Per molti anni i fotografi sono partiti dal presupposto che, quando si tratta di qualità dell’immagine, una fotocamera full frame batte una fotocamera equipaggiata con un sensore più piccolo, incluse le DSLR half frame.
I motivi a supporto di questa tesi sono parecchi, a partire dal fatto che i sensori delle fotocamere full frame hanno pixel più grandi (o meglio fotositi). Questo significa che un sensore full frame crea immagini con meno rumore e una migliore qualità dell’immagine nell’insieme.
Fotositi più grandi significa anche maggiore luce catturata: le fotocamere full frame riescono a fotografare senza l’ausilio di sorgenti luminose artificiali dove tutte le altre non possono.
Le fotocamere full frame di solito hanno più megapixel: anche se questo non importa alla maggior parte dei fotografi (anzi, molti storcono in naso in quanto più megapixel significa fotositi più piccoli), può essere utile se l’utente ha la necessità di realizzare stampe di grandi dimensioni.
Ci sono tantissimi obiettivi tra i quali scegliere, dagli obiettivi zoom fino alle lunghezze focali fisse. Vi sono poi tantissimi produttori in grado di offrire un ventaglio di soluzioni per tutte le esigenze, necessità ma soprattutto portafogli.
Le lenti Legacy possono essere utilizzate senza grossi problemi: se disponete di un obiettivo da 24 millimetri della vostra vecchia reflex a pellicola, potete utilizzarlo esattamente allo stesso modo su una fotocamera full frame (elettronica a parte). Una soluzione molto interessante considerando che esistono lenti di ottima fattura realizzate (ed in commercio) per le vecchie analogiche. Ovviamente una lente analogica può essere impiegata anche su una macchina fotografica dotata di sensore più piccolo ma ciò significa “allungare” (a causa del fattore di crop) la lunghezza focale dell’obiettivo stesso (nel caso di Nikon, in 24 millimetri diventerebbe un 25×1,5= 36mm).
Una full frame presente una profondità di campo inferiore a qualsiasi apertura e lunghezza focale rispetto a ciò che otterremmo con una focale equivalente con una APS-C (le half frame). Ad esempio, una fotografia scattata a f2.8 con una lente da 85 millimetri su una fotocamera full frame presenta meno profondità di campo di una fotografia scattata con f2.8 ed una lente da 50mm su di una APS-C. Questo è un vantaggio enorme, soprattutto se volete creare foto con bokeh.
Molto spesso le full frame sono realizzate in materiali migliori e sono tropicalizzate. Una full frame “sopravvive” di più oltre a mantenere un buon valore economico negli anni: provate a cercare su internet modelli non proprio nuovissimi e confrontateli con i prezzi delle full frame attuali, non noterete differenze abissali come nel caso delle APS-C che nel giro di un paio di anni divertano “da buttare”.
Gli svantaggi delle fotocamere full frame
Le fotocamere full frame costano più soldi di fotocamere con sensore di dimensioni inferiori: i sensori più grandi sono più costosi da produrre quindi le telecamere full frame saranno sempre più costose rispetto a modelli simili con sensori più piccoli.
Le fotocamere full frame sono più grandi e più pesanti: devono essere adattate al sensore più grande il che significa realizzare corpi anche del 25% più grandi e pesanti. Tuttavia, le nuove fotocamere Sony A7 e A7R sono state totalmente riprogettate e sono riuscite ad ospitare un sensore full frame nel corpo di una APS-C. Ovviamente ad un costo molto alto.
Reflex Vs Mirrorless
Se siete un aspirante professionista, allora una full frame è una soluzione quasi obbligata. Quasi: ci sono un sacco di fotografi professionisti che utilizzano fotocamere con sensore più piccolo, basti pensare ai padri della fotografia capaci di realizzare scatti eccellenti anche con delle macchinette da pochi soldi. Aggiungete poi che la qualità delle macchine APS-C è più che sufficiente anche ad ISO elevati (negli ultimi modelli). Inoltre, se siete fotografi sportivi o amate fotografare la fauna selvatica, una APS-C può essere addirittura consigliabile a causa del fattore di crop che incide sulla lunghezza focale, permettendo di avere dei tele molto spinti senza svenarsi ed ad un peso decisamente contenuto.
Se fino a qualche tempo fa, però, la “lotta” era semplicemente Full frame vs APS, da un anno a questa parte esiste un terzo incomodo che comincia a farsi largo tra i fotografi: le mirrorless. Queste macchine fotografiche, dalle dimensioni molto compatte, sono facili da trasportare, meno visibili rispetto ad una reflex sia APS-C che Full frame e la qualità d’immagine ottenibile da una mirrorless comincia ad essere decisamente interessante. Riguardo questo punto, ovviamente, pesa tantissimo la dimensione ridotta del sensore ma spesso e volentieri le mirrorless riescono a fornire una qualità pari se non superiore alle APS-C.
Passare da una reflex ad una mirrorless non ha molto senso, soprattutto per i costi: si tratta di sistemi particolarmente differenti in termini di lenti e quindi andrebbe cambiato interamente il corredo. Ma per chi, al contrario, ha intenzione di passare da una APS-C ad una full frame o per chi si avvicina alla fotografia, il discorso è differente.
Questo perché non ha più senso porsi la domanda “quale macchina fotografica è la migliore?” bensì “quale macchina fotografica è la migliore per me?”.
La qualità delle immagini è solo una parte dell’equazione ed è diventata meno importante con il passare del tempo ed il migliorarsi della tecnologia. Quando infatti si acquista una macchina fotografica, bisogna considerare altri fattori, qui riassunti.
Relfex Vs Mirrorless Vs APS-C: come scegliere
Budget
– importante per ovvie ragioni. Non abbiate paura a comprare una fotocamera dotata di sensore ridotto (rispetto ad un full frame) se il vostro budget vi permette di accedere solo alla fascia bassa di una full frame.
Sensore – Il sensore, come già accennato prima, permette di avere foro migliori o meglio foto migliori in condizioni di scarsa luminosità. I fotositi della full frame sono molto più grandi di un 4/3 della mirrorless o della APS-C, il che permette la cattura di una maggiore quantità di luce e un uso di valori ISO più spinti. Inoltre, sensore più grande significa minore profondità di campo e quindi effetti sfocati più spinti. Occhio comunque ai vari modelli mirrorless esistenti in commercio: ne esistono alcuni, come la Sony NEX, che non monta un sensore 4:3 bensì un sensore di una APS-C. Questo significa che, senza entrare nel dettaglio di quella macchina, la NEX è potenzialmente migliore delle APS-C!
Compatibilità con obiettivi esistenti – Rimanere all’interno dello stesso sistema di fotocamere può significare riutilizzare le stesse lenti o cambiarle progressivamente. Molti obiettivi realizzati per le APS possono essere usati anche sulle full frame (con ovvi accorgimenti di cropping), cosa molto interessante se si vuole diluire nel tempo la spesa per l’upgrade dell’apparecchiatura. Ciò significa che ha senso passare da una APS-C ad una full frame piuttosto che ad una mirrorless.
Costo totale inclusi accessori – Valutate non solo il costo degli obiettivi nuovi da acquistare, ma anche degli accessori. Gli obiettivi di una full frame costano decisamente più di quelli di una APS o di una mirrorless (molto più piccoli, semplici e leggeri). Un cavalletto di una APS-C può essere impiegato senza problemi per una mirrorless ma potrebbe non essere in grado di sopportare il peso di una full frame con un bel tele. Anche il passaggio da una marca all’altra può essere deleterio in quanto tutta l’attrezzatura, compresi paraluce e filtri, potrebbero non essere utilizzabili.
Dimensioni e peso – Questi sono due fattori importanti soprattutto se vi piace viaggiare. Se il vostro obiettivo principale è fare fotografie in giro, la mirrorless ha sicuramente più senso considerando il piccolo peso e la sua dimensione ridotta. Ma se siete interessati a fotografie più mirate, come per esempio paesaggi o shooting fotografici, il problema peso e dimensione viene meno, essendo per lo più un tipo di fotografia “statica”.
Velocità e caratteristiche tecniche. In quanto a velocità, bisogna ammettere che le mirrorless sono alla pari delle migliori reflex full frame se non addirittura migliori (sono prive di specchio, un vantaggio enorme). Se il vostro obiettivo è scattare centinaia di foto in sequenza, rivolgetevi alla mirrorless. Ma se vi “accontentate” di solo una decina di scatti al secondo, la reflex è decisamente migliore, se si mettono sul piatto le caratteristiche tecniche, in primis l’autofocus.
L’autofocus è uno dei punti di forza delle reflex: un sistema a contrasto, come quello usato appunto dalle macchine fotografiche prive di specchio, non riesce ad essere performante come la messa a fuoco di una reflex, specie se full frame. Ma la tecnologia avanza, si migliora e non è detto che nei prossimi anni anche un sistema a contrasto possa essere una soluzione ottimale.
Il mirino. Una cosa è un mirino ottico, una cosa è quello elettronico. Le reflex moderne hanno la funzione live view, ovvero permettono di mostrare in tempo reale sul display ciò che è ripreso, ma quanti di voi lo usano o lo hanno usato? La maggior parte dei fotografi usa il mirino perché questi permette di fare fotografie “migliori”. Migliori nel senso della composizione: quando si guarda attraverso il mirino ottico esiste solo la scena dinanzi a noi, tutto il resto è tenuto fuori dalla portata visiva…il mirino funge da paraocchi. In più il mirino ottico non soffre di problemi di abbagliamento da troppa luce, cosa invece molto fastidiosa nel caso di uso di schermo live view.
Ovviamente esistono delle macchine mirrorless che integrano nel corpo un mirino digitale: un ottimo compromesso, forse anche migliore del mirino ottico in quanto ci permette di capire come verrà scattata una fotografia (pensate ad esempio alla gamma dinamica, tagliata direttamente nel mirino e non solo nella foto finale).