Fotografare il cibo, come abbiamo potuto evidenziare in alcuni precedenti articoli (qui), è uno dei soggetti preferiti di tantissimi fotografi. Grazie al diffondersi a macchia d’olio dei programmi televisivi che parlano di cibo e della sua preparazione, il cibo si è evoluto caldallesse qualcosa da mangiare ad un’esperienza sensoriale completa, dove la parte visiva ne fa da padrone. Va da se che la stessa fotografia del cibo si è dovuta evolvere, cercando di rendere sempre più appetibile ciò che, poi, dovrà essere mangiato.
Fotografare il cibo, di per se, non è particolarmente complessa, ma la situazione si complica (e non poco) quando unite il fotografare il cibo al viaggio. Viaggiando, non avrete la tranquillità, il tempo e anche lo studio dove allestire un vero e proprio set (dove il cibo è, appunto, il soggetto) ma dovrete improvvisare e scattare le vostre foto in istanti di tempo. Vediamo ora nel seguito 10 consigli per aiutarvi in quest’impresa, ovvero scattare fotografie di cibo in giro per il mondo.
Scattare subito
Potrà sembrare ovvio, ma si dovrebbe fotografare il piatto quando ha ancora un aspetto fresco e ben preparato, prima di iniziare a mangiarlo. È sempre possibile scattare fotografie durante la consumazione dello stesso, , ma un piatto appena preparato avrà un aspetto molto più appetitoso di uno che è stato…mangiato.
Utilizzo della luce naturale
Il più grande errore che i fotografi commettono quando si fotografa il cibo è quello di usare il flash della loro macchina fotografica, sparando la luce direttamente nel piatto. Questa luce è troppo dura e, come conseguenza, lava via i bei colori e le texture del cibo, oltre che a rovinare l’atmosfera del ristorante, soprattutto per le fotografie di cibo contestualizzato. Come sempre sostenuto, il flash integrato non andrebbe mai usato se non per riempire le ombre. Se, al contrario, foste costretti ad impiegarlo, vedete di far rimbalzare la luce su una superficie, un muro o il tetto piuttosto che direttamente nel piatto.
L’illuminazione migliore da utilizzare è la luce naturale. Provate a sedervi vicino ad una finestra, o meglio ancora, sedetevi fuori dal ristorante. Evitate di sole diretto sul cibo in quanto anche la luce solare diretta è troppo dura e crea ombre troppo nette (in tal caso potete usare il flash integrato per effettuare il fill-in. Ciò che dovete fare è posizionare la pietanza in ombra o sotto un ombrello: meglio ancora se la giornata è nuvolosa, cosa che permette di diffondere la luce solare in maniera uniforme.
Semplicità
Il soggetto della fotografia dovrebbe essere il piatto principale, quindi cercate di semplificare quanto più possibile la composizione. Se si stanno aggiungendo altri elementi nella foto (come una bevanda o altri piatti), fate in modo che questi elementi siano e appaiano come secondari. Giocate con l’apertura per sfocare gli elementi secondari in modo da non prevalere sul piatto principale. Fate attenzione anche al fondo: un semplice tavolo di legno è molto meglio di una superficie metallica lucida.
Verticale o orizzontale?
Se state pensando di vendere le foto, è necessario pensare con attenzione alla composizione e all’orientamento della foto. Quando si tratta di fotografie di cibo, è preferibile un orientamento verticale. Tuttavia, è sempre una buona idea fare sia immagini verticali che orizzontali. Tenete a mente che le foto di cibo possono essere utilizzate in piccole dimensioni, così come in formati molto ampi (le foto di un giornale per esempio): per questo motivo, per lo stesso soggetto, cercate di realizzare più fotografie in grado di coprire differenti scenari di utilizzo.
Messa a fuoco
Una delle più grandi sfide nella fotografia di cibo quando non si è in uno studio, è la corretta messa a fuoco del soggetto. La messa a fuoco, come sapete, è una combinazione della velocità dell’otturatore e della profondità di campo: potete cercare di ridurre al massimo i tempi di scatto (soprattutto se avete una mano ferma o un punto di appoggio), ma evitando di scendere oltre 1/60 di secondo (sfido chiunque, a mano libera, a realizzare una foto non mossa con un tempo di posa inferiore). Se vi rendete conto che la luce non è in grado di farvi usare una velocità di scatto congrua (di nuovo sottolineo l’uso di 1/60 come valore minimo), potete pensare di incrementare il valore ISO. Siate comunque consapevoli che più alto sarà il valore di ISO, maggiore sarà il rumore presente nelle foto. È inoltre necessario considerare la profondità di campo: se si desidera un’immagine totalmente nitida, avrete bisogno di un diaframma più chiuso (alto numero f). Per ottenere una sfocatura, utilizzate un diaframma più aperto (basso numero f).
Modalità RAW
Se state fotografando cibo in posti differenti da uno studio fotografico, una delle cose principali a cui fare attenzione è la dominante di colore, dovuta sostanzialmente all’illuminazione del ristorante, dalla presenza di ombrelloni o di altre strutture che possono filtrare la luce. AL fine di poter modificare in fase di post produzione i colori (e quindi eliminare una possibile dominante di colore), è necessario scattare in modalità RAW. Fate attenzione però che i file RAW sono molto più grandi dei tradizionali JPEG,assicuratevi di avere sufficiente spazio di memoria.
Fotografare il cibo:Scatti angolati
Per quanto possibile, evitate di fotografare i piatti di cibo direttamente dall’alto: questo approccio può rendere la pietanza piatta e poco interessante (specie se non vi è simmetria nella preparazione del piatto stesso). Sistematevi di lato o anche all’altezza del piatto stesso al fine di ottenere immagini differenti: cercate insomma sempre delle prospettive differenti.
Occhio al crop
Ricordate che non c’è bisogno di mostrare sempre l’intera immagine scattata quando si fotografa il cibo. Quindi non abbiate paura di tagliare una parte della fotografia: il vostro soggetto deve essere predominante: se vi sono altri piatti o altri oggetti nelle vicinanze, allora croppate l’immagine. Fate comunque attenzione alla dimensione finale dell’immagine, evitate di salvare l’immagine in un formato che non sia standard (per esempio il classico 16:9)
Fotografare il cibo: Oltre il piatto
Uno dei modi migliori per presentare una fotografia di cibo è di catturare la preparazione del piatto stesso. Non solo questo permette di diversificare il portafoglio, ma vi permetterà di creare una storia intorno al piatto che state fotografando. Quando possibile, cercate di catturare gli chef che preparano il piatto, così come gli ingredienti dello stesso. Ma ricordate: è sempre necessario comporre le inquadrature con attenzione, soprattutto fate attenzione alle vibrazioni della fotocamera che potrebbero rendere la vostra immagine troppo mossa.
Mercati alimentari
I mercati sono un luogo ideale per praticare la fotografia di cibo. Oltre a tutti gli ingredienti freschi che sono in offerta, la maggior parte dei mercati alimentari sono pieni di banchi che vendono cibo e spessolo preparano proprio di fronte a voi. Se il venditore non è impegnato a servire qualcun altro, potete chiedergli di “aiutarvi” nella composizione della foto: questo servirà tanto a voi che a lui stesso (ricordatevi di offrirgli una copia dell’immagine scattata)
La fotografia di cibo può essere molto impegnativa, e spesso i risultati non sono all’altezza delle nostre aspettative. Realizzare grandi fotografie di cibo richiede pianificazione, creatività (per comporre), nonché competenza tecnica. Fotografare il cibo, se fatto nel modo giusto, può regalare soddisfazioni molto profonde, oltre a permettervi anche di vendere le immagini stesse.