Il titolo di questo articolo dovrebbe essere “il paraluce – questo sconosciuto”. Il motivo è molto semplice: con il passare del tempo, sempre meno fotografi fanno uso del paraluce, commettendo però un errore madornale.
Ansel Adams usava dire: Non esiste fotografia senza paraluce. Concetto assolutamente vero ai suoi tempi, quando la tecnologia non era ancora così evoluta da “aiutare” il fotografo anche nell’eliminazione dei riflessi. Ma siamo sicuri che le lenti attuali siano realmente in grado di eliminare qualunque riflesso parassita? La risposta è no: nella foto a seguire è ben evidente come dal sole partono dei raggi luminosi e come nella parte destra dell’immagine si siano creati ben due flare colorati.
Il motivo per cui si creano questi artefatti è molto semplice: i raggi luminosi provenienti dall’esterno del campo inquadrato (quindi non facenti parte dell’immagine) vanno a colpire obliquamente la lente frontale causando, grazie a rifrazioni e riflessioni interne all’obiettivo, flare, riflessi parassiti, raggi luminosi, effetto foschia, riflessi fantasma, caduta del contrasto.
Eliminare questi elementi parassiti è possibile in due modi: con obiettivi particolarmente costosi o con pochissimi euro ed un pezzo “di plastica” da agganciare, avvitandolo, dinanzi all’obiettivo. Questo pezzo di plastica si chiama, appunto, paraluce. Come si può quindi intuire, la funzione del paraluce (un tronco di piramide, totalmente annerito all’interno) è proprio quella di evitare che i raggi obliqui esterni al campo inquadrato colpiscano la lente.
Se non vi hanno dato un paraluce insieme all’obiettivo, ricordatevi quindi di comprarne uno coerente con la lente. Normalmente, un paraluce normale (quindi senza particolari sigle) si usa su obiettivi che variano tra i 35 e 70mm (o 65 e 120 per gli obiettivi half frame) mentre un paraluce Wide Angle (WA) si monta su focali più corte (è molto più svasato e corto). Sui teleobiettivi (quindi maggiori di 120 o 70mm) si può usare un paraluce più lungo (normalmente vengono riconosciuti dalla sigle TELE), mentre sugli zoom molto ampi (come il 18-105 di base, per esempio) si usa SEMPRE il paraluce per la focale più corta, per evitare l’effetto vignettatura.