particolare la correzione del mosso, una funzione che, se realmente funzionante, sarà una piccola rivoluzione e da sola potrebbe valere il prezzo dell’abbonamento. Di seguito il video di presentazione:
Altra funzione nuova è lo smart sharpen: Adobe promette che, tramite questa funzione, si potrà aumentare il dettaglio dell’immagine senza incrementare il rumore. Come nel caso della correzione del mosso, ecco il video di presentazione.
E le versioni pirata? A quanto si legge in rete, questo nuovo tipo di diffusione del prodotto non creerà molti problemi: tal Ching Liu ha reso disponibile, un giorno dopo la commercializzazione di Photoshop CC, il torrent della versione pirata del software. Un fake? A quanto si legge tra i commenti rilasciati alla release, sembrerebbe che il prodotto sia realmente quello giusto. E che non necessiti di connessione per installarsi.