Bill Brandt nacque il 2 maggio del 1904 ad Amburgo da genitori tedeschi di origine russa; uno dei suoi quattro fratelli, quello maggiore, era un aviatore e fu ucciso durante la seconda guerra mondiale, mentre suo fratello minore Rolf divenne illustratore e decise di emigrare a Londra. Bill Brandt passò la sua infanzia soprattutto a Schleswing-Holstein, in Germina e in Svizzera. Nel 1920, all’età di 16 anni, contrasse la tubercolosi (TB) e rimase a curarsi a Davos fino all’età di 22 anni.
Quando finalmente fu totalmente guarito dalla malattia, nel 1926, decise di seguire suo fratello Rolf a Vienna dove aveva intrapreso la carriera di grafico; fu proprio suo fratello a presentarlo a Eugenie Schwarzwald, un noto personaggio di quei tempi, che spinse Bill a dedicarsi alla fotografia e a lavorare presso lo studio di una sua amica ritrattista, Greta Kolliner.
Frequentando casa Scwarzwald, Brandt poté incontrare l’élite culturale del tempo tra cui Ezra Pound, che l’aiutò a diventare assistente nello studio Man Ray a Parigi. Rimase solo tre mesi con il celebre fotografo in quanto in quel breve tempo non arricchì il suo bagaglio professionale di nuove nozioni ma ricevette un grande impulso creativo che lo portò a lavorare come freelance. Nel 1932, Brandt si sposò con Eva, la prima delle sue tre mogli, a Londra, dove prese casa scegliendo una zona rinomata e piena di artisti ed intellettuali. Creò una piccola camera oscura nella propria cucina ed ovviamente continuò nell’attività di fotografo freelance.
Nel 1934 diventò amico del fotografo Brassai. La loro amicizia fu molto duratura tant’è che in molte fotografie di Brandt vi sono chiari richiami alle opere del suo amico. Contribuirono entrambi alle stesse riviste: Il Minotauro e Verve a Parigi, Picture Post e Lilliput a Londra. Nel 1935 ebbe finalmente abbastanza materiale per pubblicare il suo primo libro: The English at Home, che non ebbe grande successo.
Nel 1938 Brandt decise di fotografare la Parigi di notte, immortalando luoghi magici ma anche bordelli dell’epoca; le immagini furono racchiuse in un libro intitolato “Paris by Night”.
Durante quegli anni il suo impegno nel sociale fu costante, i suoi scatti rappresentarono gli abitanti del nord industriale dell’Inghilterra, denunciandone le condizioni precarie ed al limite dell’umana sopportazione. Proprio la sua attività di reporter fece si che allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu chiamato, per conto del Ministero dell’Informazione Britannico, a documentare la condizione dei londinesi durante il blackout.
Durante gli anni 40 Brandt sperimentò altri generi passando dai ritratti di artisti e intellettuali al nudo (grazie al quale divenne noto al grande pubblico) fino alle fotografie paesaggistiche. Inoltre, essendo grande estimatore e conoscitore della letteratura inglese, realizzò alcuni scatti di diverse vedute cariche di richiami letterari con atmosfere romantiche.
Nel 1949 uscì il terzo libro di Brandt intitolato “Camera in London”, contenente diverse immagini scattate durante i venti anni vissuti a Londra.
Nel 1950, le foto di paesaggi diventano la sua nuova passione ma non abbandonò del tutto la fotografia di nudo, coniugando i due generi: decise di scattare una serie di nudi all’aria aperta sulle spiagge della Normandia e del Sussex.
Nel 1961 furono finalmente pubblicati i suoi nudi sia a Londra che a New York, successivamente pubblicati nel suo libro “Ombra di Luce”.
Nel 1969 al MOMA Museum di New York , sotto la direzione di Edward Steichen e John Szarkowski, presentò la sua prima retrospettiva contenente 124 stampe realizzate appositamente per la mostra stessa: la critica ne fu entusiasta.
Nel 1978 fu nominato “Royal Designer for Industry” dalla Royal Society of Arts, e l’anno dopo ricevette la Silver Progress medal dalla Royal Photografic Society. Le sue foto entrarono a far parte di diverse collezioni come quelle del London’s Victoria and Albert Museum, del MOMA,del Rochester’s International Museum of Photography e della Paris’ Biblioteque National.
Durante i suoi ultimi anni di vita fu affetto da diabete e la sua salute fu molto fragile e a causa di un glaucoma. La sua vista iniziò a peggiorare rendendogli difficile l’osservazione e il controllo delle sue stampe. Bill Brandt morì il 20 dicembre del 1984 a Londra. Noya, la sua ultima moglie dalla quale non ebbe figli, esaudì il suo ultimo desiderio ovvero quelle che le sue ceneri fossero sparse Holland Park, dove Brandt si recò per tantissimi anni, ogni giorno, a passeggiare.