Alcuni dei soggetti più gratificanti e relativamente facili da fotografare sono il numero crescente di mongolfiere che galleggiano nei cieli. Se avete voglia di svegliarvi presto per fotografare le mongolfiere, allora potrete avere delle importanti soddisfazioni da questi enormi, colorati e soprattutto “lenti” soggetti.
Il problema principale nel fotografare le mongolfiere è, soprattutto, il trovarle. Essendo comunque dei mezzi abbastanza ingombranti e non proprio alla portata di tutti, le fiere dedicate sono abbastanza poche e localizzate in punti abbastanza specifici. Se avete la fortuna di vivere nel nord Italia, vi segnalo come in Svizzera, ogni anno, si tiene una delle fiere europee più interessanti, con centinaia di mongolfiere che si librano nell’aria.
Pre-pianificazione dell’attività
Il periodo migliore dell’anno per cercare le mongolfiere è quando il tempo comincia a diventare più fresco. Tuttavia, se ci sono precipitazioni o venti maggiori ai 10/15 chilometri orari,difficilmente vedrete qualche pallone alzarsi (ma potrete sempre fare delle foto dei palloni a terra, gonfi o sgonfi che siano)..
Siate pronti a raggiungere il luogo di lancio in anticipo per sistemarvi. Sarà necessario vestirsi adeguatamente, compresi cappelli e guanti per il tempo freddo. La maggior parte dei piloti gonfierà i palloni e sarà pronta al decollo entro le 7 del mattino. In molti dei festival, ci sarà un briefing per i piloti al fine di aggiornali sulle condizioni meteo, e questo è un altro momento interessante per scattare delle belle foto.
A volte, un pilota rilascia un piccolo mongolfiera riempito di elio in aria per identificare la direzione del vento. Queste sono preziose fonti di informazioni anche per voi al fine di preposizionare il vostro materiale fotografico (e quindi scegliere il posto migliore per scattare le foto). Tenete conto del sole come fattore – averlo dietro di sé riduce o elimina le ombre, gli scatti con il sole lateralevi darà un po’ di ombra ma anche un senso di profondità, mentre le foto con in faccia il sole sono in grado di fornire sagome o luce filtrata attraverso i palloni colorati.
Per le apparecchiature, è fondamentale dotarvi di due obiettivi: uno, diciamo, standard come un 28-75mm e un teleobiettivo come un 70-300mm. Questa combinazione vi permette una grande versatilità al fine di ottenere i tipi di scatti che state cercando. Occasionalmente, potreste usare un filtro polarizzatore circolare per esaltare il cielo blu e fare un bel contrasto con i colori delle mongolfiere. Il treppiede è sconsigliato: fotografare le mongolfiere non presenta problemi di tempi, essendo mezzi molto lenti, ed inoltre il treppiede tende ad intralciarvi e rallentarvi negli spostamenti.
Impostazioni della fotocamera
Con la bassa luce del mattino presto, e non utilizzando un treppiede, dovrete iniziare la giornata con un ISO più alto – forse fino a 1600 – e poi gradualmente ridurre man mano che la luce aumenta. Il tempo di posa dovrebbe generalmente essere compreso tra 1/160 e 1/320 di secondo per favorire la nitidezza. Non preoccuatevi più di tanto della profondità di campo: le mongolfiere in alto sono bidimensionali (sono troppo lontani). Tuttavia, ci sono altre opportunità per delle belle foto a terra, dove al contrario sarà proprio la profondità di campo a fare la differenza tra una foto bella ed una normale.
Fotografare l’ascensione mattutina
Mentre il vostro obiettivo potrebbe essere quello di fotografare le mongolfiere mentre si librano nel cielo, non dimenticate di guardarvi intorno mentre le stesse vengono preparate, ci sono tantissime opportunità di realizzare scatti grandiosi.
Ad esempio quando i membri dell’equipaggio preparano il pallone o e la gondola, può essere un buon momento per catturarli in azione, così come gli spettatori curiosi che si aggirano per il campo. Cercate i moschettoni di collegamento, tazze di caffè caldo fumante e corde annodate: questi particolari sono sempre fonte di grandi foto.
Il Controllo dei bruciatori è una delle parti preferite dalla folla. I piloti azionano la valvola prima di collegare il pallone per assicurarsi che i bruciatori funzionino correttamente. In questo modo si sprigionano fiamme libere, che spesso sono molto fotogeniche.
Successivamente al collegamento del pallone alla cabina, arriva il momento di gonfiare “a freddo” il pallone stesso. Per velocizzare la procedura, normalmente si usa un ventilatore a supporto. E questo è il momento migliore per il fotografo: è possibile fotografare l’interno del pallone, pallone che si solleva lentamente da terra fino a giungere alla sua posizione di volo verticale. I membri dell’equipaggio sono abbastanza cortesi (di solito) e abbastanza propensi a far avvicinare i fotografi per scattare foto dell’interno dei palloni. Colori spettacolari, simmetria e linee sono ovunque: una vera manna per noi fotografi! Ricordatevi inoltre che in questa fase ferve l’attività intorno al pallone stesso: i membri dell’equipaggio controlleranno l’esterno del pallone man mano che si gonfia, i tiranti tenderano a tendersi, così come moschettoni e cime che si sposteranno seguendo i movimenti del pallone stesso: sono tutti soggetti molto interessanti per i fotografi.
Quando il pallone si è gonfiato a sufficienza con i ventilarori, si passa al cosiddetto gonfiaggio a caldo. I piloti saliranno nel cestello per azionare i bruciatori. Una buona posizione per le foto è direttamente dietro il pilota. Quando i bruciatori si attivano, le fiamme arancione e blu saltano fuori verso la corona del pallone. Provate ad includere il pilota nella composizione del vostro scatto. Questa fase dura pochi minuti, il tempo di far salire ulteriormente il pallone verso la sua posizione finale. In questa fase potete chiedere ai piloti se vi permettono di appoggiarvi al cestello per fotografare, armati del vostro obiettivo zoom, l’interno del pallone, magari concentrandovi sulla corona dello stesso. Tecnicamente non dovrebbero scacciarvi, essendo una fase di massima tranquillità.
Una volta che i palloni hanno raggiunto la verticale, è il momento di sposarsi per prepararsi a fotografare le mongolfiere nella loro intierezza. Usate la vostra conoscenza della direzione del vento (ricordate il briefing del pilota e il mongolfiera d’elio di cui sopra?) e spostatevi nella direzione dello stesso, in modo che le mongolfiere volino verso di voi una volta decollate.
Questo è importante perché avrete la possibilità di fotografare le mongolfiere a diverse altezze e distanze. Il teleobiettivo risulta molto importante per fotografare i palloni più lontani, mentre l’obiettivo a lunghezza focale più corta vi permetterà di fotografare quelli più vicini a voi.
Quando si compone l’inquadratura, considerate quanto segue:
- Volete una mongolfiera o più mongolfiere nella foto? Ogni combinazione ha il suo fascino. La cattura di più mongolfiere genera maggiormente il “fattore wow” per l’osservatore della foto. Se riuscite, fate in modo che alcune mongolfiere si sovrappongano al fine di dare un minimo di profondità.
- Cercate modelli nel cielo. Archi, triangoli e linee formate dalle mongolfiere sono tutte possibilità di realizzare delle belle foto.
- Siate pazienti. Le mongolfiere sono lente, ma si muovono. Trovate un pallone che sarà il vostro soggetto principale. Osservate se ci sono altri palloni nelle vicinanze del vostro soggetto. Attendete qualche istante per permettere al pallone e alla sua gondola di apparire completamente nell’inquadratura che avete scelto.
- Catturate le mongolfiere che volano direttamente sopra la vostra testa. Questo dà una prospettiva diversa alla mongolfiera stessa. Tenete presente che aumentare la velocità dell’otturatore per questo tipo di scatto è essenziale per ridurre il tremolio della fotocamera. Generalmente andrebbe usato un tempo di posa di 1/400 di secondo o più veloce.
- Cercate altri oggetti da catturare oltre che il pallone stesso . Questi potrebbero essere nubi, montagne, aerei, uccelli o la luna. Alcuni fotografi preferiscono avere il cielo azzurro in contrasto con il colore delle mongolfiere, altri preferiscono le giornate con nubi in modo da aggiungere queste alla composizione finale ed avere un contrasto ancora più drammatico.
- Se è disponibile una fonte d’acqua come un lago o un fiume, i riflessi di una mongolfiera possono essere semplicemente impressionanti.
Tutte queste idee possono essere usate per scattare mentre si è a terra. C’è un altro luogo di scatto che può dare risultati spettacolari: in aria come un passeggero. Probabilmente non sarà facile trovare un “passaggio”, ma spesso nelle fiere sono presenti dei palloni destinati al pubblico. E soprattutto ricordate che chiedere non costa nulla.
La possibilità di scattare fotografie dalla cabina della mongolfiera è immensa: non solo avrete a disposizione i profili delle montagne, laghi o fiumi, ma oggetti come persone, automobili, autobus e treni che possono essere aggiunti alla composizione. Probabilmente, ci saranno altre mongolfiere in aria ad un’altezza simile alla vostra. Fotografare le mongolfiere in volo dalla stessa altezza è un altro bel modo di scattare immagini importanti.
Fotografate il pilota e gli altri passeggeri durante il volo. Questi sono buoni ricordi per loro, il che vi permette di avere un’arma in più dalla vostra parte: cedere le fotografie che avete fatto, anche a titolo gratuito al pilota, potrebbe essere il modo per farvi ospitare nelal cabina durante il volo. Inoltre, questoo vi permetterebbe di essere “conosciuto”, il che potrebbe aprire a potenziali clienti nel futuro.
Ecco una piccola lista di altre cose da ricordare se riuscite a salite su una mongolfiera:
- Lo spazio nella cabina della mongolfiera è limitato, dovete quindi ridurre al minimo l’attrezzatura. Portatevi un solo corpo macchina ed al massimo un secondo obiettivo. Filtri polarizzatori circolari possono stare in tasca, così come delle schede di memoria di riserva (scatterete tanto).
- Anche se sembrerà che siate immobili nel pallone, ci possono essere vibrazioni da parte di altri passeggeri che si muovono in cabina che contribuiranno a scuotere la fotocamera. Non andate sotto un tempo di 1/160 di secondo per ottenere scatti nitidi.
- Cercate di posizionarvi nella cabina in modo che componenti indesiderati come le corde che pendono dall’involucro non interferiscano con lo scatto.
- Siate pronti a proteggere la vostra attrezzatura durante l’atterraggio. Ci possono essere alcuni atterraggi piuttosto bruschi, ed è necessario fissare la fotocamera in modo sicuro, senza ostacolare altri passeggeri o attrezzature.
Fotografare le mongolfiere alla sera
Non c’è nula di più romantico (in ambito mongolfiere!) che un pallone che vola di sera, quando la luce della fiamma brilla nel cielo. In moltissimi eventi del genere i piloti si alzano in aria all’imbrunire in modo da poter essere in aria quando la luce del sole è assente, e quindi dare colpi al bruciatore in modo che le fiammate possano illuminare dall’interno i palloni e mostrare i bellissimi colori delle tele agli spettatori a terra. Spesso i piloti sincronizzano i tempi delle fiammate in modo che tutte le mongolfiere si accendano simultaneamente. Fare queste fotografie è però un po’ più complesso, ed eccovi alcuni consigli pratici.
- In primo luogo, selezionate un’apertura che vi dia sufficiente profondità di campo, usando aperture molto ampie se la sera è particolarmente scura (un valore tra f/4 o f/5.6). Iniziate impostando la velocità dell’otturatore a qualcosa come 1/200 a 1/320 secondi. Può sembrare una velocità molto alta, ma ricordate sempre che le mongolfiere non sono ferme in aria ma, seppur lentamente, si muovono. Per quanto riguarda l’ISO, dovrete posizionarvi in una gamma intorno a ISO 640 o ISO 800, se volete delle foto sufficientemente luminose. Naturalmente, ogni circostanza è diversa, e queste impostazioni possono variare in modo significativo a seconda delle condizioni meteo, del vento e della luna.
- Dal momento che le mongolfiere sono legate al suolo, vi troverete nelle immediate vicinanze di loro. Per catturare un’intera mongolfiera, o più di loro, è meglio utilizzare un obiettivo grandangolare.
- Occhio all’ora blu: questa è l’ora migliore in cui scattare fotografie di mongolfiere illuminate. Posizionatevi in modo tale di avere l’orizzonte illuminato dal sole come sfondo: questo renderà le vostre foto “squisite” dal punto di vista dell’illuminazione
- Anche se un treppiede non è assolutamente cruciale, può essere utile per ottenere immagini più nitide.
Fotografare le mongolfiere: la post-elaborazione
Anche se i le mongolfiere sembrano molto colorate nel mirino, la post-elaborazione è ancora necessaria per aiutare le immagini a diventate “top”. In fase di editing, assicuratevi di includere una vasta gamma di colori, tra cui verdi e magenta che possono essere molto interessanti.
Software e tecniche di editing sono ampiamente disponibili sia su questo sito che in giro per il web, per cui non ne parleremo qui. Vi ricordo però di prestare attenzione al blu del cielo e di eventuali nuvole presenti nella scena per migliorare la foto complessiva. Le particelle di polvere sul sensore o sull’obiettivo si mostreranno in tutta la loro “bruttezza” contro il cielo e devono essere eliminate per ottenere una foto finale di qualità superiore. Può sembrare un processo noioso, ma fa parte del gioco e vale la pena spendere del tempo in questa fase per ottenere un grande prodotto finale.