Martine Franck fu una documentarista fotografica molto stimata, nonché seconda moglie di Henri Cartier – Bresson. Fu un membro della Magnum Photos per oltre 32 anni nonché cofondatrice e presidente della Fondazione Henri Cartier- Bresson, fondata nel 2003.
Nata ad Anversa (Belgio), nel 1938, Franck studiò storia dell’arte presso l’Università di Madrid e presso l’Ecole du Louvre di Parigi. Nel 1963, iniziò la sua carriera fotografica al Time-Life a Parigi quale assistente dei fotografi Eliot Elisofan e Gjon Mili.
Anche se un po’ impacciata nel rapporto con la sua macchina fotografica, Martine Frank rapidamente trovò le giuste misure, specializzandosi sulle fotografie nel raffinato mondo del teatro e della moda parigina. Una sua amica, la direttrice di scena Ariane Mnouchkine , contribuì in maniera sostanziale alla nomina di Franck quale fotografo ufficiale del Théâtre du Soleil nel 1964, una posizione che ha tenuto per i successivi 48 anni.
Nel mentre la sua carriera progredì, Martine Franck toccò differenti generi di fotografia, passando dal reportage documentario in Nepal e Tibet fino ai ritratti delicati e suggestivi degli artisti Parigini. Il suo portfolio fotografico comprende parecchi personaggi dell’élite culturale del suo periodo tra i quali i fotografi Bill Brandt e Sarah Moon, l’artista Diego Giacometti, Miquel Barcelo, Marc Chagall, Leonor Fini, Zao Wou Ki, Fernando Botero ed il filosofo Michel Foucault. Non mancano, nella sua lunga carriera, collaborazioni con riviste famose quali Vogue, Life e Sports Illustraded.
Nel 1983 divenne membro a pieno titolo di Magnum Photos, una delle pochissime donne a farne parte. Nello stesso anno collaborò con l’ex Ministero per i Diritti delle Donne Francesi e due anni dopo divenne una portavoce della International Federation of Little Brothers of the Poor, un’associazione no profit che si prende cura dei gente bisognosa.
Nel 1993 effettuò il suo primo reportage lontano dai confini della sua terra, visitando l’isola irlandese di Tory dove documentò la vita di una piccolissima comunità gaelica lì stabilitasi. Successivamente, come accennato, fece viaggi in Tibet ed in Nepal dove, grazie all’aiuto di Marilyn Silverstone potè documentare, unica nel suo genere, il sistema educativo dei monaci tibetani tulku tibetani.
Nel 2003 e nel 2004 tornò a Parigi in due occasioni, ovvero per documentare il lavoro del regista teatrale Robert Wilson.
Martine Franck, durante la sua carriera, pubblicò un totale di nove libri tra cui Des Femmes et la Création ed un piccolo libro di ritratti di suo marito, un personaggio schivo e sfuggente. Nel 2005 fu nominata Cavaliere della Legione d’Onore francese.
Per quanto riguarda la vita priva di Martine Franck, nel 1965 incontrò il fotografo Henri Cartier-Bresson dal quale fu particolarmente colpita, tanto da diventarne, nel 1970, la sua seconda moglie.
Nel 1976 , Franck produsse una delle sue fotografie più importanti, forse la sua sola immagine perfetta, quella in cui ritrae dei bagnanti a bordo piscina a Le Brusc, in Provenza. Franck spiegò di aver visto la scena da lontano e corse a fotografarla mentre sostituiva la pellicola nell’apparecchio fotografico, con la certezza che, se avesse ritardato anche di solo un minuto, avrebbe del tutto perduto la foto immaginata.
Franck continuò a lavorare anche dopo la diagnosi di un tumore osseo, nel 2010, e partecipò a parecchie mostre come quella tenutasi alla Maison Européenne de la Photographie (dove furono esposti 62 ritratti di artisti fotografati tra il 1965 ed il 2010), aòòa Howard Greenberg Gallery di New York ed alla Galleria Claude Bernard a Parigi.
Nel corso della sua carriera Franck, a volte descritta come una femminista, fu spesso a disagio a causa della presenza ingombrante del marito. Tanto per fare un esempio, nel 1970, l’Institute of Contemporary Arts di Londra mise in programma la prima mostra personale di Franck. Quando la fotografa si rese conto che nella lista degli invitati era presente anche il marito, annullò la mostra stessa.
Martine Frank morì a Prigi nel 2012, a causa della leucemia diagnosticatale due anni prima.