Il 2020 è stato un anno orribile per buona parte di noi, ma si è rivelato particolarmente difficile per il produttori di fotocamere, digitali, in particolare Nikon. Tanto che la casa giapponese ha intrapreso seri sforzi di ristrutturazione nella speranza di invertire la rotta. E una di queste mosse sta attirando molta attenzione oggi: sembrerebbe (tramite Canon Rumors, o meglio tamite Asahi Shimbun) che Nikon metterà fine alla produzione nazionale di fotocamere in Giappone come parte del suo piano generale per riportare la divisione alla redditività.
Questo porterebbe alla fine di circa 70 anni di storia di produzione di fotocamere in Giappone.
Dice Asahi: “Alla fine la Nikon metterà fine alla produzione nazionale di corpi macchina che è continuata per più di 70 anni. Finora la produzione di corpi macchina è stata effettuata presso la “Sendai Nikon” nella prefettura di Miyagi e la “Nikon Thailand (NTC)” in Thailandia, ma per ridurre i costi, sarà concentrata nella fabbrica tailandese.
La produzione delle fotocamere mirrorless Z7 e Z6 è stata completata alla fine di settembre, e i preparativi per il trasferimento della produzione in Thailandia sono iniziati ad ottobre. Anche la produzione della reflex digitale D6 sarà trasferita in Thailandia entro la fine del 2021“.
Questo probabilmente è uno shock per molte persone, ma le cose potrebbero non finire qui: ci sono molte voci che vorrebbero uno spin off di tutta la divisione fotocamere di Nikon, con una possibile cessione di tutto il comparto a Sony.
Il 2020 ha visto molte speculazioni sul fatto che Nikon se la sia vista brutta, sia per i suoi problemi interni che per le conseguenze della pandemia in corso. Tuttavia, in una recente intervista, l’azienda ha detto che le cose stanno migliorando.
In una recente intervista con Tetsuya Morimoto, direttore della Nikon Europe, lo stesso ha risposto ad alcune domande riguardanti l’azienda e il suo futuro. In particolare, per quanto riguarda il 2020, Morimoto ha riconosciuto che l’azienda è stata duramente colpita dalla pandemia e dal conseguente calo della domanda dei consumatori, ma ha affermato di aver visto un rimbalzo migliore di quanto inizialmente previsto. Ciò è stato sostenuto dalle “stabili” vendite delle D780, Z6 II e Z7 II; tuttavia, a causa dell’incendio di AKM Semiconductor, potrebbero esserci carenze e ritardi di alcune DSLR e lenti F-Mount. L’incendio non ha colpito solo Nikon, tuttavia, ed è possibile che presto si verifichino carenze anche di prodotti Canon e Sony. La cosa buona è che Morimoto parla esplicitamente di DSLR e gli obiettivi F-mount, il che potrebbe essere un’indicazione del fatto che le fotocamere e gli obiettivi mirrorless Z-mount potrebbero non essere stati toccati. Man mano che ci avviciniamo al 2021, sarà certamente interessante vedere come l’azienda continuerà ad espandere la propria linea mirrorless e se la loro ripresa complessiva potrà continuare nel futuro.