Chi non ha provato a fotografare gli animali allo zoo o un edificio o un personaggio famoso da dietro ad una grata o un cancello? Fotografare attraverso una grata però non sempre è una bella esperienza in quanto le sbarre, orizzontali o verticali che siano, potrebbero danneggiare la nostra immagine sia in termini di composizione (con la presenza delle sbarre nell’immagine) sia nella messa a fuoco (se siamo di fretta può capitare che la macchina fotografica metta a fuoco una sbarra piuttosto che ciò che è alle sue spalle). Ma come evitare che le foto effettuate attraverso una recinzione siano da cestinare? Ecco una serie di piccoli e veloci consigli che sicuramente vi aiuteranno nell’ottenere un risultato almeno decente.
Prima di tutto, cercate sempre di avvicinarvi il più possibile alla recinzione. La soluzione ideale sarebbe quella di essere attaccati al recinto in modo da sistemare l’obiettivo in modo da evitare le sbarre o almeno ridurre al minimo la loro presenza limitandola ai bordi della lente (e quindi ai bordi del fotogramma). Ovviamente sappiamo bene che un caso del genere difficilmente avverrà e non è detto che le sbarre siano tanto distanziate tra loro da permetterci questo tipo di approccio.
In condizioni più normali, assicuratevi che la recinzione sia posizionata più o meno alla distanza che intercorre tra voi ed il vostro soggetto: se il soggetto è a circa 20 metri dal recinto, allora posizionatevi 20 metri dallo stesso.
L’uso di un teleobiettivo o comunque di un obiettivo con una lunghezza focale molto spinta aiuterà a ridurre al minimo la profondità di campo e massimizzare la compressione scena, senza dimenticare che un teleobiettivo, riducendo drasticamente l’angolo di visuale, ridurrà la possibilità che le sbarre interferiscano con la vostra composizione.
Apertura al massimo. Questo di solito significa f /2 of/2.8 o in ogni caso impostate l’apertura più ampia che avete a vostra disposizione. Questo creerà la massima profondità di campo possibile, minimizzando l’influenza della recinzione sulla scena (recinzione che, rispetto al soggetto, è decisamente in primo piano.
Attenzione alla luce. Prima di tutto, ricordatevi d non utilizzare il flash, pena il rischio di illuminare la recinzione creando dei punti di luce molto forte nella foto (al limite del bruciato) e dei punti scuri dovuti alla proiezione dell’ombra delle sbarre nella scena (rischiate un effetto di luci a “reticolo”). Prestate attenzione alla posizione del sole e cercate di posizionarsi in modo che non fornisca una retroilluminazione alla recinzione (in questa posizione il sole potrebbe, a causa dei riflessi sulla recinzione, creare dei riflessi o dei flares) né la illumini direttamente (il che può rendere la recinzione più luminosa rendendola prominente nella scena, soprattutto per quanto riguarda i conseguenti problemi di sottoesposizione del soggetto che vi interessa immortalare. Una fonte diffusa in una giornata nuvolosa sarà per esempio perfetta, ma anche la luce diretta del sole proveniente da un lato può essere un buon compromesso, a patto che si faccia attenzione alle ombre che questa luce genera, sia sul soggetto o nella zona immediatamente antecedente il soggetto, sia sull’obiettivo stesso (attenzione a porvi totalmente in ombra o totalmente fuori dall’ombra) . Se si riesce a trovare un posto in cui la recinzione è ombreggiata, provate a scattare da quella zona per ridurre al minimo i problemi legati alla luce.
- Messa a fuoco manuale. L’autofocus potrebbe essere pesantemente ingannato dalla grata, per cui posizionatevi in manuale e prendete manualmente il fuoco. In ogni caso evitate l’autofocus continuo: basta un nulla, un piccolo movimento per far si che l’obiettivo focalizzi su una sbarra piuttosto che sul soggetto.
- Evitate ovviamente qualunque situazione pericolosa quali arrampicarvi sulla recinzione o anche tentare di “infilare” l’obiettivo attraverso di essa: è il modo migliore per rischiare seriamente di arrecare un danno alla vostra apparecchiatura.