Cominciamo con l’anticipare che una camera chiara può costare pochissimo così come può costare parecchi euro, a seconda di quanto vogliamo renderla tecnologica e potente. A differenza della camera oscura dove, bene o male, è necessario cominciare con tutto l’occorrente, la camera chiara è qualcosa che può essere di volta in volta migliorato, fino ad arrivare a dei livelli di eccellenza che potranno realmente aiutarci nel lavoro di post produzione e stampa
Di base, una camera chiara deve contenere: un computer per la post produzione e la modifica delle immagini, un monitor, una stampante. Questo elenco si può quindi ulteriormente espandere aggiungendo uno scanner per foto e/o negativi, una tavoletta grafica per una più agevole manipolazione delle immagini, un secondo monitor di supporto, un NAS per conservare le nostre fotografie. Proviamo a vedere, qui di seguito, cosa ci serve per allestire la nostra camera chiara (stanza a parte che, questa volta, può essere illuminata quanto vogliamo).
Il computer. Lavorare su fotografie significa processare file spesso molto grandi che hanno ben poco a che fare con la scheda video. Ciò significa che la componente meno importante in un computer dedito esclusivamente al fotoritocco è, appunto, la scheda video. Per quest’ultima ricordatevi però che deve avere almeno due uscite video: per il resto fissatevi un budget (diciamo sui 150€) e scegliete ciò che di meglio offre il mercato. La memoria è al contrario fondamentale: 16 Gb sono d’obbligo (la velocità incide sulle prestazioni, ma non tanto da costringerci a spendere cifre spropositate). Importante anche l’archiviazione: come HDD principale dotatevi di un buon SSD da 128Gb mentre come HDD di appoggio potete optare per 1Tb, considerando anche il prezzo molto basso. Il processore è fondamentale in quanto sarà sfruttato al massimo nella manipolazione delle immagini. Un Intel I7 (quelli con la K sono overcloccabili) dovrebbe fare al caso vostro, mentre per la motherboard optate per una che abbia almeno una uscita USB 3.0. L’alimentatore ed il case dovranno essere quanto più possibili silenziosi (concentrazione prima di tutto!) ma senza svenarsi. L’alimentatore, per esempio, potrà essere di 500W se non esagerate con la scheda video. In ogni caso, un computer utilizzabile per il fotoritocco non dovrebbe raggiungere i 1000 euro, attestandosi all’incirca sui 800€ (la differenza la fa spesso la scheda video).
Il monitor. Il mio consiglio è quello di dotarvi di almeno una coppia di monitor di cui che possa essere orientato verticalmente. Per quanto riguarda dimensione e risoluzione, queste sono legate più che altro al budget a vostra disposizione. Uno dei migliori monitor in circolazione per la fotografia (in quanto a resa cromatica) è il Dell U2410 con pannello da 24 pollici e risoluzione Full HD (1920×1200) il cui prezzo si aggira sui 400€. Se siete alla ricerca di un monitor più ampio, degni di nota sono i fratelli maggiori DELL U2713 e il DELL U3014, dotati rispettivamente di pannelli da 27 e 30 pollici e con una risoluzione di 2560×1600. Ovviamente i prezzi lievitano decisamente, raggiungendo i 560€ ed i 1.200€. Se cercate alternative a questi monitor, ricordatevi di puntare su monitor con pannelli IPS in quanto permettono una migliore risposta cromatica. Per la cronaca, i monitor Dell sono accreditati di una copertura dello spazio colore AdobeRGB del 96% mentre l’sRGB si attesta 100%.
Taratura del colore. Esistono due vie che si possono seguire per la taratura del colore del monitor: affidarsi a dei programmi che, in base alla vostra percezione visiva forniscono un adattamento dei colori (e sono gratuiti, vedi Adobe Gamma) oppure usare degli strumenti professionali quali un colorimetro. Questi hanno un prezzo che varia tra i 90€ (quelli più semplici come il Huei) fino alle soluzioni professionali da circa 200€ (come lo Spyder 4 Elite).
Scanner. Lo scanner deve essere di ottima qualità, qui c’è poco da dire e da fare. Già le fotografie che andrete a riversare in digitale saranno per lo più macchiate o danneggiate, non abbiamo bisogno che l’entropia della fotografia aumenti a causa nostra. Il mio consiglio è rivolgervi alla Epson che ha sfornato un paio di scanner ad altissime prestazioni con una risoluzione di 6400 dpi x 9600 dpi: l’Epson Perfection V700 Photo scanner ed il fratello minore V600 sono probabilmente i migliori attori in questo range, con un prezzo di circa 600 euro per il primo e di 300 per il secondo. Per chi invece volesse fare un ulteriore passo avanti dotandosi di un prodotto in grado di scansire i negativi, posso consigliare il Rollei PDF-S 330 Pro Filmscanner, un prodotto specifico per negativi (con caricatore laterale) ma ottimo anche per la scansione delle fotografie (10x15cm massima dimensione). La risoluzione di questo scanner non è paragonabile, in ogni caso, agli Espon, fermandosi a 3600dpi interpolati (rispetto agli Epson ha il vantaggio di essere dotato di caricatore per negativi. Per chi fosse alla ricerca di un modello meno costoso (il Rollei si aggira sui 250 euro), il Veho VFS-008 Scannerpresenta caratteristiche simili ma ad un prezzo inferiore ai 100€.
Stampante.La stampante è sicuramente uno dei punti più importanti in una camera chiara, per cui vi consiglio di non lesinare. Per quanto riguarda i prodotti disponibili, possiamo orientarci su stampanti professionali o amatoriali di fascia alta, stampanti in grado di stampare massimo in formato A4 o in A3. Una delle migliori in commercio è sicuramente la Epson Stylus Photo R 3000 in grado di stampare i grigi fotografici e di usare fogli fino ad A3+. La R3000 utilizza il kit colore UltraChrome K3 a 8 colori, a pigmenti (le taniche di inchiostro sono da 80cl, quindi durano parecchio) . Un kit ovviamente non economico, da 50 euro circa (Epson comunica che la resa del colore è garantita per 75 anni mentre il bianco e nero supera i 100), ma che permette di impiegare qualunque tipo di carta con risultati decisamente eccellenti. Il prezzo della R3000 si aggira sui 600 euro.
La carta da stampa. Argomento particolarmente vario e complicato, tanto da aver dedicato un intero articolo. In ogni caso, da buon fotografo, bisogna essere in grado di stampare su almeno un paio di formati differenti, con carte di differente tipo. Per esempio ha senso avere sottomano della carta lucida e della carta opaca, oltre che un paio di differenti grammature (a seconda degli usi richiesti). Per quanto riguarda quest’ultima, dovrebbe aggirarsi sui 230/280 gr m2 al fine di ottenere stampe simili a quelle dei fotografi. Un buon compromesso tra prezzo e resa è la Epson Ultra Gloss Photo Paper il cui costo si aggira sui 15€ per 50 fogli di dimensione 13x18cm. La HP Advanced permette di stampare 100 immagini in 10x15cm e costa circa 13€. Ultima nota: non comprate le carte fotografiche ad occhi chiusi ma chiedete in giro, soprattutto sui forum di fotografia. La carta fotografica deve essere la migliore disponibile per la stampante che avete acquistato: la resa dei colori differisce e di molto in funzione del tipo di pigmento impiegato.
Il costo di una stampa. Quando si parla di costo di una stampa, bisogna fare un doppio calcolo: quello relativo alla mera stampa di una fotografia e quello relativo all’ammortamento dell’attrezzatura fotografica. Il costo puro di una stampa, una 20x30cm si aggira sui 3€, mentre una 10×12 si attesta su poco più di 1 euro. Questo costo copre la carta fotografica e la quantità di inchiostro necessario ad effettuarla. L’ammortamento del materiale ed il nostro lavoro (in termini di tempo) sono ovviamente delle voci ben più corpose. Ipotizzando di avere acquistato un monitor, una stampante, uno scanner, un computer ed un programma di fotoritocco (ipotizziamo Photoshop), le nostre spese di approntamento della camera chiara dovrebbero aggirarsi sui 4.000€. Ipotizzando di poter usare la nostra attrezzatura per circa 10.000 foto su tre anni (non sono tantissime, equivalgono a 250 servizi fotografici da 40 pose), il costo di una foto si aggira sui 2.5€. Il che significa mettere in conto, di puro costo, 5.5€ per una stampa 20x30cm e 3.5€ per una stampa 10x12cm. Costi decisamente più alti di quanto disponibile presso terzi, ma di sicuro ci guadagnerete in qualità e libertà.
Tavoletta grafica. Nel caso volessimo effettuare delle modifiche alle fotografie in fase di post produzione, possiamo affidarci al classico mouse o decidere di incrementare la precisione usando una tavoletta grafica. Il vantaggio di quest’ultima è enorme rispetto al mouse in quanto ci permette di guadagnare in precisione e velocità. Il mio consiglio è di prendere una tavoletta che, come minimo, abbia la dimensione di un A4 (esistono anche tavolette maggiori ma l’ingombro ed il prezzo cominciano ad essere proibitivi). Le tavolette Wacom sono tra le migliori sul mercato ed un buon modello è da ricercare nella serie Intuos con la Wacom INTUOS4 XL che si aggira sugli 800€, la Wacom Intuos 5 Medium dal prezzo di 270€ e Wacom Intuos 5 Large che costa circa 400€. Importante, nella scelta di una tavoletta, è ovviamente la risoluzione della stessa: più spinta sarà, maggiore sarà la nostra capacità di lavorare i dettagli. Per chi volesse invece avere a disposizione uno strumento “superiore”, ovvero una tavoletta grafica dotata di pannello LCD FullHD a colori da 13″ su cui poter agire con un pennino, la soluzione migliore è offerta dalla Wacom Cintiq 13HD, dal prezzo di circa 900€ (la serie Cintiq compre fino a 24″).
Il software. Qui la situazione si fa più complessa oltre che costosa. Per chi non ha voglia di spendere, suggerisco di lavorare con un software libero quale Gimp. Quest’ultimo offre ottime caratteristiche e può essere usato per lavori di post produzione di livello professionale. Volendo considerare qualcosa di costoso, sicuramente Adobe Photoshop vince su tutti (il prezzo si aggira sui 900 euro, anche se adesso il noto programma è disponibile sotto forma di abbonamento e non più acquistabile in un’unica soluzione). Ovviamente Photoshop è un “elefante” e molto spesso non lo utilizzeremo per più del 25/30%. In alternativa, possiamo rivolgerci verso Adobe Photoshop Elements dal costo decisamente più contenuto (150€ circa) ma dotato di tutti gli strumenti che possono servire ad un fotografo. Se infine cercate un programma creato per i fotografi (e non quindi di grafica “generica” quale può essere Photoshop), vi consiglio di dare un occhio ad Adobe Photoshop Lightroom: questo prodotto offre strumenti di correzione (pennello correttivo, filtro graduato), di regolazione (come contrasto, bilanciamento del bianco), e confronto (tra due foto per la scelta della migliore). Il prezzo di LightRoom è di circa 130€. Non da ultimo, LightRoom ha anche un ottimo programma di archiviazione delle foto.
Il NAS. Le foto sono preziose e come tali vanno trattate ed archiviate. Affidarsi all’HD del proprio computer sarebbe un azzardo assurdo, la cosa migliore è dotarsi di un’unità esterna di tipo NAS, ovvero accessibile tramite rete LAN (o, in alternativa, tramite USB, magari in standard 3.0). Una buona unità NAS da due slot in configurazione RAID 0 (quindi con i dati” mirrorati” tra le due unità, per una questione di massima sicurezza), costa all’incirca 90€. A cui dovete aggiungere il prezzo di due HDD: nel caso di HDD da 1Tb ciascuno, una soluzione NAS pronta all’uso si aggira sui 250€.
Come si può capire da questo elenco non esaustivo, una camera chiara può costare tantissimo o, al contrario, avere un prezzo contenuto, tutto dipende da quanto volete spingervi e spendere!