Le regole di composizione, in fotografia, sono fondamentali se vogliamo richiamare nel giusto modo l’attenzione di un osservatore su si un elemento, un particolare o una parte di un’immagine che abbiamo scattato.
Prima però di applicare le principali regole di composizione, è fondamentale, per un fotografo, capire a cosa applicare le suddette regole: volete focalizzare l’attenzione su un particolare di un paesaggio? sull’occhio di un modello? su un prodotto? su un oggetto che avete inserito nell’immagine?
Attenzione inoltre a non esagerare: gli elementi compositivi non devono caratterizzare del tutto la fotografia, ovvero non devono essere il soggetto unico o preponderante di un’immagine. Ciò che dovete essere in grado di fare è valorizzare un qualcosa utilizzando i colori, le texture, gli spazi negativi e così via.
Come con qualsiasi tecnica, il modo per familiarizzare con le regole di composizione è attraverso la pratica cosciente: potete iniziare con l’applicazione della regola dei terzi (la più facile da visualizzare), visualizzando tramite il mirino o sul display le quattro linee caratterizzanti e componendo di conseguenza la scena. Inoltre ricordate che altre regole più complesse, quali ad esempio la Golden Ratio oppure l’applicazione di diagonali saranno certamente più facile da applicare in post produzione tramite il ritaglio. Molti programmi di editing offrono delle maschere al fine di applicare in pochi passi le principali regole di esposizione, al fine di rendere la composizione stessa alla portata di chiunque, neofita o esperto che sia.
Naturalmente, le regole di composizione non sono che delle “linee guida”, ovvero sono alcuni suggerimenti che si possono seguire (di centinaia di possibili tecniche) per realizzare una fotografia dotata di composizione piacevole. Ciò quindi non significa che le regole di composizione sotto elencate sono il manuale del fotografo: ogni immagine avrà le sue regole, ogni immagine si adatterà meglio ad una piuttosto che ad un’altra, per ogni immagine sarà possibile costruire un’eccezione alle regole di composizione al fine di renderla unica. E non dimenticate mai che le regole sono fatte per non essere (sempre) seguite. Ovvero provate a modificarle, cambiarle, stravolgerle o semplicemente ignorarle. Il risultato che potreste ottenere potrebbe essere decisamente più interessante e unico.
In pratica, vale la pena applicare consapevolmente le regole di composizione, ma non dovete mai lasciare che siano queste ultime le uniche voci ascoltate durante il vostro processo creativo.
Veniamo adesso alle regole di composizione più diffuse, spesso facilmente individuabili anche ad occhi non esperti in immagini famose, scattate da mostri sacri della fotografia, quali Ansel Adams.
La più semplice e famosa di tutte è sicuramente la regola dei terzi, la cui “evoluzione” può essere la golden hour (o anche regola aurea). Queste due regole definiscono i parametri base di un’immagine, la struttura della stessa (si pensi all’orizzonte o al soggetto della fotografia, da collocarsi in punti ben precisi della scena). Le linee, o meglio l’uso delle linee è un altro approccio fondamentale: costruire una scena facendo in modo che alcuni elementi richiamino delle linee orizzontali, verticali o diagonali è un ottimo modo per veicolare l’occhio di un osservatore.
Le regole di composizione non si limitano però a linee e reticoli: queste spaziano a tutti gli aspetti di un’immagine, come i colori o i contrasti. La contrapposizione di zone di luce e di buio, di colori forti e tenui o l’uniformazione degli stessi sono dei modi molto diretti per attirare l’attenzione di un osservatore. Occhio ovviamente a non esagerare, per non render’immagine pacchiana e pesante (avete presente le foto in bianco e nero in cui si colora tutto ciò che è rosso? ecco, questo è un esempio di composizione “borderline”, qualcosa che più spesso di quanto si possa credere non è apprezzato dall’osservatore, in quanto innaturale). L’equilibrio, appunto: un equilibrio che deve non solo essere rispettato sui colori (come detto) ma anche nell’ambito degli oggetti presenti su una scena. Ha senso porre tutti gli oggetti/soggetti da un lato e lasciare l’altro lato della scena scarico, spoglio?
Molto importanti e non difficili da utilizzare sono anche le cornici e le ripetizioni. Le cornici sono un modo per intrappolare l’occhio, mentre le ripetizioni tendono più ad incantare. Entrambe queste regole di composizione possono essere combinate tra loro, come ovviamente con tutte le altre, creando uno scenario differente in funzione non solo della scena fotografata, ma anche dell’osservatore (ognuno è differente, ognuno ha i propri gusti). Idem per trame e motivi, anch’essi spesso utilizzati in composizione, sia come regola principale che di supporto.
Un altro interessante punto di riflessione, quando si compone una scena, è quello relativo al formato dell’immagine che si vuole realizzare: può sembrare banale ma scegliere il giusto formato, la giusta dimensione, può avere un effetto molto profondo su un’osservatore.
Fino ad ora abbiamo accennato alle regole di composizione più immediate, ovvero quelle che potete applicare su suggerimento della scena stessa (in un mercato per esempio, dove i colori tendono ad essere molto differenti, sarà proprio l’uso del colore una discriminante fondamentale). Eppure, oltre ad esse, esistono una miriade di regole più o meno semplici da applicare. Un esempio è l’uso della prospettiva, della profondità di campo, del peso visivo o dei punti di fuga. Regole che possono sia aiutare a catturare l’attenzione, a focalizzare l’occhio di un osservatore su un determinato punto, sia a scaricarlo, a rendere più piacevole e rilassante l’esperienza visiva dell’immagine che avete catturato.
Luci, ombre e silhouette sono anch’essi molto importanti. Giocare con la luce è tutt’altro che semplice, ma i risultati che ne possono derivare sono e saranno senz’altro degli di nota. Così come importante è il saper giocare con l’esposizione (conoscete le tre metafore?).
Come detto più volte, composizione significa saper all’occorrenza applicare una delle suddette regole (o altre), ma soprattutto guardare oltre, fregarsene, applicarle al contrario. Insomma, è molto più importante essere in grado di usare l’inventiva, catturare i dettagli piuttosto che studiare e applicare bovinamente dei principi che, spesso, potrebbero essere in grado di peggiorare la fotografia che volete realizzare.
Nel caso foste interessati ad ottenere maggiori informazioni, oltre quelle linkate sopra, vi consiglio un‘ottima lettura in grado di aiutarvi nella comprensione delle regole di composizione.