Premettiamo che anche se non hai una laurea, devi sempre includere una sezione sull’istruzione nel tuo curriculum. Se non lo fai, nella software di scansione del curriculum potrebbe assegnarti un voto molto basso e precludersi la possibilità che un essere umano legga il tuo curriculum. Quindi, anche se non sei andato all’università, sono sicuro che ti sei impegnato in alcune opportunità educative nella tua vita che ti hanno aiutato a costruire o migliorare le tue capacità, sia che si tratti di un corso di programmazione di computer, di un workshop sulle abilità di vendita o di una formazione specializzata a cui ti ha mandato il tuo precedente o attuale datore di lavoro. Oppure, hai frequentato dei corsi universitari per poi fermarti a metà strada. Tutte quante queste informazioni, anche se a te potrebbero sembrare non rilevanti, sono fondamentali e servono a rendere il tuo curriculum più completo ed in grado di essere apprezzato sia da un software che da un essere umano.
Quest’articolo fa parte dello speciale Come scrivere un curriculum vincente: potete trovare la prima lezione di quest’articolo a questa pagina.
Per prima cosa devi decidere in quale punto del curriculum devi mettere la sezione dell’istruzione. Normalmente segue la tua storia lavorativa, tuttavia se ti capita di avere una laurea prestigiosa per il tuo settore, allora potresti volerla portare in cima al curriculum, sotto la sezione riassuntiva. Allo stesso modo, se la tua storia lavorativa mostra una lacuna temporale perché magari hai passato gli ultimi due anni a completare un corso di laurea, allora è nuovamente il caso di spostare la sezione dell’istruzione in alto. In questo modo, gli occhi del revisore non andranno direttamente al fatto che la tua storia lavorativa finisce nel 2019, ma alla laurea che hai appena completato. Ovviamente assicurati di riportare la data di laurea, in modo da poter spiegare quella lacuna. Definito il punto dove andare a mettere questa sezione, passiamo a come renderla speciale. La laurea tipicamente va per prima, e l’istruzione più vecchia tipicamente va per ultima con l’eccezione di quando si vuole portare qualcosa di specifico in primo piano per ragioni strategiche, come per esempio i master o le certificazioni. Se non ti sei laureati, evita di dire bugie: molti datori di lavoro vanno ad effettuare un controllo sia sui precedenti giudiziari che su quelli scolastici. Nel caso in cui il possibile datore di lavoro dovesse scoprire che hai dichiarato il falso, allora puoi dire addio alla possibile assunzione. Per quanto riguarda il corso di laurea Mi raccomando di specificare il tipo di ordinamento che hai seguito la differenza tra vecchio e Nuovo Ordinamento e ancora molto importante in ambiti come per esempio quello scientifico. Nel caso di nuovo ordinamento va immediatamente specificato se ci si è limitati alla laurea triennale o si è concluso l’intero quinquennio. Puoi aggiungere in questa sezione anche alcune informazioni personali come per esempio comitati o ruoli particolari che hai coperto durante gli anni universitari: ma a meno che tu non ti sia appena laureato, vacci piano. nel caso hai già esperienza nel mondo del lavoro, limitati al massimo ad un’attività sola.Questa è anche la sezione giusta dove andare ad elencare una serie di competenze che il tuo prossimo datore di lavoro Potrebbe apprezzare come per esempio può essere la capacità di programmare in Java, di utilizzare il pacchetto Office e via discorrendo.Cosa fare con le date? nuovamente abbiamo un problema con i revisori. purtroppo la maggior parte di loro vorrà sapere quanti anni avete per quanto sia un’informazione che può essere non data è che non dovrebbe incidere sul processo di selezione. Di massima, soprattutto nell’ambito dell’educazione (nell’ambito delle esperienze professionali invece le date vanno messe bene in chiaro), le date non dovrebbero essere riportate a meno che tu non abbia bisogno delle date per spiegare qualcosa, come ad esempio perché hai un vuoto nella tua storia lavorativa, o perché hai una storia lavorativa breve.Passiamo a questo punto ai corsi una tantum: personalmente riporterei le date solo se sono recenti, in modo da poter dimostrare un impegno continuo nell’apprendimento e illustrare che hai una nuova abilità in quel particolare campo. Ti ricordo che esistono un sacco di risorse in rete che possono aiutarti in questo ambito: i corsi di formazione, anche gratuiti, sono tantissimi. Uno dei più importanti per esempio è LinkedIn learning che offre la possibilità di partecipare a dei corsi di formazione on-line pagando un piccolo prezzo mensile.Ma cosa succede se sei un neolaureato con poca o nessuna esperienza lavorativa effettiva nel tuo campo di interesse? in tal caso userei la sezione sull’istruzione al suo pieno potenziale e metterei in mostra progetti specifici e incarichi di lavoro che dimostrano la tua conoscenza o esperienza nel campo in cui stai cercando di entrare. Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che tu sia una persona che ha conseguito una laurea in ingegneria meccanica nel dicembre 2015. Per una serie di ragioni e circostanze, gli unici lavori e stage che hai fatto negli ultimi anni non erano direttamente legati all’ingegneria. Ma sei stato un performer di alto livello e hai partecipato a un paio di progetti di design complessi durante l’ultimo periodo, così come hai lavorato da freelancer (magari a pagamento) per alcuni lavori di ingegneria. Ecco: queste sono le cose che dovresti inserire e dettagliare all’interno di questa sezione proprio come faresti nella sezione delle esperienze professionali. Così come dovresti riportare anche alcune capacità personali quali la capacità di trattare con i clienti, la capacità di risolvere i problemi, la gestione del tempo e via discorrendo. Certificazioni. Queste contano di più in alcune industrie che in altre. In alcune aziende o ambiti semplicemente non si possono avere certi lavori senza le credenziali adeguate (pensa alle certificazioni Cisco per lavorare su apparati Cisco). E in altri, è un grande vantaggio averle. Quindi, se questo è il tuo caso, crea una sezione separata per le tue certificazioni ed elencale nell’esatto modo in cui le vedi chiamate nella descrizione del lavoro (se ci sono), o nell’esatto modo richiesto dall’ente certificatore. Nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di riportare il numero di licenza reale, ma ti suggerisco di metterle in ogni caso in quanto Il revisore potrebbe voler fare un controllo ( molti enti certificatori mettono a disposizione di tutti una web page dove basta inserire il numero di licenza per controllare a chi sia stata rilasciata e quando).Inoltre, se si tratta di una certificazione che sai che ti dà un enorme vantaggio per un particolare tipo di lavoro che stai cercando (per esempio, se stai cercando ruoli di project manager e sei certificato PMP), Allora potresti voler esplicitare quella particolare certificazione anche nell’ambito della tua sezione riassuntiva. Nel caso dell’esempio tra parentesi, è prassi utilizzare la sigla PMP dopo il ruolo di project manager che si è svolto come lavoro.Ed infine, il volontariato e il coinvolgimento nella comunità. Molti, se non la maggior parte dei datori di lavoro, apprezzano le persone che contribuiscono al bene comune e che hanno cose interessanti da fare nel loro tempo libero. Quindi, anche se non stai cercando specificamente un lavoro nel settore no-profit, è generalmente intelligente includere queste attività nel tuo curriculum. Ovviamente devi assicurarti di non elencare nulla che potrebbe essere controverso o completamente polarizzante: in generale se fai volontariato per un’agenzia la cui missione potrebbe essere offensiva per alcuni o causare a qualcuno un pregiudizio, io lo lascerei fuori (se per esempio stai cercando lavoro presso una società petrolifera e fra le agenzie per cui hai prestato volontariato c’è Greenpeace…beh… eviterei del tutto di nominarla!).