Si tratta di una tecnica prevalentemente impiegata per fotografare modelle, fiori e altri soggetti che sono prevalentemenete femminili. La high key è inoltre molto usata per le fotografie di prodotto: la brillantezza della foto mette in risalto il prodotto e può creare un contrasto accattivante per l’acquirente finale (psicologicamente parlando, un prodotto mostrato su bianco tende a suggerire che è di alta qualità).
Effettuare foto high key non è immediato, non come le low key (dove la scarsa illuminazione si può ottenere in determinati periodi del giorno). Le foto High Key sono principalmente preparate in studio, quindi con l’ausilio di illuminazione artificiale. Ciò non significa che non si può fotografare durante il giorno: allungando i tempi di posa durante un picco di illuminazione si può ottenere un buon risultato.
High Key: Apparecchi di illuminazione
Realizzare efficacemente in ambienti interni le foto high key non è facile se non si dispone dell’attrezzatura adatta. È necessario ovviamente attrezzarsi, il che significa dotarsi di fondali, illuminazioni e un po’ di altra attrezzatura che vedremo nel prosieguo della lezione.
Iniziare con l’illuminazione in studio può essere piuttosto costoso. Molti kit di “avviamento” sono disponibili presso diversi produttori e i loro costi variano da poche decine di euro fino a migliaia (vi rimando alle lezioni relative alla realizzazione di uno studio fotografico per maggiori dettagli).
Fondamentalmente, per l’illuminazione avete a disposizione due possibli strade: illuminazione continua o flash. Nel caso di illuminazione continua è possibile scegliere tra tungsteno (luci calde) o fluorescenti (luci fredde.) Le luci tungsteno tendono a funzionare generando molto calore e producono una luce calda, mentre le luci fluorescenti funzionano a temperature più basse e permettono di ottenere una luce più similare a quella diurna.
Il problema di entrambe le illuminazioni è che sono abbastanza a bassa potenza, il che può rendere difficile scattare foto high key di alta qualità se non si punta su dei prodotti di qualità e potenti (quindi costosi). In alternativa, i flash sono più versatili e potenti e sono quindi l’unica scelta per molti fotografi in studio, senza spendere una fortuna.
Configurazione dell’lluminazione
Una volta attrezzati, dovrete impostare il vostro ambiente in studio. Idealmente avrete almeno tre luci, quattro se volete fare le cose per bene. Avrete anche bisogno di uno sfondo bianco senza cuciture di qualche tipo. Molti professionisti montano un rotolo di carta su dei supporti in alto nella stanza, poi lo fanno rotolare sullo sfondo e sul pavimento dello studio. Se avete un budget a disposizione, esistono dei fondali con un prezzo non particolarmente costoso.
Posizionate il soggetto al centro dello sfondo e assicuratevi di mantenere l’inquadratura dello scatto entro i limiti della carta in modo che non vi siano spazi vuoti. Configurate quindi una luce chiave e una luce di riempimento. La luce chiave è posizionata su un lato ed è la fonte principale di luce sul soggetto. Assicuratevi che l’illuminazione del soggetto sia abbastanza piatta. Per quanto possa sembrare strano, ricordate che non state scattando concentrandovi sul contrasto (come di solito) ma sulla luminosità.
Avere la luce chiave su un lato probabilmente produrrà ombre dure sul lato opposto del soggetto. Qui entra in gioco una luce di riempimento meno luminosa per levigare alcune di queste ombre, da posizionare sull’altro lato. Riprendere con queste solo due sole luci però produrrà uno sfondo grigio pieno di ombre. Dal momento che stiamo cercando un bianco “bianco”, è necessario eliminare queste ombre utilizzando una o due luci angolate e puntate sullo sfondo.
La chiave di volta è la sperimentazione, ovviamente. Non vi preoccupate se fate un sacco di brutti scatti, con il passare del tempo migliorerete e giungerete ad ottenere un risultato degno di nota.
Una cosa a cui prestare attenzione è la luce che rimbalza sullo sfondo, che può causare strani aloni intorno al soggetto. Allo stesso tempo, si deve fare in modo di illuminare lo sfondo abbastanza per ottenere un bianco abbastanza solido. Il consiglio base è quello di mantenere le luci di sfondo almeno un f-stop sopra l’ illuminazione del soggetto e di misurare l’illuminazione del soggetto per usare un’apertura pari a f/11.
Per chi invece non avesse la possibilità di creare un ambiente adatto (sia studio che illuminazione) per questo tipo di fotografia, non rimane che rivolgersi alla post produzione: le possibilità offerte da strumenti quali Photoshop sono enormi, con risultati abbastanza confrontabili con quanto si otterrebbe direttamente in macchina fotografica. Se volete saperne di più, potete avere maggiori informazioni qui.
Le impostazioni di scatto
Dovete sovraesporre. Aperture ampie e tempi lunghi sono l’ideale, soprattutto se i soggetti non sono in movimento. Treppiede obbligatorio.
High Key: Conclusione
Riassumendo, la fotografia high key cerca di eliminare le ombre aspre e creare un ambiente luminoso. E’ generalmente usata per trasmettere sensazioni positive, un soggetto vivace, divertente o bello, ma può essere manipolato per comunicare una serie di stati d’animo e concetti.