L’illuminatore per fotografia è qualcosa che diventa sempre più importante man mano che si procede nello specializzarsi sulla ritrattistica.
Avere un’illuminazione costante e ben bilanciata ci permette di ottenere delle foto qualitativamente migliori nonché di risparmiare tempo soprattutto per chi, come me, si è sempre servito di un paio di flash remoti per illuminare il soggetto della fotografia.
L’uso dei flash è si pratico ed economico (specie se si usano flash non di marca) ma non permette certo di risparmiare tempo: essendo la luce non continua, la valutazione dell’effetto finale la si può fare solo osservando le foto
di prova effettuate…il che può costare anche diversi minuti e decine di scatti di preparazione. Con un’illuminatore la situazione cambia in quanto una prima valutazione può essere effettuata ad occhio, sia per quanto riguarda l’area illuminata sia per il colore.
Proprio per evolvere le mie capacità fotografiche, mi son deciso ad abbandonare i flash e passare a degli illuminatori fissi…ma a che prezzo? Facendo un giro su eBay mi sono reso conto che un illuminatore decente non costa per nulla poco. Ma perché spendere, mi son detto, tanti soldi per una lampadina ed una parabola? Ecco che, quindi, mi sono messo all’opera per la realizzazione di un illuminatore fatto in casa, utilizzando quanto disponibile in un qualunque negozio di illuminazione quale leroy&Merlin o Ikea!
Il mio obiettivo finale non è ovviamente stato quello di realizzare un illuminatore a flash o al quarzo (1000/2000W di potenza generata con lampade alogene dentro una campana di quarzo) ma quello di replicare gli illuminatori biglamp della tedesca B.I.G. (qui di fianco): si tratta di illuminatori fatti con materiali poveri e lampade a risparmio energetico, quindi non costosi (siamo sui 70 euro) e facilmente replicabili.
La prima cosa da comprare è una lampada a risparmio energetico. Da Leroy & Merlin se ne trovano di tutte le forme e potenze, nonché temperatura: scegliete una lampada a luce fredda (6500K) con una potenza di 50/60W (dovrebbero garantirvi una resa equivamente ad un 300/350W di una lampada ad incandescenza). Il prezzo dovrebbe essere inferiore ai 10€, un po’ di più se cercate potenze maggiori o forme più schiacciate di quella in foto.
Veniamo ora all’illuminatore vero e proprio: possiamo procedere seguendo due strade: l’acquisto di un illuminatore di acciaio o l’acquisto di un illuminatore di plastica “personalizzato” poi con della carta stagnola. Il consiglio è di seguire la seconda strada: l’alluminio usato nelle lampade Ikea è matto e riflette meno luce di quanto può fare della stagnola. Il paralume ideale è il modello Melodi (Ikea), vostro per circa 5€. Insieme al paralume vi sarà fornito anche il portalampada, ovviamente.
La carta argentata la trovate nella vostra cucina: mano alla colla e attaccate una serie di strisce in modo da coprire completamente l’interno della lampada stessa.
La stagnola ha due effetti: evitare dissipazione attraverso il paralume (in parte trasparente) e riflettere la luce. Fatto ciò, sistemate il portalampada (che chiuderà anche la stagnola nella parte alta della lampada), sagomate la stagnola nella parte esterna (cerchiamo di renderlo pulito!) e sistemiamo il filo: questo sarà troppo corto per noi, quindi procuratevene almeno altri 3 metri ed una spina (costo 6€).
Sistemate la luce e provatela…non dovrebbero esserci problemi.
Due viti autofilettanti e lo attaccate alla lampada (sopra poi metteteci un pezzo di stagnola per nasconderle, sotto probabilmente, se fate un po’ di forza, siete in grado di “avvitare” il pezzo di legno nella vite del cavalletto stesso.Siamo a buon punto: rimane ora realizzare il supporto. Come fare? Prima di tutto si passa in un negozio di cineserie e si compra il più economico dei cavalletti (ve la cavate con 10€), quindi prendete un pezzo di legno e sagomatelo per aderire alla lampada Ikea, come nella foto a sinistra.
Finito! Spendendo un totale di 30/32€ avete il vostro illuminatore (la metà quindi di uno oroginale). Ed in più vi sarete divertiti nella lavorazione….
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