Unire la passione per lo sport e per i giochi a quella per la fotografia può essere un passatempo molto piacevole e soddisfacente, quanto in alcuni casi difficile, in particolare se questi si svolgono in ambienti chiusi o poco illuminati. Gli eventi al chiuso rappresentano, infatti, croce e delizia di chi lavora con una fotocamera e, soprattutto se non si è ancora esperti, è bene imparare alcuni trucchi per ottenere buoni risultati. In quest’articolo vedremo quali sono gli accorgimenti più importanti da prendere per fotografare eventi sportivi e giochi al chiuso.
Sicuramente la difficoltà maggiore nel fotografare all’interno di un ambiente chiuso è data dalla scarsità di luce naturale. Non necessariamente ciò vuol dire che ci si trovi in un luogo buio, anzi di solito palestre e palazzetti dello sport dispongono di grandi impianti di illuminazione, tuttavia chi utilizza di frequente una macchina fotografica sa bene quanto possa essere differente il risultato ottenuto con una luce artificiale rispetto a quella che si può avere in una limpida giornata di sole. La scarsa luminosità dell’ambiente poi può essere particolarmente penalizzante per il fotografo di alcuni specifici tipi di eventi: si pensi a un concerto o a un appassionante torneo di carte, o ancora a una eccitante serata in casinò, dove tra roulette, slot machine e centinaia di lucine sfavillanti che hanno fatto innamorare anche il mondo del cinema si rischia di perdere il controllo dell’oggetto della foto.
In secondo luogo, a complicare la situazione ci pensa la rapidità di azione che di solito caratterizza gli eventi sportivi: riuscire, infatti, a cogliere l’istante perfetto di una scena in movimento e contemporaneamente trovare la luce ideale, può essere davvero un’impresa ardua per chi non è ancora esperto.
È possibile, tuttavia, prestare attenzione ad alcune regole per far sì che l’uscita fotografica dedicata al proprio amore per lo sport non si trasformi in un fallimento e che si riesca a portare a casa un buon numero di interessanti ritratti.
Il primo fattore da prendere in considerazione per realizzare un buon servizio fotografico di eventi sportivi indoor, e non solo, è quello della scelta del miglior posizionamento. Studiare, in base alla tipologia di sport e al tipo di foto che si vogliono ottenere, le dinamiche di azione per capire dove sia meglio posizionarsi con la macchina fotografica è, infatti, fondamentale. Si può preferire una visione più panoramica del campo di gioco o scegliere di puntare a un’area più ristretta, magari per cogliere i momenti di massima tensione, come possono esserlo il salto di un cestista o di un pallavolista o la rabbia di un atleta subito dopo un punto subito, o ancora è possibile decidere di voler riprendere specifici momenti dell’azione visti in avvicinamento all’obiettivo. In tutti i casi, è importante che il fotografo conosca bene le sue intenzioni e studi a fondo le dinamiche dello sport prescelto per creare le migliori composizioni in base alle sue caratteristiche.
Dal punto di vista tecnico, soprattutto se le azioni sono molto veloci, è consigliabile impostare un autofocus continuo o dinamico per mantenere meglio il fuoco sul soggetto.
Dal punto di vista dell’apparecchio fotografico, sicuramente consigliato l’uso di una Reflex o di una macchina fotografica che sia in grado di permettere la variazione manuale dei parametri di scatto (cosa possibile anche su moltissime point & shot di ultima generazione, per vedere modelli adatti potete cliccare qui).
Per quanto riguarda l’esposizione alla luce, chi mastica di fotografia sa già che i tre fattori da controllare sono il tempo di esposizione, l’apertura del diaframma e gli ISO. Per fotografare un oggetto in movimento, come può essere un atleta, è necessario uno scatto veloce, con un tempo di esposizione al massimo di 1/500, se non meno, mentre l’apertura del diaframma, che indica la quantità di luce che attraverserà la lente, in questo caso dovrà essere molto ampia, per consentire appunto di avere una maggiore luminosità. Se si ha la possibilità di utilizzare diversi obiettivi, quindi, si consiglia di scegliere quello che offre la maggiore ampiezza del diaframma. Infine, il controllo degli ISO consentirà di regolare la sensibilità alla luce: un valore alto, di 1600 per esempio, permetterà di equilibrare la velocità dello scatto.
È bene comunque ricordare che all’aumentare del valore degli ISO, la foto perderà in parte di qualità.
Un ulteriore consiglio è, infine, quello di scattare in formato RAW. Se, apparentemente, le foto in RAW sembrano più scure rispetto al classico JPG, in realtà tale formato consente una maggiore lavorabilità delle stesse, con la possibilità di migliorare luci, ombre e colori in postproduzione.
Purtroppo, però, sebbene i consigli possano essere tanti e precisi, finché non si inizierà a fare pratica non si riuscirà mai ad avere una perfetta percezione di difficoltà, errori e trucchi per un perfetto scatto al chiuso. Quindi, mano alla fotocamera e via alle prove!
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