I treppiedi non sono tutti uguali, e ce ne si rende conto anche semplicemente leggendo il cartellino del prezzo: un treppiede può infatti costare poche decine di euro fino a superare abbondantemente le centinaia (parecchie) di euro. Il binomio prezzo-qualità non sempre è valido: un treppiede deve essere acquistato per l’utilizzo che se ne intende fare e non perché è il “migliore” sul mercato. Altrimenti sarebbe un po’ come girare con un fuoristrada per le viuzze di una città: inutile.
Come si fa a scegliere il miglior treppiede per le nostre esigenze? Ecco alcuni consigli che potrebbero esservi utili.
1. La testa del treppiede
Esitono due tipi di teste di treppiedi: a sfera o a tre vie. La testa a sfera presenta una sola vite di bloccaggio ed il meccanismo di orientamento è composto da una sfera ben visibile sulla quale la testa si muove. Normalmente il treppiede equipaggiato con questa testa ha un costo contenuto ed il cavalletto stesso è più leggero e compatto. Sono quindi preferibili nel caso in cui si viaggi molto e la praticità è un must, ma ovviamente peccano in precisione soprattutto mei micro aggiustamenti.
La testa a tre vie presenta tre gradi di movimento, lungo i tre assi principali. Ad ogni asse corrisponde una differente leva. Una testa a tre vie permette una maggiore precisione per cui sono preferibili per fotografia da studio o per i fotografi più esigenti. Ovviamente, sono più costosi, più pesanti e più ingombranti, soprattutto per la presenza delle tre leve che, ogni volta che andremo a chiudere il cavalletto, dovranno essere “aggiustate” in modo da aderire il più possibile al corpo centrale (quindi ci vuole tempo anche solo per riporlo).
2. Le gambe del treppiede
Un cavalletto deve permetterci di fotografare in qualunque condizione, tanto in posizioni elevate quanto rasoterra (il più possibile). I cavalletti più economici presentano una massima apertura delle gambe non particolarmente elevata e l’altezza è modificabile solo usando le gambe telescopiche (tipica di praticamente tutti i cavalletti). I treppiedi più professionali invece, permettono di modificare l’angolo di apertura delle gambe (anche singolarmente) a piacimento fino a diventare perpendicolari o quasi con l’asse centrale del cavalletto stesso.
Ovviamente, maggiore è l’angolo di apertura, maggiore dovrà essere la consistenza della gamba stessa in quanto il peso sarà distribuito non più all’estremità. Il che equivale ad un peso maggiore ed ad un costo maggiore.
3. Gambe estendibili a clip o a torsione
Come accennato in precedenza, quasi tutti i treppiedi sono dotati di gambe telescopiche. Il sistema di bloccaggio delle estensioni può essere di due tipi: a clip o a torsione. Il primo modello è probabilmente il più sicuro ma si tratta di un sistema che va mantenuto pulito (sabbia o sporco possono renderne molto difficile il funzionamento). In aggiunta, l’ingombro delle clip è maggiore dei sistemi a torsione il che può creare qualche problema nel caso si cerchi un ingombro minimo.
Il sistema a torsione è sicuramente più compatto, pecca magari un poco di praticità rispetto al sistema a clip (che è più immediato) ed è soggetto ad usura. Assicurarsi sempre quindi che si acquisti un cavalletto di qualità, pena lo slittamento della gamba con conseguente instabilità del cavalletto.
4. Allungabile o no?
In alcuni casi può essere necessario guadagnare ulteriore altezza rispetto a quanto permesso dalle gambe del treppiede stesso. Per questo motivo alcuni modelli sono dotati di una colonna centrale che può essere innalzata alla bisogna. Nei modelli più costosi questa colonna può essere anche inclinata in modo da proiettare la macchina fotografica al di fuori dell’area delle gambe (il che permette, per esempio, di porsi a perpendicolo dell’oggetto da fotografare).
La presenza dell’asta ovviamente incrementa il peso totale del sistema, mentre la possibilità di inclinarla va ad incidere sia sulla robustezza delle gambe che sul peso totale del sistema: un cavalletto con questa caratteristica deve essere in grado di mantenere una buona stabilità in caso la macchina fotografica sia decentrata rispetto al baricentro del sistema. La conseguenza è ovviamente anche un incremento nel prezzo del cavalletto.
5. Asta ribaltabile?
Le aste di allungamento di cui abbiamo parlato al punto precedente, in alcuni modelli, possono essere ribaltate, ovvero smontate dalla parte alta del cavalletto ed inserite in basso, in mezzo alle gambe.
Questo permette fisicamente di ribaltare la macchina fotografica e quindi permette di effettuare fotografie molto in basso. Normalmente una soluzione del genere è equivalente se non migliore rispetto all’acquistare un cavalletto con le gambe divaricabili a piacimento, con il vantaggio di avere, rispetto alla soluzione divaricabile, un peso ed un prezzo più contenuto.
6. rilascio rapido
Il rilascio rapido è probabilmente una delle caretteristiche più importanti per i treppiedi, sia da studio che da viaggio. Le teste a rilascio rapido sono dotate di delle piastre con vite filettata che si agganciano alla base della fotocamera. Quindi la piastra viene inserita in un alloggiamento nella testa del treppiede. Lo sgancio di questa piastra avviene di solito mediante una semplice leva azionabile con un rapido movimento.
Questa soluzione è sempre preferibile rispetto alla necessità, ogni volta, di avvitare e svitare la macchina fotografica sul cavalletto stesso. Occhio anche alla vite: scegliete sempre un modello che abbia un occhiello maneggiabile a mani nude, evitando così di dover impiegare chiavi o cacciaviti.
7. Gambe allungabili: quante sezioni?
Nei cavalletti allungabili il numero di sezioni è inversamente proporzionale alla dimensione totale, da chiuso, del cavalletto stesso. Tante sezioni significa piccolo ingombro ma al contempo significa anche avere a che fare con un ultimo segmento (quello che tocca terra) molto sottile e quindi con possibili problemi di stabilità e di rigidità. Un cavalletto con tre sezioni può essere la soluzione ideale.
8. Fibra di carbonio o lega?
La fibra di carbonio è leggera e resistente ed è l’ideale per i viaggi o le escursioni a lunga distanza, ma è anche particolarmente costosa.
Se il peso non è un problema serio, un treppiede in alluminio è altrettanto buono. Occhio ovviamente a controllare che sia abbastanza spesso in modo da non avere problemi di rigidità.