Le ragnatele sono un ottimo soggetto per la fotografia. La loro delicata struttura e le forme affascinanti attirano l’attenzione dell’osservatore senza dover impegnarsi più di tanto nel creare qualcosa di unico. Non esistono ragnatele uguali, ogni ragno tesse il proprio capolavoro seguendo il suo istinto e utilizzando, come punti di appoggio, ciò che trova. In natura potremo osservare le classiche ragnatele a spirale (le più diffuse), quella groviglio o ad imbuto (classica della tarantola, per la cronaca), le ragnatele tubolari o quelle a foglio.
Combinare questi diversi modelli con differenti illuminazioni, condizioni atmosferiche e i differenti ambienti offre una vasta gamma di possibilità per i fotografi.
Fotografare ragnatele non è sempre facile. Concentrarsi sul particolare può essere difficile, così come trovare una ragnatela sufficientemente curata per ottenere un buono scatto. Non è ovviamente un problema la dimensione: una ragnatela piccola, se ben lavorata, è probabilmente più interessante di una grande e uno zoom farà si che l’intera immagine sia riempita. Un altro problema, quando si lavora in esterno, è la possibilità del ci sia vento a disturbare il nostro lavoro o che il proprietario della ragnatela stia lavorandoci su.
Quando scattare
Il momento migliore per fotografare le ragnatele è durante il giorno. Occhio che, grazie alla loro leggerezza, le ragnatele possono facilmente essere sballottate dal vento, creandoci non pochi problemi di messa a fuoco.
La mattina presto tende ad essere il momento migliore della giornata perché in genere non c’è molto vento. Inoltre, si ha il vantaggio di avere delle gocce di rugiada sui fili che andranno ad abbellire l’immagine finale.
In alternativa, cercare di trovare una ragnatela in un posto riparato dove il vento non sia troppo ed effettuate più fotografie in sequenza. In alternativa e sempre senza toccare la ragnatela, potete momentaneamente coprirla con un ombrello o un telo.
Scegli il Punto di vista
Guardate la ragnatela da entrambi i lati per capire, in funzione della luce, quale dei due è il lato migliore. Spesso la ragnatela può apparire completamente diversa se guardata dall’altra parte, quindi non dimenticatevi mai (sempre che sia possibile) i girarci intorno per osservarla bene.
Una volta individuato il lato corretto, muovetevi leggermente a destra e sinistra al fine di individuare uno sfondo decente per la vostra fotografia. Lo sfondo deve essere quanto più impersonale possibile considerando la dimensione dei fili della ragnatela stessa. Mai come in questo caso, un elemento di disturbo sullo sfondo può far perdere attenzione al soggetto principale…oltre che all’autofocus della macchina fotografica.
Considerando che le ragnatele sono parte della natura, evitate quanto possibile di includere oggetti artificiali sullo sfondo, come automobili o edifici. Al contrario, se il vostro obiettivo è quello di fotografare una ragnatela in un ambiente urbano, assicuratevi di includere questi elementi nella composizione.
I parametri di scatto
Utilizzate un’ampia apertura per sfocare lo sfondo della foto e focalizzare l’attenzione dello spettatore sulla tela del ragno. Siate ovviamente consapevoli che, con apertura ampia, avrete una ridotta profondità di campo, quindi attenzione quando componete la scena.
Messa a fuoco manuale: la messa a fuoco automatica avrà parecchia difficoltà nel concentrarsi sui sottili fili della ragnatela e finirà molto probabilmente per concentrarsi attraverso di essa su di un oggetto presente sullo sfondo. Fate parecchie prove con la messa a fuoco in quanto, sempe a causa della grande apertura, non avrete moltissimo margine di errore. Usare un computer per valutare a volo lo scatto sarebbe l’ideale, altrimenti zoomate parecchio sullo schermo LCD per vedere se la messa a fuoco è corretta o meno.
Utilizzare un treppiede. Con una profondità di campo limitata dovete ridurre al minimo il movimento della fotocamera. Per fare ciò, un treppiede è fondamentale. Se non potete usarlo, cercate di restare quanto più fermi possibile.
Il flash a volte può migliorare la ragnatela, portando alla luce alcuni dettagli e facendola risaltare di più dallo sfondo. Altre volte la luce naturale funziona meglio: dove sperimentare per capire quale delle due situazioni è la migliore per voi.
Composizione
Zoomate. La parte più interessante di una tela di ragno è il centro, quello più rifinito. Non cercare di fotografare l’intera ragnatela, in fili “in periferia” saranno troppo sottili e radi.
Posizionare il centro della ragnatela al lato della scena. Questo crea di solito una composizione più interessante ed equilibrata. Ovviamente, nel caso di ragnatele ben fatte, può essere meglio porle al cento in modo da poter giocare con le simmetrie.
Includete il ragno o un insetto intrappolato per aggiungere un punto di riferimento ed attirare ulteriormente l’attenzione dell’osservatore.
Le ragnatele coperte di rugiada sembrano più grandi e sono anche più facili da fotografare. Le gocce d’acqua, a causa del loro peso, fungono da contrappesi e riducono drasticamente l’ondeggio dei fili nel vento.