Irving Penn, fratello maggiore del regista cinematografico Arthur Penn, nacque nel 1917 nel New Jersey e studiò presso la Philadelphia Museum School of Industrial Art presso la quale si è laureato nel 1938, studiando sotto Alexey Brodovitch. Ancora durante gli studi, il giovane Penn cominciò a collaborare con la rivista Harper Bazaar che pubblicò parecchie delle sue opere, in particolare disegni ma anche qualche opera pittorica.
Terminati gli studi, Penn si trasferì nella città di New Yorkdove iniziò la carriera di designer freelance e illustratore . Nel 1940 lasciò la grande mela per percorrere la strada del pittore dopo aver tentato anche la carriera cinematografica, come regista pubblicitario . Dopo tre anni, nel 1943, Penn tornò a New York ed accettò un lavoro come assistente scenografo per il famoso Liberman, patron di Vogue. Il suo primo incarico fu quello di supervisionare le copertine della rivista. Il primo ottobre del 1943, Irving Penn scattò la sua prima foto nella quale erano presenti alcuni accessori come un guanto ed una borsa: una foto molto semplice e pulita, al punto che lo stesso Liberman la volle come copertina di Vogue. E non fu che la prima: in oltre 50 anni di attività presso la rivista, Irving Penn firmò oltre 150 copertine. Durante la sua lunga esperienza con Vogue , Irving Penn ha sempre saputo mantenere il suo stile (calma e classe) nonostante i vari cambiamenti della moda.
Le sue immagini di moda, semplici ed austere, hanno la capacità di comunicare in maniera immediata l’eleganza ed il lusso attraverso la raffinatezza compositiva e la semplicità delle linee, piuttosto che attraverso l’uso di oggetti di scena e fondali elaborati.
Nel 1944 cominciò a realizzare ritratti in bianco e nero con l’artista Giorgio de Chirico come suo soggetto, durante un periodo passato nella città di Roma, in Italia. Successivamente divenne un ritrattista influente, fotografando un gran numero di celebrità, impegnandosi con ogni soggetto in sedute fotografiche lunghe parecchie ore nel tentativo di catturare la vera personalità del proprio soggetto. Una caratteristica dei suoi ritratti è che soggetto è di solito posto davanti a un fondale neutro (grigio o bianco) e fotografato con la luce naturale proveniente da nord (in nuova Guinea si portò uno studio fotografico portatile dove la luce proveniva da un lucernario creato nella struttura dello studio, ovviamente a nord). Le immagini risultanti combinano semplicità ed immediatezza con grande raffinatezza formale.
Come variante rispetto al fondale neutro, Penn creò un fondale “ad angolo”: realizzò una serie di montanti per far si che due fondali potessero chiudersi appunto in un angolo. Ed in quest’angolo sistemò i suoi soggetti, guidando, grazie al gioco delle luci sulle pareti, l’occhio degli osservatori direttamente sul proprio soggetto. In pratica riuscì ad estremizzare il concetto di fondale neutro, trasformando quest’ultimo in una specie di “linea obliqua” confluente verso la parte importante della foto stessa. Tra i soggetti fotografati in questa maniera possiamo ricordare Martha Graham, Marcel Duchamp, Georgia O’Keeffe, WH Auden, Igor Stravinsky e Marlene Dietrich.
Nel 1950 , Penn sposò la sua modella preferita, Lisa Fonssagrives che gli diede un figlio. nel 1953 fondò il suo studio di fotografia.
Tra il 1950 ed il 1951 creò una memorabile serie di ritratti, collettivamente chiamati piccoli commerci, di operai a New York, Parigi, Londra abbigliati nelle loro uniformi da lavoro e con in mano gli strumenti del mestiere. Questo progetto fu poi esteso a posti come il Nepal, la Nuova Guinea, il Dahomey (oggi Benin ) ed il Marocco. Successive Pen si dedicò alle stampe al platino di nudi femminili e di mozziconi di sigaretta, stampe caratterizzate dalla stessa finezza tonale, virtuosismo compositivo e serenità che segnarono la sua fotografia di moda e ritrattistica.
Trecento immagini di Penn furono pubblicate nel libro Momenti conservati ( 1960). Oltre a questo, ce ne furono altri due: Mondi in una piccola stanza del 1974 (una raccolta di ritratti di persone incontrate in locali di cittadine straniere e remote) e Passage del 1991 (un’indagine retrospettiva di oltre 400 immagini del suo lavoro in ritrattistica, moda, studi etnici).
Nel 1996 donò il suo archivio fotografico all’Art Institute di Chicago. Irving Penn continuò la sua carriera di fotografo fino quasi alla fine, avvenuta il 7 Ottobre 2009, all’età di 92 anni.