Il DJI Phantom 3 è un prodotto leggermente datato (annunciato nell’Aprile 2015) ma è tutt’ora uno dei prodotti più interessanti dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo, sia per quanto riguarda il drone in se stesso, sia per quanto riguarda il comparto fotografico del drone stesso. Disponibile in tre versioni, Standard, Advanced e Professional, può essere tovato sul mercato rispettivamente a poco più di 500,600 e 1.200 euro. La principale differenza tra i due modelli è relativa alla fotocamera: nel caso della versione standard permette una registrazione video 2.7k fino 30fps, nella versine advanced 1080p a 60fps e nella versione professional 4k 30fps.
Il comparto fotografico del DJI Phantom 3
Il modello “entry level”, ovvero il modello stardard, è dotato di un sensore fotografico Sony EXMOR da 12Mpixel dalle dimensioni contenute (1/2.3 pollici), in grado catturare immagini, come accennato in precedenza, alla risoluzione di 2.7K e fino a 30fps, 1080p a 48 fps o 720p a 60fps.
Per quanto riguarda la lente, la fotocamera è equipaggiata con un f/2.8 grandangolare (al limite del fish eye, ha un’apertura di 94 gradi) dalla lunghezza focale pari a 20mm. La grande apertura è però bilanciata da un ottimo software di correzione interno che riesce a “raddrizzare” la fotografia, eliminando del tutto la distorsione.
Tramite il software in dotazione, è possibile modificare alcuni parametri di scatto, come il valore ISO (che varia tra 100 e 1600),la velocità di scatto (tra 8secondi e 1/8000s) e la risoluzione, nonché la modalità di scatto (Single Shot, Burst Shooting: 3/5/7 shots, Auto Exposure Bracketing (AEB): 3/5, Bracketed Frames at 0.7EV Bias, Time-lapse).
Per quanto riguarda le risoluzioni video, queste le tre modalità permesse:
- UHD: 4096x2160p 24/25, 3840x2160p 24/25/30 (solo Phantom 3 Professional)
- FHD: 1920x1080p 24/25/30/48/50/60
- HD: 1280x720p 24/25/30/48/50/60
La fotocamera è collegata ad un gimbal a 3 assi per la stabilizzazione meccanica, come al solito per tutti i DJI è pressoché perfetta: in condizioni meteorologiche buone l’immagine catturata, anche a tempi lunghi, è pressoché perfetta.
Per quanto riguarda la qualità delle immagini, ricordatevi che stiamo parlando di un drone, la cui caratteristica principale è quella di fare, appunto, il drone. Se per quanto riguarda i video la qualità è sufficiente, in ambito fotografico la qualità lascia molto a desiderare, con anche problemi di messa a fuoco e di saturazione dei colori. Più o meno, il DJI Phantom 3 permette di catturare foto decenti fino a 1200px: decenti per la pubblicazione online ma non sufficienti per poter ottenere una buona stampa.
DJI Phantom 3: Il drone
Il drone è dotato di un radiocomando in grado di comandare il drone fino a 2Km di distanza e operante sulla banda di frequenza 2,4 – 2,483GHz. Due gli stick di guida sul telecomando, più due bottoni: uno di accensione/spegnimento ed un secondo per il ritorno a casa in automatico del drone. Sul retro del telecomando sono presenti il pulsante per far partire la registrazione video, le rotelle per cambiare la posizione della fotocamera senza dover muovere il drone ed infine una levetta che permette di cambiare la modalità di uso della fotocamera (foto/video). Ultimo ma non ultimo, il comodo stand per ospitare lo smartphone che permette, tramite l’applicazione DJI Lightbridge, di vedere le immagini in “live view” inviate dal drone stesso. Occhio che in modalità live view, la risoluzione è tagliata a 720p e 30fps, nonché è introdotta una latenza di 220ms, non proprio nulla ma sufficientemente contenuta per permette la guoda del drone in totale sicurezza.
Dotato di una batteria di 4,4mAh, il DJI Phantom 3 permette di volare per circa 20 minuti. Il drone può essere pilotato totalmente in manuale o affidarsi del tutto al GPS sia per quanto riguarda il ritorno (1 metro di tolleranza sul punto di atterraggio) che per quanto riguarda il volo (con la programmazione della traiettoria).
Da notare che la versione advanced e professional sono dotati di un sistema di rilevamento verticale composto da sonar ad ultrasuoni e da telecamera posizionati nella parte inferiore del telaio, in grado di semplificare e rendere più precisa la navigazione del drone stesso in ambienti chiusi. Il sonar funziona fino a 3 metri dal suolo (e quindi permette di mantenere un’altezza costante nel volo indoor), la telecamera verticale ha invece la funzione di mantenere il drone perfettamente orizzontale rispetto al pavimento stesso (questo perché in ambiente indoor il gps non funziona).
Come accennato all’inizio dell’articolo, il DJI Phantom 3 è declinato in differenti versioni, che si differenziano principalmente per le funzioni fotografiche. Su Gearbest potete trovare qui la versione standard, la versione advanced, con anche una piena descrizione della caretteristiche tecniche dello stesso drone.
Conclusioni
Il DJI Phantom 3 è un ottimo drone, probabilmente uno dei migliori in vendita in questa fascia di prezzo. Dal punto di vista prettamente fotografico, non è paragonabile alla qualità fotografica delle compatte e di parecchi smartphone, ma in ambito droni è probabilmente tra i migliori. Ricordo che, per chi fosse interessato a fare fotografie aeree, esistono droni a otto rotori in grado di portare in volo apparecchi fotografici pesanti, come ad esempio una reflex.