Hasselblad è uno dei nomi più altisonanti nel panorama fotografico e da sempre sinonimo di qualità soprattutto per quanto riguarda il medio ed il grande formato. nata in Svezia nel 1841, ha cominciato a produrre apparecchi fotografici nel 1948 (durante la seconda guerra mondiale), produzione che continua tutt’ora con le medio formato più diffuse ed avanzate in commercio. La società, nel 2004, fu venduta alla giapponese Shriro Group, per tornare in Europa, sotto insegne tedesche, nel 2011 grazie alla Ventizz Capital Fund.
Oggi, a distanza di appena 6 anni, la Hasselblad effettua un nuovo passaggio di mani: il pacchetto di maggioranza della società è stato infatti rilevato dalla DJI, società cinese molto famosa per i suoi droni. Se l’acquisto di società fotografiche è abbastanza normale, soprattutto tra fondi di investimento, è alquanto strano che una società specializzata in Droni effettui un’operazione del genere, soprattutto considerando la tipologia di apparecchi prodotti dalla Hasselblad. Va comunque detto che l’acquisizione non è stato un fulmine a ciel sereno: la stessa DJI aveva acquisito, lo scorso Novembre, un pacchetto di minoranza del produttore svedese.
Rimane adesso da capire quale sarà il futuro della Hasselblad: sarà in grado di continuare a produrre fotocamere di medio formato digitali e i dorsi digitali per la quale è tanto famosa, oppure la DJI ha effettuato l’acquisizione per poter utilizzare la loro tecnologia e il marchio per promuovere i propri droni?
Per quanto riguarda le motivazioni lato Hasselblad, purtroppo la vendita era probabilmente una delle poche vie rimaste alla proprietà per sopravvivere: l’ultima creatura, la X1D, è stata al momento spedita soltanto a pochissimi esemplari alle migliaia di acquirenti, soprattutto a causa dell’estrema lentezza negli approvvigionamenti di componenti (ottiche e sensori), sembra a causa di non ben precisate difficoltà finanziarie della Hasselblad stessa. L’arrivo dei capitali freschi della DJI, si spera, potrebbe far superare l’empasse.