Oggi sentiamo spesso parlare di fotografia, ed è giusto che sia così. Si tratta di un hobby che coinvolge tantissime persone, e che può anche diventare un lavoro. Ma fare il fotografo è una cosa, diventare un fotoreporter è un’altra. Esiste infatti un confine preciso tra queste due figure, che deve essere conosciuto e rispettato. Oggi, dunque, vedremo chi è e cosa fa il fotoreporter, insieme ai migliori consigli per abbracciare questa professione.
Professione fotoreporter: chi è e cosa fa?
Un fotoreporter è un professionista che usa il linguaggio della fotografia per raccontare storie, attenendosi però ai fatti. Non si limita a scattare foto, ma agisce come un giornalista investigativo, catturando i diversi momenti dell’evento per creare una vera e propria narrazione. Dovrebbe anche essere capace di selezionare le foto in grado di trasmettere il significato della storia che si vuole raccontare, scrivere didascalie per ogni scatto e agire anche in fase di post-produzione. In sintesi, rispetto al classico fotografo si focalizza meno sull’aspetto artistico.
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L’importanza della scelta della giusta fotocamera
La scelta della fotocamera giusta è essenziale per qualsiasi fotografo, ed è una regola che vale ovviamente anche per un fotoreporter. Dovendo lavorare spesso in condizioni proibitive, questo professionista ha la necessità di reperire una fotocamera professionale, robusta e con caratteristiche precise. Sul web, e su e-commerce come Sferaufficio.com, si possono trovare tantissime macchine fotografiche adatte per un fotoreporter, dalle Reflex fino ad arrivare alle mirrorless. Fra le caratteristiche più importanti da valutare troviamo aspetti come la velocità dell’otturatore e la sensibilità del sensore.
Il percorso per diventare fotoreporter professionisti
Il fotoreporter, innanzitutto, può lavorare come freelance. Questo significa che può crearsi un proprio portfolio personale, e sfruttare il proprio lavoro per proporsi alle aziende di settore, alle riviste o alle testate giornalistiche. Bisogna anche scegliere una specializzazione, ad esempio come il fotoreporter inviato sui campi di guerra, il fotoreporter di viaggi o il fotografo sportivo. Purtroppo, almeno all’inizio, ci si dovrà accontentare di tariffe piuttosto basse, soprattutto per via dell’elevata concorrenza in questo settore. Con il tempo e con il talento, sarà possibile chiedere dei compensi sempre più alti, ma prima sarà necessario crearsi un nome e farsi conoscere.
Altri suggerimenti utili per i fotoreporter in erba
Per prima cosa, bisogna essere molto determinati e avere la forza di non abbattersi, se all’inizio del percorso si avranno delle difficoltà nel trovare un lavoro. Inoltre, bisogna sempre cercare di rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi tecnologici nel campo della fotografia, e sulle tecniche di post-produzione, altrettanto importanti. Poi, è opportuno prendere coscienza del fatto che la vita da fotoreporter è fatta di spostamenti, di viaggi e anche di sacrifici, dunque la resilienza deve diventare una dote fondamentale.
In secondo luogo, non bisogna provare ad imitare i fotoreporter famosi. Questi ultimi possono sicuramente diventare delle fonti di ispirazione, ma non da copiare con la carta carbone, perché ognuno ha il proprio stile caratteristico. Infine, il fotoreporter dovrebbe avere la capacità di assorbire le critiche, che fanno parte del mestiere, e che sono fondamentali per crescere.