Effettuare delle fotografie dal basso è un ottimo modo per creare qualcosa di diverso e ad effetto, soprattutto perché ci danno una visione del mondo da una prospettiva ben diversa da quella che normalmente abbiamo.
Fare fotografie dal basso non significa però fotografare solo un oggetto dal basso verso l’alto, ma fotografare ciò che si ha dinanzi a se: come se fossimo una persona alta pochi centrimetri.
Vediamo sette rapidi consigli per cominciare a fare questo tipo di fotografia e non avere spiacevoli sorprese nella nostra memory card una volta rientrati in casa.
Ignorate il mirino ottico
Regola abbastanza semplice, ma ho notato persone in pose contorsionistiche per utilizzare il mirino! Essendo la macchina fotografica molto in basso se non addirittura a terra, usare il mirino è praticamente impossibile. Se si dispone della funzione live view, il problema è risolto: potremo “mirare” dall’alto. In caso contrario, si deve andare a sensazione e quindi valutare l’inquadratura sul display dopo lo scatto.
Le lenti
Più la mente è ampia, meglio è. Un grandangolo è perfetto, magari un 10-22mm: in questo modo cattureremo una scena di dimensioni simili a quella che cattureremmo con i nostri occhi. Ovviamente, se non si dispone di un obiettivo del genere, si può tranquillamente usare il classico 18-200mm, anche se l’effetto sarà meno marcato.
Non dimentichiamo il Fisheye: vista la posizione di scatto, l’effetto finale potrebbe essere particolarmente interessante.
Apertura Diaframma e profondità di campo
Una foto scattata dal basso metterà in risalto la differenza tra gli oggetti vicini e lontani, molto più rispetto ad una foto tradizionale (aiuta molto il piano di appoggio che aggiunge prospettiva).
Per questo motivo, occhio alla lente che stiamo usando. Alcune lenti hanno una posizione (normalmente indicata sulla stessa o sul manuale) che corrisponde alla massima profondità di campo: è la posizione da utilizzare. Se non avete questo tipo di indicazione, vi tocca individuarla “a mano”. Scattate una serie di fotografie modificando l’apertura (ovviamente scattiamo in priorità di apertura), dallo stop più basso al più alto. Mettetevi al computer e analizzate una per una le immagini. Ad occhio sarete in grado, senza grossi problemi, di individuare la fotografia con il miglior risultato prospettico: avete di conseguenza individuato l’apertura da impiegare.
Macchina Fotografica in Bolla
Fondamentale,molto più che con la fotografia tradizionale. L’orizzonte è un fattore determinante nella visione prospettica della foto: se è storto si perde prospettiva. Portate con voi sempre una bolla, magari quelle da agganciare all’attacco del flash esterno: costano pochissimo e fanno il loro lavoro.
Ovviamente a raddrizzare una foto ci può aiutare il computer e Photoshop: ma perché perdere informazioni prezione (nella rielaborazione) soltanto per la nostra pigrizia?
Occhio a non “bruciare” il cielo
Potrebbe essere una bella giornata di sole e tutti gli scatti stanno venendo bene. Perfetto equilibrio di luce, esposizione giusta …ma osservando la foto effettuata ci rendiamo conto che gli oggetti in piano sono venuti scuri mentre il cielo chiaro e poco definitito. Perché?
La fotografia dal basso ha lo svantaggio di catturare tantissimo cielo (o comunque la parte diversa dalla “terra”, l’orizzonte insomma sarà sempre molto basso nella foto). In situazioni di forte illuminazione può quindi essere necessario compensare: se si vuole uno sguardo di insieme, bisognerà accontentarsi di una “media” tra le esposizioni delle zone chiare e di quelle scure. Se si vuole dare risalto al cielo, la foto va sottoesposta. Se invece si vuole far risaltare gli oggetti in primo piano, sovraesporre.
Fotografare dal basso: Posizionare gli oggetti ed i soggetti
Fondamentale la composizione. Non guardate alla scena con i vostri occhi dall’alto, ma immaginatela dal basso verso il basso. Magari accovacciatevi…e ricordatevi che dal basso anche un sassolino, un pezzo di carta o una scheggia possono essere enormi e arricchire o danneggiare la scena. Quindi non sottovalutate nulla: la prospettiva tende sempre a rendere enorme ciò che è vicino all’obiettivo e piccolo ciò che è lontano. Non è un male questo, anzi: è proprio l’effetto che si cerca di ottenere con questo tipo di scatti.
Fotografa, rivedi, ripeti.
Stiamo usando una macchina digitale: le foto non ci sostano nulla. Quindi non lesinate, fatene, fatene, fatene. Ed ad ognuna di esse date un occhio al vostro display, trovate delle modifiche da apportare (che sia lo spostamento di un sasso o la variazione dell’angolatura) e quindi scattate ancora. Controllare come sono venute esposizione, luce, compensazione, bilanciamento del bianco, correggete e rifate. Cancellare delle foto venute male è un attimo!
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