La pioggia è sempre stata uno dei peggiori nemici del fotografo, soprattutto quando si è impegnati a fotografare matrimoni, ritratti o qualunque scena nella quale siano presenti delle persone. La pioggia scombina i piani, stravolge le scene e rende le persone poco propense a mettersi in posa, soprattutto quando non si tratta di una leggera pioggerellina, per non parlare della differenza di luce che la pioggia apporta a tutta la scena: ma come fotografare quando piove?
La pioggia sembra insomma una prospettiva spaventosa per un fotografo, ma con un po’ di preparazione si può essere in grado di gestire anche la più folle delle tempeste, creando delle immagini stupefacenti.
Trattare con la pioggia nel caso di matrimoni e ritratti è fondamentalmente differente. Cominciamo ad analizzare il primo caso, quello dei matrimoni, dove la pioggia è decisamente un problema molto grande.
I matrimoni e la pioggia
La chiave di tutto è la preparazione. Con un matrimonio non si scherza, non si improvvisa. Bisogna sempre avere pronto un piano di riserva nel caso la pioggia arrivi durante una qualunque fase del matrimonio, in modo da non rovinare la festa agli sposi (e il vostro lavoro, ovviamente).
Prima di tutto, preparate la vostra attrezzatura per il maltempo. Portate con voi degli ombrelli, possibilmente grossi e numerosi. Alcuni serviranno per preparare il set fotografico (quindi per gli sposi), altri per coprire parte dell’attrezzatura e voi stessi. Occhio al colore degli ombrelli: cercate di procurarvi degli ombrelli che siano in sintonia con l’abito della sposa (nel caso sia necessario farli entrare nella scena). In secondo luogo, preferite il bianco o i colori molto chiari: la luce rimbalzerà sul tessuto dell’ombrello cambiando di fatto l’illuminazione della scena. Un ombrello bianco minimizzerà questo problema.
Dotatevi di parecchi sacchetti di plastica trasparenti, vi serviranno per imballare luci, macchina fotografica e quant’altro avete con voi durante il servizio fotografico.
Portate con voi anche dei teli di plastica dove far sistemare gli sposi: se dovete fare una sessione di fotografia in un parco, per esempio, dovrete affrontare il problema del fango. Per evitarlo, basterà stendere a terra un telo in modo che i soggetti non si infanghino. Anche in questo caso il consiglio è quello di dotarsi di differenti colori e, in fase di sistemazione della scena, coprirli per quanto possibile con del materiale presente in loco, come delle foglie (magari non troppo bagnate).
Asciugamani e b di ricambio per il fotografo non devono mancare mai nella dotazione per un servizio fotografico del genere: preparatevi ad asciugare voi stessi e l’attrezzatura.
Il secondo, e più importante parte della tua preparazione in dotazione con il location scouting. Hai bisogno di sapere di una posizione che vi permetterà di creare grandi immagini anche in caso di maltempo. Questo può sembrare un compito arduo, ma in realtà non è troppo difficile. E una volta trovato un paio di posizioni buona pioggia, è possibile riutilizzarli per ogni matrimonio in cui il tempo è un problema, e non devi preoccuparti di nuovo! Buon affare, giusto ?
Un po’ prima il servizio fotografico, fare un sopralluogo nei luoghi dove farete le fotografie. Il sopralluogo, se non siete dei fotografi alle prime armi, dovrebbe essere già in preventivo, ma ricordatevi di aggiungere alle cose da osservare anche l’individuazione di punti e zone dove possiamo fare delle fotografie in caso di pioggia: un portico, un arco o qualunque zona che, in presenza di bel tempo, magari non avreste scelto per il servizio fotografico.
Alcuni fotografi, soprattutto per primi piani, ricorrono alluso di gazebo. Personalmente non la ritengo una scelta fantastica in quanto si tratta di strutture normalmente piccole e quindi impediscono al fotografo di muoversi e cambiare inquadratura. Piuttosto portatevi delle corde e degli altri teli di plastica in modo da improvvisare una tettoia (più alta possibile) sopra i vostri soggetti fotografici,magari fissando le corde a degli alberi o colonne nelle vicinanze.
Non dimenticate delle luci aggiuntive: nel caso di pioggia sicuramente avrete una riduzione di luminosità e dovete tenerne conto.
I ritratti e la pioggia
Anche i caso di fotografia ritrattistica è necessario preparare un piano per la pioggia.
Prima di tutto, prendete in considerazione il luogo dove volete realizzare le fotografie: nel caso di pioggia, probabilmente, fareste bene a scegliere un luogo non solo più riparato rispetto a quello che scegliereste nel caso di bel tempo, ma soprattutto più vicino. Questo perché, oltre a necessitare di più tempo per raggiungerlo con la pioggia, le condizioni di luce sono decisamente differenti con effettivamente meno tempo a disposizione per il servizio fotografico, a meno di lavorare con delle luci artificiali.
Per quanto riguarda la scelta del set fotografico, il suggerimento principe è quello di guardare ad ambienti chiusi, in modo da minimizzare i problemi che la pioggia può creare.
Essere in grado di girare all’interno di un edificio è sicuramente la situazione migliore in caso di pioggia. Se fuori fa freddo ed è ventoso, gli scatti in interno assicurano (o quasi) la riuscita del servizio fotografico, o per lo meno eviteranno che il vostro soggetto decida di piantarvi in asso per i troppi disagi. Senza parlare dei servizi fotografici dove è necessario un cambio d’abito, molto più complessi in caso di pioggia. Ovviamente lavorare all’interno ha un problema: la luce. E’ quindi necessario individuare una buona posizione nell’edificio possibilmente vicino a delle finestre. E più grandi sono le finestra, maggiore sarà la quantità di luce a disposizione, per cui non fermatevi alla prima feritoia disponibile ma continuate a cercare nell’edificio prescelto. Soprattutto individuate delle finestre che diano verso il sole all’ora che vi interessa.
Per quanto riguarda gli edifici, una buona scelta potrebbe essere quella di usare i centri commerciali: molto grandi e con delle zone, soprattutto vicino alle finestre, poco usate. In più moltissimi centri commerciali presentano vetrate molto grandi. Anche gli uffici (per quanto meno accessibili) possono essere una buona scelta.
Una seconda soluzione in tema di set è data dai parcheggi o dai garage. Avete presente i parecchi multipiano? Si tratta di strutture dotate di moltissime finestre, spesso prive di vetri e molto ampie, il che non guasta per quanto riguarda la qualità della luce. Se avete optato per un garage, ricordatevi di visitarlo tutto: sia la luce che la quantità di persone (e di auto) varia parecchio da piano a piano.
Terza opzione, casa. In questo caso ovviamente si tratta di ripensare del tutto al servizio fotografico (se era stato programmato per l’esterno, usare un luogo chiuso e piccolo come un appartamento non è proprio la stessa cosa), quindi non è proprio la soluzione perfetta. Ma fare degli scatti a casa del soggetto è una possibilità interessante soprattutto perché il vostro soggetto si potrebbe sentire più a suo agio. Ovviamente dovete tenere presente anche la possibilità che la persona in questione si senta invasa e non gradisca che voi entriate nel suo appartamento: usate sempre molto tatto e soprattutto fate domande dirette (pretendendo risposte dirette!) ai vostri interlocutori.
Nel caso in cui non vi sia possibile individuare a propri un posto per un servizio fotografico al coperto, non vi resta che adattare l’ambiente alla pioggia: dovete portarvi un po’ di attrezzatura dietro. Ombrelli, teli, corde e quant’altro saranno fondamentali per costruire un riparo temporaneo sotto il quale sistemare il vostro soggetto, l’attrezzatura e voi stessi. In caso di uso di ombrelli o teli, fate attenzione alla luce sul volto del vostro soggetto: l’ombrello potrebbe creare delle ombre non volute così come un ombrello scuro potrebbe variare il colore della luce che illumina il soggetto stesso. Optate se possibile per ombrelli chiari e posizionatevi in modo che non coprano direttamente il sole (o almeno la posizione dove il sole dovrebbe essere).
Nel caso di pioggia particolarmente battente, la soluzione migliore è quella di rimandare la sessione fotografica. Sia nel caso di ritratti che di matrimoni. Se nel caso di ritratti non dovreste avere particolari problemi con il o i soggetti, nel caso dei matrimoni è quantomai impossibile ottenere uno spostamento che non vada oltre l’ora: discutete quindi con gli sposi (prima del matrimonio, in fase di stipula contratto) del piano di backup in caso di pioggia battente e suggerite di fare le fotografie in un posto chiuso (ricordatevi di dare suggerimenti e posizioni). In caso di viaggio di nozze non imminente, potete provare a suggerire una sessione fotografica al giorno successivo: difficilmente accade ma è sicuramente un compromesso nel caso il tempo sia veramente avverso.
Nel caso di fotografia di ritratti, al contrario, tenetevi pronti a chiamare il vostro soggetto per spostare la sessione. Attendete circa di essere ad un’ora dalla sessione fotografica prima di fare la chiamata. Che si tratti di riprogrammare la sessione fotografica nella stessa giornata o in una data differente, ricordatevi di comunicarla subito all’interlocutore e non rimandate la scelta della data ad un altro momento.