Ferdinando Scianna è nato il 04/07/1943 in un quartiere popolare della provincia di Palermo, in Sicilia ed è considerato uno dei più noti fotografi italiani e la sua fama è riconosciuta a livello internazionale.
Le origini del suo percorso artistico risalgono ai tempi dell’infanzia quando Scianna iniziò ad appassionarsi sempre più alla fotografia fino ad alternare il suo reale lavoro alla pubblicazione di libri fotografici, raccontando la storia e il livello emotivo delle persone attraverso l’uso sapiente dell’immagine, capaci di raccontare la cultura, la religione, le persone, gli stati d’animo della sua terra natia.
Iscritto alla facoltà di lettere e filosofia a Palermo, tuttavia, non porta a termine il corso di studi. Il perché è da ricercasi nelle ambizioni del padre, smanioso di innalzare il livello socio culturale della famiglia, di umili origini contadine: Ferdinando sarebbe dovuto divenire, necessariamente, un medico, un ingegnere o un avvocato. Inizialmente fotografa per gioco i compagni di scuola, soprattutto le belle ragazze senza comunque disdegnare gli aspetti più rudi e basilari della vita contadina, soggetto della sua prima mostra fotografica.
Nel 1963, Ferdinando Scianna, grazie all’incontro con lo scrittore Leonardo Sciascia con il quale entra in contatto casualmente durante la sua prima mostra fotografica, inizia a collaborare con lo scrittore alla stesura di diversi libri. La pubblicazione del primo libro di Scianna intitolato Feste Religiose in Sicilia, tra l’altro vincitore del premio Nadar, avviene all’età di soli 21 anni.
Intorno al 1967 si trasferisce a Milano dove inizia a collaborare con il settimanale l’Europeo dapprima come fotoreporter e successivamente come corrispondente da Parigi. Attività che lo tiene impegnato per una decina di anni. A Parigi incontra il fotografo Cartier-Bresson che lo introduce all’agenzia fotografica Magnum (ricordo che è il primo italiano a farne parte), di cui Scianna è tutt’ora membro attivo. Dal 1987 Ferdinando Scianna concentra le sue attenzioni fotografiche anche al campo della moda e della pubblicità, entrando in contatto con diverse top model con le quali ha collaborato.
Tornato a Milano (intorno all’inizio del 1990), Scianna entra in contatto con due giovani e promettenti stilisti che gli chiedono di realizzare una campagna promozionale per le loro realizzazioni. Una campagna all’insegna delle economie: niente assistenti, niente truccatori, niente parrucchieri. Nessun mezzo di trasporto se non un’auto prestata dal fratello di uno degli stilisti. Scianna è entusiasta di questo lavoro, che riceve un’eco mediatica decisamente al di sopra delle aspettative. Un’eco che elegge Scianna ad uno dei migliori fotografi di Moda e che lancia i due giovani stilisti (al secolo Dolce & Gabbana) nel gota della moda italiana ed internazionale.
Nel 1993 pubblica un libro intitolato “Marpessa” dedicandolo alla modella Linda Evangelista. Un altro libro molto importante realizzato da Scianna è I siciliani dove ripropone i suoi ritratti più celebri.
Nel 1995 pubblica il libro Viaggio a Lourdes, e nel 1999 i ritratti dello scrittore argentino Jorge Luis Borges.
Il 2003 è l’anno della pubblicazione del libro “Quelli di Bagheria”, una sorta di introspettiva dove racconta i frammenti della sua giovinezza evocando l’atmosfera del tempo passato e delle persone che ne hanno fatto parte, visi diversi che sono rimasti impressi nella sua memoria e che continuano ad esistere determinando non solo il presente ma anche il futuro del fotografo stesso.
La fotografia, secondo Scianna, è un connubio di luce e ombra. Gli scatti in bianco e nero raccontano la realtà mentre i colori rappresentano i contrasti, le difficoltà, ma soprattutto il destino inteso come una maledizione. Ed è per questo che l’autore sceglie di raccontare gli aspetti principali catturati da un’immagine attraverso le ombre ossia la rappresentazione a livello puro della realtà. L’attenzione di Scianna assume una certa complessità contrapponendo una visione pessimistica all’ironia. Ogni cosa deve avere una forma: questo è quanto afferma l’autore. Il suo intento principe è quello di sottolineare l’importanza di un’immagine associata ad una parola determinando un aspetto significativo e rappresentativo della vita reale colta in un istante.
Ferdinando Scianna con la partecipazione di Irene Kung ha pubblicato recentemente un libro esplorativo chiamato Mare Nostrum contenente 25 immagini che ritraggono la storia del Mare Mediterraneo.
Tutte le immagini qui presenti sono proprietà e sotto copyright di Ferdinando Scianna.