Vi siete mai resi conto, quando fate un servizio fotografico, di quanti altri fotografi si aggirino intorno a voi, specie quando il soggetto è, per esempio, un monumento? Un grandissimo numero di persone, ognuna con la sua attrezzatura ed ognuno con i propri problemi, trucchi, modi di fare. Tante persone che hanno la stessa passione, la stesso amore per la fotografia, ma che tendono a restare “soli” nel loro mondo, senza interagire l’uno con l’altro. I fotografi, e probabilmente anche voi, tendono a ignorarsi a vicenda, tendono ad azzerare tutte le interazioni tra fotografi.
Il punto è: perché? Per quale motivo esistono migliaia di comunità fotografica sui social, sui forum o sui blog ma quando si tratta di interagire di persona ci si chiude a riccio?
Interazioni tra fotografi: Posizione, Posizione, Posizione
Come fotografi, trascorriamo molto tempo a pianificare lo scatto perfetto, magari restando sempre nel metro di spazio dal quale effettueremo la fotografia. Prima dello scatto, spesso ci rechiamo il prima possibile sul posto, al fine di segnare il territorio con il nostro cavalletto e la nostra attrezzatura. E proprio questo segnare il territorio tende e tenere lontani altri colleghi: immaginate quale potrebbe essere la vostra sorpresa e la vostra reazione se un altro fotografo decidesse di accamparsi immediatamente di fianco a noi. Il fotografo (ovvero me, o voi) è il più delle volte un animale solitario e non vuole distrazioni, soprattutto di altri colleghi, soprattutto quando è arrivato per prima sul luogo dello scatto dopo attenta e lunga valutazione.
interazioni tra fotografi: paura della competizione
Siete sicuri delle vostre capacità e della vostra attrezzatura. Sapete cosa scattare e come comporre. Vi ritenete dei fotografi esperti e bravissimi, superiori alla media dei fotografi. Eppure, quando vedete un altro fotografo, armato di una macchina fotografica similare alla vostra, magari anche più anziana della vostra, i dubbi cominciano a comparire: e se è più bravo di me? E se al contrario vuole copiare ciò che io faccio?
La gelosia è un’emozione difficile da ignorare, così come la paura del confronto. Ma piuttosto che farsi assalire da inutili pensieri, pensate a tutti gli scatti che avete fatto, a quali obiettivi avete raggiunto e sopratutto all’obiettivo che vi siete posti per lo scatto che vi accingete a fare: non è detto che sia lo stesso dell’altro fotografo (anzi, è quasi sicuro che non lo sia).
Ma soprattuto, pensate a quale aiuto potrebbe darvi anche semplicemente chiedere qualcosa al vostro collega: una conferma, un consiglio, un’idea. Se avete piani differenti per la realizzazione della foto, perché allora non scambiarsi qualche idea?
interazioni tra fotografi: la solitudine del fotografo
La fotografia può essere un lavoro solitario. Forse la sua natura solitaria aiuta ad attrarre una percentuale di persone introverse.Quando due estranei si incontrano durante un servizio fotografico prima dell’alba in un luogo mozzafiato, è sufficiente che solo uno dei due sia introverso per far si che non si instauri alcun tipo di interazione o di conversazione.
La persona più estroversa potrebbe anche cercare di fare conversazione, ma la mancanza di una risposta fluente da parte dell’interlocutore (introverso) impedirà al discorso di prendere vita e proseguire. Il problema è che entrambi, introversi o estroversi che siano, sono lì per la stessa passione, per una visione della vita e di ciò che li circonda molto simile. Ha senso allora chiudersi a riccio? Non avrebbe molto più senso condividere una conversazione se non le sensazioni e le idee?
interazioni tra fotografi: rubare le idee
Siamo creativi, persone artistiche per natura. E’ ciò che ci ha attirato nel mondo della fotografia. Questo è il motivo principale alla base della nostra protettività, alle volte esagerata, nei confronti degli scatti realizzati o degli scatti potenziali che potremmo fare. Intorno a noi ci possono essere tantissimi altri fotografi che si stanno concentrando sullo stesso soggetto, e questo spesso ci mette a disagio: e se gli altri ci rubano l’idea? E se compongono copiando la nostra composizione? Ecco perché, quando siamo in situazioni del genere, tendiamo a mascherare ciò che stiamo facendo per evitare qualunque tipo di copia o emulazione. Ma è corretto fare ciò?
La risposta è semplice ed è no: nessuno può garantire che la vostra idea sia la migliore, anzi. Se scattate in mezzo a tanti altri fotografi, quasi sicuramente ci sarà un collega in grado di fare un lavoro migliore. Ma allora, perché non mostrare agli altri ciò che state facendo, magari chiedendo anche qualche consiglio o semplicemente osservando le loro espressioni ed il loro commenti. Potreste guadagnare nuove idee e migliorare il vostro scatto.
Come fotografi, condividiamo tutti la passione per uno degli hobby artistici più coinvolgenti. E’ un vero peccato che molti di noi si tengano tutto dentro, senza interagire, senza connettersi con i colleghi. Quando al contrario ci confrontiamo con altri fotografi, ne scaturisce un dibattito spesso interessante il che sfocia in una maggiore creatività, un senso di impegno sociale e forse anche a una nuova amicizia.