Che voi siate un fotografo amatoriale o professionale, che siate esperti nel fotografare le persone, i prodotti, i paesaggi o insetti, aspettatevi prima o poi la richiesta di fotografare gruppi di persone (ne sanno qualcosa i fotografi di matrimoni!). Pensate per caso che fotografare un gruppo di persone sia semplice? Purtroppo no, anzi: è probabilmente una delle sfide più difficili che si presenta dinanzi al fotografo in quanto bisognerà fare attenzione a non scontentare nessuno, realizzando uno scatto che rasenti per quanto possibile la perfezione.
Ovviamente il termine grande è un termine relativo. Se siete abituati a fotografare delle coppie o meglio siete fotografi ritrattisti, il termine grande per voi può significare anche un gruppo di sole cinque persone. Il che non sarebbe un problema insormontabile: il vero problema è quando dovete confrontarvi con gruppi di dieci o più persone, fino ad arrivare a fotografare gruppi di persone monstre tipici delle feste (o dei matrimoni).
La stagione delle feste si sta avvicinando velocemente e proprio verso Natale proliferano cene aziendali, rimpatriate, e feste di ogni tipo. Ed il lavoro del fotografo si intensifica di conseguenza. Siete pronti per questo tipo di sfida? Fotografare un gruppo familiare, in ambiente tranquillo è una cosa…ma fotografare gruppi di persone che balla, beve e si muove è tutt’altro!
Fotografare gruppi di persone: la posizione
Non avrete sempre il lusso di poter scegliere la posizione dove scattare la foto. Spesso e volentieri si tratta di posti decisi all’ultimo secondo come un tavolone, un parcheggio, un angolo di un ristorante e così via. Tutti posti dove, ovviamente, avrete ben più di un problema con l’illuminazione e la scena stessa. L’importante, in questi casi, è che cerchiate sempre di individuare, nel luogo scelto, l’inquadratura più semplice e spoglia possibile: un gruppo di persone è ingombrante. Tante facce diverse, abiti di differenti tipologie e colori, apporteranno un senso di disordine molto ampio nella vostra foto ed aggiungere uno sfondo complesso non farebbe altro che accrescere questo problema.
Il secondo motivo per cui uno sfondo semplice è da preferire è dovuto al fatto che, per avere tutto il gruppo a fuoco, dovrete usare un valore di f-stop ben più alto di quanto fareste con un ritratto semplice: questo aumento però tende a mettere a fuoco anche parte del fondale che, nella ritrattistica, sarebbe del tutto fuori fuoco. Vien da se che non potendo sfocare degnamente il fondale della vostra foto, dovete fare l’impossibile per trovane uno quanto più semplice possibile.
Nel caso siate all’aperto, i luoghi migliori dove poter scattare sono i giardini, le spiagge o i parchi: qui avrete abbondanza di scene semplici (cioè con pochi impedimenti) ma soprattutto il colore verde o azzurro (di erba e acqua rispettivamente) hanno un impatto visivo, in un gruppo, molto più soft.
Se siete in un ambiente rurale, la cosa migliore è quella di integrare nel vostro scatto delle balle di fieno, dei capannoni o dei campi coltivati. Evitate la vegetazione (troppo fitta) ed i paesaggi (troppo ricchi di particolari). Al contrario, in città, potrebbe fare al caso vostro la facciata di un vecchio edificio, di una chiesa o di un edificio moderno, privo quindi di particolari che possono attirare l’attenzione dell’osservatore.
Illuminazione
L’illuminazione è il problema più grande con cui dovrete fare i conti. L’ideale è avere una luce morbida (quindi dovreste preferire orari mattutini o serali, se scattate all’aperto) ma soprattutto ben diffusa. Una cosa è fotografare una persona, una cosa un gruppo di persone. Il soggetto alla destra dell’inquadratura subirà una luce totalmente differente rispetto al soggetto all’estrema sinistra. Se siete all’aperto, probabilmente il problema sarà relativamente facile da risolvere (ponendo il sole alle vostre spalle ed evitando che la vostra ombra finisca sui soggetti) ma in interno potrebbe essere un disastro, con le luci obbligate del locale. A parte provare a cercare una posizione tale da non rischiare ombre o addirittura porre qualcuno in ombra, potreste pensare di portarvi sempre dietro una coppia di flash con diffusore. Posizionandoli (anche dandoli in mano a due persone esterne alla foto) in modo appropriato (alla vostra destra e sinistra per esempio), potreste ovviare al problema della brutta luce.
A proposito, il flash remoto vi sarà utile anche in esterna per bilanciare l’ombra di un albero o qualunque altro impedimento: essendo il gruppo molto largo, probabilmente non riuscirete ad avere una luce perfetta per tutti, quindi una correzione tramite flash potrebbe essere sempre necessaria.
Treppiede
Se state fotografando un piccolo gruppo e desiderate ottenere delle inquadrature creative (o richiedere anche delle pose non convenzionali) probabilmente non avrete bisogno di un treppiede anche se, operando a mano libera, andrete ad introdurre del micromosso, specie se state fotografando in interno con dei tempi di scatto non proprio brevissimi. Un treppiede non solo ha il vantaggio di prevenire le vibrazioni della fotocamera, ma consente di scattare una serie di immagini con lo stesso angolo, lunghezza focale e messa a fuoco. Questo è fondamentale per riprendere più volte la medesima scena ed ovviare ai movimenti di qualcuno dei soggetti. Scattare almeno una decina di fotografie dalla stessa posizione vi permetterà di scegliere con calma quale prendere come foto definitiva, scartando tutte le altre dove qualcuno si è mosso. Anche il guardare un obiettivo su un treppiedi ha il suo effetto positivo sulle persone: guardare in camera su un treppiede è più facile che guardare in camera in mano ad un fotografo (qualcuno potrebbe essere attirato dal vostro ciuffo ci capelli, dalla vostra cravatta fuori posto e così via).
Obiettivo e diaframma
Le lenti e l’apertura sono due aspetti controversi: per fotografare un grande gruppo, la soluzione migliore è quella di utilizzare un obiettivo da 50 mm. A seconda della profondità della vostra scena, dovrete selezionare l’apertura del diaframma. Un’apertura di f/9 o superiore vi garantirà (più o meno) la messa a fuoco di tutti i soggetti. Ovviamente non dimenticate di fare degli scatti di prova per essere sicuri che tutto funzioni a dovere.
Per evitare distorsioni a causa del’obiettivo, assicuratevi di lasciare molto spazio tra le persone ed i bordi della scena (ovvero cercate di accentrare quanto più possibile il gruppo). Ricordate che la distorsione ai bordi tenderà ad allargare le persone, cosa non proprio molto ben vista!
Visto che siamo in tema, è una buona idea lasciare un pò di spazio intorno al vostro gruppo per consentire diversi rapporti di ritaglio.
Le differenti altezze delle teste
Se i soggetti sono tutti molto vicini e sistemati sulla stessa linea, è probabile che la gente sul retro sarà poco visibile, soprattutto se non proprio molto alta.
Si può facilmente porre rimedio a questo problema sistemando le persone non sulla stessa linea, ma su differenti livelli. Una scalinata per esempio è l’ideale, ma vanno benissimo anche un prato in pendenza, il ramo di un albero o qualunque altra situazione in cui è possibile sistemare tutte le persone del gruppo in modo che le teste (almeno quelle) siano completamente in vista.
L’uso di differenti livelli è anche un ottimo modo per ovviare alle differenze di altezze dei soggetti. Soprattutto se ci sono bambini. Potete realizzare una composizione a “linee” con i bambini in prima fila, gli adolescenti in seconda e gli adulti sul fondo (nell’ipotesi sia rispettata anche la scala d’altezza oltre che di età), oppure optare per una “compensazione” delle altezze facendo sedere, ad esempio, un bambino su di un ramo d’albero che arriva all’altezza del torace di un adulti.
Se vi capita di essere bloccati dalla zona dove fate la fotografia, ricordate che potete ricorrere a qualunque cosa per realizzare la gradinatura: sedie, tavoli, pouff…qualunque cosa che possa sollevare di qualche centimetro una persona è ben accetta. Sempre ovviamente facendo attenzione alla sicurezza.
Se cercate infine qualcosa di differente, cercate un punto di vista che vi permetta di guardare verso il basso sul gruppo, come un balcone, una scala o un tavolo. Occhio comunque a chiedere ai vostri soggetti se la cosa sta bene, alcuni sono suscettibili alle foto dall’alto (che tendono ad…accorciare).
Ultimo controllo
Rossetti sbavati, mascara che cola, briciole o pelucchi sui vestiti, residui di cibo sui volti. Sono tutti nemici giurati di voi fotografi in quanto sarà un vostro problema cercare di farli sparire in fase di post produzione. Quindi, poco prima dello scatto, chiedete a tutti di darsi un controllo, alle donne di rifarsi il trucco se necessario. Immediatamente prima di iniziare a scattare, chiedete agli adulti di controllare volti e vestiti dei loro vicini ma soprattutto dei bambini con particolare attenzione alle naso, ai denti e alle sopracciglia.
A proposito, girate sempre con un pacchetto di fazzoletti ed uno di salviettine umidificate. Nella migliore delle ipotesi, dopo un servizio fotografico, vi resterà poco e nulla di questi oggetti salvafoto. E ricordate che soffiare un naso prima dello scatto non costa nulla…operare in post produzione può costare anche ore di lavoro.
Pronti, partenza, via
Una volta che il vostro gruppo è posizionato a dovere, siate veloci. Dannatamente veloci. Scattate una foto di prova per l’esposizione (ed il bilanciamento del bianco, ovviamente), la messa a fuoco e la profondità di campo. Se tutto vi soddisfa (ingrandite la foto sul display fino alla dimensione massima e fare un controllo volto per volto), chiamate per le foto definitive.
Posizionate la macchina in modalità scatto continuo e chiedete a tutti i partecipanti di chiudere gli occhi e non riaprirli fino al vostro tre. Al tre, scattate una raffica di fotografie e soprattutto replicate la procedura almeno un altro paio di volte. In questo modo avrete un ampio set di foto tra le quali scegliere.
Quando si è soddisfatti delle fotografie realizzate, potete provare a spacchettare il gruppo, realizzando immagini di sottogruppi. Questo è un di più rispetto a quanto vi è stato chiesto, ma di sicuro sarà ben accetto e soprattutto a voi costerà una fatica relativa, specie se comparata a quella spesa per la realizzazione delle immagini di gruppo!