Nuova puntata del Progetto 100 Fotografi: è questa la volta di Gabriele Mazzoccoli, dalla Basilicata. A seguire troverete la consueta intervista nonché alcuni scatti realizzati. Potete ammirare i lavori (ed entrare eventualmente in contatto con lui) seguendo il link presente a fine intervista.
Per chi invece fosse interessato a dare un occhio a tutte le interviste realizzate nell’ambito del progetto, vi rimando all’indice dei 100 Fotografi.
- Chi sei?
Gabriele Mazzoccoli. Nato 36 anni fa a Tricarico, un piccolo paesino della Basilicata, e da 18 in giro guidato dal Caso. E’ stato proprio seguendolo che ho scoperto, solo da qualche anno, il mondo della fotografia.
E’ bastato quel millesimo di secondo della mia prima foto per innamorarmene e non poterne farne più a meno.
- Cosa usi per la fotografia?
Dopo 2 anni di Canon 50D e di un fedelissimo 70-300 sono da poco passato all’ abbinata EOS 760D/5D Mark III e vari obiettivi.
- Cos’è la fotografia per te?
E’ un po’ come il tiro al piattello. Sai quel momento in cui aspetti in silenzio che qualcosa, prima o poi, ti si presenti davanti agli occhi? E’ una continua attesa – paziente, rilassante ed a volte ossessiva – dell’immagine che mi permetta di cogliere il nocciolo di una storia o di un momento con un click
- Fotografo fai da te o hai frequentato corsi?
Sono un intuitivo e per mesi ho scattato guidato solo dall’intuizione. A volte ci prendevo, tante volte no. Poi ho avuto voglia di studiare e capire qualcosa in più. E come tutti gli autodidatti mi sono rivolto un po’ ovunque: web, libri, forum, amici, fotografi.
E’ stato forse un bene averlo fatto dopo un po’. I corsi e molti allievi sono quasi tutti uguali: sanno tanto, ti insegnano tanto ma alla fine ti tolgono sempre un po’ del tuo stile e della tua sana e sregolata creatività.
Amo due libri di Michael Langford (Nuovo trattato di fotografia moderna e avanzata) ed ascoltare chi il fotografo lo fa veramente, per passione più che per lavoro.
- Un aneddoto:
Quando decisi di acquistare la prima reflex non avevo idea di come si scegliesse. Provai a chiedere un consiglio all’addetto vendita del negozio ma se non sai di cosa stai parlando tutto ti sembra arabo. Ero in negozio con un Amico e decisi allora di fare un gioco: scattargli di nascosto e scegliere tra tutte la fotocamera che avrebbe fatto la foto che mi piaceva di più.
Comprai una Canon 50D ed un EF 70-300mm !!
Mesi dopo un’amica mi propose di inviare una foto per un concorso fotografico. Le inviai proprio quella, la mia prima foto. Vinsi il primo premio ed una nuova reflex che – purtroppo – non ha avuto la fortuna di restare troppo a lungo con me perché qualcuno (spero oggi sia un grande fotografo !!) l’ha presa sfondandomi il vetro dell’auto.
- Chi è Adams? e Bresson? e Carminati?
Conosco solo Carminati! Era lui che gridava « Per Tom Weil… Hip-hip-hurra! » vero? Gli altri due non so chi siano :D
- La tua prima fotografia: ce l’hai ancora?
Si. E’ la foto di Boris, quella che più di un addetto vendita ha saputo farmi scegliere una reflex tra tante.
- La tua ultima fotografia: vediamola!
L’ho scattata dietro la Cattedrale di Santiago di Compostela mentre stavo lasciando la città per tornare a casa. Un bambino che giocava a nascondino, un gioco che ha fatto tanto parte della mia infanzia e che oggi purtroppo sembra essere scomparso – insieme ai bambini – dalle strade.
- Il tuo capolavoro o lo scatto preferito?
Non ho uno scatto preferito. Questo però è quello che mi viene sempre in mente ogni volta che devo pensare ad uno scatto dei miei preferito. Sarà perché ogni volta che lo vedo mi sembra di ricordare il suono della sua voce e quello che stava cantando.
- Hai una musa ispiratrice?
La mia Pancia e le storie che ascolto. Ho trovato tante ispirazioni guardando le foto ed i libri di un Uomo che in pochi riconoscono come fotografo: Tiziano Terzani. Nei suoi libri ho letto cose molto più interessanti di altre trovate su libri di fotografia.
Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea. (Tiziano Terzani)
- La tipologia di fotografia preferita
Spontanea e non in posa. Amo gli occhi e le rughe della gente.
- Un’ora per una foto o 10mila foto all’ora?
Una foto quando è il momento giusto.
- Un desiderio: Cosa o chi vorresti fotografare?
Il Papa in pigiama, al mattino mentre si fa la barba davanti allo specchio.
Non so, immagino sempre come potrebbe essere nella sua Vita di tutti i giorni, senza l’abito bianco e tutta la folla che lo assalta.
- La foto è fatta in macchina fotografica o al computer?
La foto è fatta con gli occhi. La macchina fotografica ed il computer servono solo a tirarla fuori nel modo più simile a quello che hai visto e provato.
- Domanda a risposta libera: che ti passa per la mente?
Ammazza quanto ci vuole per rispondere a queste domande !!!! Pensavo di farlo in 5 minuti J
- Qualche suggerimento per i lettori?
Passione, studio … ed un po’ di sana sregolatezza.
- Dove troviamo i tuoi lavoro?
Quello che cercherò di fare nei prossimi mesi è sicuramente dare un ordine alle mie foto. Al momento sono quasi tutte sparse su pc ed hard disks vari. Tante sulla mia pagina Facebook e solo da ieri qualcuna sul mio account Flickr.
Ricordo che, relativamente a tutte le immagini comprese in quest’articolo, tutti i diritti sono riservati e di proprietà del fotografo Gabriele Mazzoccoli. Gli originali ad alta definizione sono raggiungibili seguendo i link di cui sopra.