Uno dei problemi più grandi che affligge i fotografi e non solo quelli alle prime armi, è il problema degli occhi rossi: a quanti di voi è capitato di ritrovarvi con la foto dei vostri amici o familiari con gli occhi da diavolo? Molti obietteranno che esistono metodi abbastanza elementari per correggere questo tipo di difetto, sia sulla macchina fotografica (che implementa funzioni di correzione sia in termini software che in termini di uso del flash) sia tramite l’utilizzo di programmi di fotoritocco, ma quanti di voi realmente sanno perché avviene il fenomeno degli occhi rossi? Come sempre, conoscere il proprio nemico aiuta ad evitarlo!
Qual è l’effetto occhi rossi?
Per cominciare, dobbiamo prima esaminare il problema di fondo che causa l’effetto degli occhi rossi. Senza entrare in troppi dettagli grafici, gli occhi rossi sono causati dalla luce del flash che entra negli occhi dei nostri soggetti, si riflette nella parte posteriore degli occhi stessi (sulla retina) e quindi rimbalza nuovamente verso la macchina fotografica: insomma, i nostri occhi si trasformano in due specchi o ancora più semplicemente, in due fari. E’ un po’ come fotografare una macchina con i fari accesi.
Ma perché gli occhi appaiono rossi e non bianchi come la luce del flash? Perché i nostri occhi sono irrorati dal sangue, il sangue è rosso e questi “tinge” la luce che viene riflessa, dandogli quel caratteristico colore che tutti, oimè, conosciamo.
Definito dal punto di vista concettuale il perché avviene il problema degli occhi rossi nella fotografia, passiamo ad analizzare più sul tecnico il problema stesso e cominciamo con il dire che gli occhi rossi si manifestano tanto più frequentemente quanto più il flash è in prossimità della lente. Quindi ne subiremo gli effetti molto più in una fotocamera compatta rispetto ad una reflex, specie se quest’ultima è dotata di una unità flash esterna. Tecnicamente è facile capire il perché accade questo fenomeno: la lente ed il flash sono quasi sullo stesso piano degli occhi, la luce emessa dal flash viaggia su di un piano parallelo a quello della lente, rimbalza e “torna indietro” colpendo l’obiettivo.
Come risolvere il problema degli occhi rossi?
Uno dei modi più semplici per evitare occhi rossi è quello di non utilizzare il flash. Soluzione drastica, ma non sempre percorribile. Un’altra possibilità è evitare che il soggetto guardi nella camera: se infatti quest’ultimo volge lo sguardo verso altra direzione, i raggi luminosi provenienti dal flash saranno indirizzati da tutt’altra parte. Anche questa soluzione, se molto utilizzata in ritrattistica, non sempre è applicabile, soprattutto nelle foto di tutti i giorni. Potete anche chiedere al vostro soggetto di socchiudere gli occhi….anche in questo caso si riduce la superficie riflettente e si riduce il problema degli occhi rossi (disegno a sinistra).
Supponendo di non poter operare le “soluzioni” proposte sopra, una tecnica molto semplice da utilizzare è quella di ridurre il diaframma. Un diaframma più piccolo farà entrare meno luce, riducendo la quantità di luce riflessa dalle retine che colpisce il sensore. Di contro, ovviamente, avremo il problema della luminosità della fotografia: ne vale la pena?
Altra soluzione è quella di usare non un solo colpo di flash (potente) ma un paio di lampi consecutivi a valore inferiore (nelle macchine fotografiche questa funzione è spesso chiamata “riduzione occhi rossi“). L’emettere meno luce ad ogni lampo riduce ovviamente la quantità di luce riflessa dalla retina: l’effetto è, in molti casi, ridotto quasi a zero fatto salvo situazioni in cui il soggetto è molto vicino (un primo piano) al nostro obiettivo.
Anche un flash popup o un flash esterno aiutano, e non di poco: queste unità sono infatti “più distanti” dalla lente, creando con il piano focale un angolo più marcato. La conseguenza è che anche la luce riflessa dalla retina si riduce e tanto più è maggiore quest’angolo tanto meno sarà la luce riflessa e tanto meno marcato sarà l’effetto occhi rossi. Effetto che, con la remotizzazione di un’unità flash (per esempio posizionata di lato alla macchina fotografica) tende ad azzerarsi del tutto.
I diffusori
Abbiamo già parlato dei diffusori per i flash e del loro utilizzo per ammorbidire la luce emessa dall’illuminatore artificiale, specie se di piccole dimensioni. Il diffusore, diffondendo appunto i raggi luminosi emessi dal flash, permettono ad una minore quantità di luce di giungere alla retina dell’occhio del nostro soggetto, con la conseguente riduzione dell’effetto occhi rossi (come nei casi precedenti, è minore la quantità di luce che rimbalza verso la lente). Nel caso non si abbia sotto mano un diffusore “professionale”, ricordo che anche un semplice foglio A4 bianco può essere impiegato, posizionandolo dinanzi al flash, a questo scopo.
PostProduzione
La soluzione più “comoda”. Vi rimando a questo tutorial: come correggere gli occhi rossi in Photoshop per maggiori informazioni.