Abbiamo spesso e volentieri parlato su questo blog delle immagini sotto copyright, come evitare che vegano “usate” e dove trovare risorse al contrario utilizzabili in quanto licenziate o coperte da licenza creative commons. E, come la stragrande maggioranza dei blog che parla di fotografia, abbiamo sempre fatto attenzione a ciò che pubblichiamo.
Ecco perché, qualche giorno fa, mi sono stupito di aver ricevuto una email da uno di quei servizi automatici che scovano per la rete le immagini “impropriamente” utilizzate. Con tanto di minacce di azioni legali, richieste di risarcimento, pubblicazione di scuse e via discorrendo.
Il problema del copyright è molto serio ed è un danno enorme in particolare per i fotografi. Ma questo non deve trasformarsi in una frode per chi, invece, usa le immagini seguendo tutte le regole.
E di frode di si può parlare nel momento in cui un fotografo decide di cambiare il copyright ad una sua immagine e provare a lucrare su questo cambio “a ritroso nel tempo”. Nel mio caso è un’immagine postata su Flickr, che dal 2008 era distribuita con licenza creative commons CC By 2.0. Ed è per questo che, detta foto, è stata utilizzata, con tutti i riferimenti all’autore stesso (ed il link back alla foto originale su FLickr stesso).
Peccato che qualche giorno fa, nello specifico il 12 Dicembre 2022, il fotografo di cui sopra decide di cambiare il copyright all’immagine stessa, ora non più disponibile per l’uso. Ed è qui che arriva il problema: si affida ad uno di quei servizi online che scandagliano il web alla ricerca della stessa immagine, individua una serie di blog e e-zine su cui l’immagine è stata usata…e manda ma richiesta di “Takedown”, ovvero di eliminazione della foto stessa.
Fin qui, nulla di sbagliato: cambio di copyright e conseguente avviso agli attuali utilizzatori che l’immagine non lo è più.
Peccato che, adesso, il fotografo chieda un compenso per l’uso della foto anche quando era sotto Creative Commons (tra l’altro 5.000 euro!). Peccato che il fotografo stesso non sappia che Flickr traccia i cambi i copyright:
Ora, dal punto di vista legale, il cambio di copyright è legittimo. E’ legittimo anche chiedere una compensazione economica se è avvenuta una violazione di copyright per il tempo in cui questa violazione è avvenuta, se l’utilizzatore non è in buona fede.
Ciò che è illegittimo invece è chiedere una compensazione economica per il periodo in cui la licenza era Creative Commons: il copyright infatti parte dal momento in cui viene definito (nel nostro caso, dal 12 Dicembre). Questa richiesta, al contrario, la si può considerare ai limiti della frode ed è perseguibile (e nel mio caso ho effettivamente segnalato alla Polizia Postale italiana il tentativo di frode, nonché ho segnalato l’accaduto a FLickr, che hosta l’immagine stessa).
Veniamo al buona fede di cui sopra: se un’immagine è stata pubblicata per tantissimi anni come creative commons e una manciata di giorni dopo averla messa sotto copyright viene segnalato un “copyright infingment”…ecco non si tiene conto della buona fede. Il responsabile di un blog non può sapere se e quando un fotografo effettua il cambio. Ed avendo pubblicato quando l’immagine era usabile, sussiste la buona fede. Indi per cui, la richiesta di compenso è illegittima.
Rimane un dubbio: CHI avrebbe dovuto segnalare il cambio di copyright? Flickr che con i backlink guadagna in popolarità o il fotografo stesso? E soprattutto, come può un piccolo blog proteggersi da situazioni del genere?