Aria, acqua, terra e fuoco: i quattro elementi. Non solo un richiamo alla tradizione ellenica e alla filosofia, ma anche degli eccellenti soggetti per le nostre fotografie. Fotografare gli elementi non è nulla di più di quanto non facciamo già quotidianamente (almeno per alcuni di essi), ma la possibilità di presentare immagini correlate o unite all’interno di una stessa immagine può dare un valore speciale alla nostra fotografia, attirando l’occhio dell’osservatore.
La terra. I Paesaggi
Senza dubbio, la qualità della luce è il fattore trasformante nella fotografia di paesaggio. La composizione, la tecnica, le attrezzature e l’umore del fotografo sono tutti fattori importanti, ma la qualità della luce può modificare e trasformare anche la composizione più banale in uno straordinario capolavoro. Quasi senza eccezione, i migliori paesaggi sono stati catturati durante la Golden hour (l’ ora che precede il tramonto e l’ora successiva all’alba) . I migliori risultati sono spesso ottenuti tenendo la macchina fotografica a 90 gradi rispetto al suolo e con il sole basso posto di lato alla macchina fotografica: questo accentua la modellazione del terreno e permette di creare immagini ricche di contrasti, riducendo la gamma dinamica relativa della scena.
Durante la golden hour, la luce colpisce gli oggetti con un angolo acuto, accentuano accentuando le loro forme con ombre lunghe dinanzi a loro e con colori particolarmente saturi.
L’aria. Le Nubi
Una tempesta su di un edificio è una meraviglia per gli occhi. Le nubi torreggianti, la luce drammatica, gli scrosci di pioggia o di grandine in lontananza. Ma anche le formazioni di nubi più o meno complesse sono dei grandiosi soggetti, tutto sta a saper lavorare di fantasia. I livelli di luce ambientale saranno probabilmente relativamente bassi durante una tempesta o decadranno molto rapidamente man mano che la tempesta si avvicina, quindi tenetelo sempre in considerazione. Tuttavia è ancora più probabile che sia una grande differenza nei livelli di esposizione tra terra e cielo: portate con voi sempre dei filtri graduati ND (neutral density, fino a 3 f-stop dovrebbero andare bene) al fine di evitare zone troppo esposte o troppo sottoesposte. Una regola generale è di garantire che il cielo sia almeno 1 f-stop più luminoso del terreno. Quindi, se la differenza di esposizione tra un tono neutro nel cielo (una nube grigia o il blu del cielo lontano dal sole) ed un tono neutro a terra (una roccia, una strada di grigio chiaro, l’erba) è, supponiamo, 4 f-stop, utilizzate un filtro ND di 3 f-stop per compensare.
A seconda del tipo di copertura nuvolosa si possono ottenere aree ad alto contrasto tra le nuvole ed il cielo luminoso (questo può essere migliorato in post -produzione con delicato uso della curva di tono).
Il fuoco. I fulmini
Una delle principali sfide per i fotografi durante la fotografia di un fulmine è la sua breve durata. Il che significa che anche se il fotografo ha la fortuna di puntare la fotocamera nella direzione giusta, difficilmente avrà i riflessi sufficientemente veloci per catturare un fulmine scattando nel momento in cui compare nel cielo. Fotografare le tempeste di notte (il che tende a dare risultati più spettacolari) usando una lunga esposizione o ancor meglio la modalità Bulb, rende le cose più facili . La sfida però è ottenere la giusta esposizione. Il trucco è quello di sottoesporre la luce della scena in assenza di fulmini su una lunga esposizione. Ad esempio, se le impostazioni tipiche della fotocamera sono ISO 200, apertura tra f/16 e f/22 e 30 secondi di esposizione, provate a dimezzare l’ISO o sottoesponete la scena. Il fulmine, al momento del bagliore, compenserà la mancanza di luce..
L’acqua. La pioggia
E ‘ fin troppo facile fare i bagagli e tornare a casa al primo accenno di pioggia. Ma un fotografo non dovrebbe mai farsi sfuggire la miriade di opportunità offerte dalla pioggia. Località balneari malinconiche, gruppi di persone accalcate nei portoni, ombrelli colorati, gocce d’acqua sulle foglie e sulle finestre, arcobaleni e alberi inzuppati di pioggia e colori saturi solo una piccola idea di cosa possa offrire la pioggia ad un fotografo
Probabilmente il fattore più importante nel fotografare sotto la pioggia è il tempo di posa: tempi di posa più veloci congelano la pioggia mentre, al contrario, una bassa velocità dell’otturatore farà comparire la pioggia come striata o sfocata, creando una sensazione di movimento e di azione.
Se avete problemi a visualizzare nello scatto le gocce di pioggia, provate ad usare il flash. Inoltre, per l’uso prolungato in forti acquazzoni, ricordatevi di coprire ben bene la vostra macchina fotografica. Anche se tropicalizzata potrebbe danneggiarsi.