Robert Mapplethorpe è stato un fotografo americano molto noto per i suoi ritratti in bianco e nero particolarmente stilizzati e dalle enormi dimensioni. I due principali soggetti del fotografo americano sono stati i fiori e gli uomini nudi e proprio quest’ultimo soggetto ha creato non pochi problemi al fotografo, in particolare in relazione al finanziamento pubblico delle sue opere d’arte. Mapplethorpe è ricordato come il fotografo che, tramite i suoi scatti omoerotici, ha rotto la barriera tra arte e pornografia.
Robert Mapplethorpe nacque a New York nel 1946 da genitori cattolici (Harry e Joan Mapplethorpe). Iscrittosi al Pratt Institute di Brooklyn, ha quasi conseguito la laurea in in arti grafiche salvo abbandonare gli studi nel 1969, poco prima di conseguire la laurea.
Due anni prima l’abbandono degli studi, Mapplethorpe conobbe la compagna che gli fu di fianco per 7 anni (dal 1967 al 1974), la cantante americana Patti Smith. Molti dei lavori di questa prima fase furono ispirati dalla compagna, dalla quale si separò in amicizia nel 1974 dopo che la stessa scoprì l’omosessualità di Robert.
La carriera fotografica di Mapplethorpe cominciò da molto giovane, grazie ad una macchina fotografica Polaroid che gli fu regalata dai genitori. Nel 1970 il salto di qualità con l’acquisto di una Hasselblad medio formato. In questa fase i suoi soggetti erano principalmente gli amici, i conoscenti nonché parecchi artisti con i quali entrò in contatto grazie alla notorietà della compagna.
Nel 1980 avvenne la svolta definitiva del fotografo con la scelta, quale soggetto fotografico, di nudi maschili (ma anche femminili), fiori, nature morte in genere e ritratti particolari di artisti e celebrità (tra i quali anche Andy Warhol, Louise Bourgeois, Deborah Harry, Richard Gere, Peter Gabriel, Grace Jones, Joan Armatrading e Patti Smith).
Successivamente alla cantante Patti Smith, Mapplethorpe si legò a Sam Wagstaff (il suo curatore) che gli permise di trasferirsi all’ultimo piano del 35 West 23rd Street (un loft da oltre 500mila dollari), dove vi rimase fino alla sua morte, avvenuta a causa dell’AIDS il 9 marzo del 1989 all’età di 42 anni (a onor di cronaca si spense in un ospedale di Boston, specializzato in malati di AIDS).
L’anno precedente la sua morte, nel 1988, Robert fondò la Robert Mapplethorpe Foundation con lo scopo di promuovere le sue fotografie. Tuttavia, successivamente alla sua dipartita, la fondazione ampliò il suo scopo diventando un’importante fonte di finanziamento per la lotta all’AIDS.
Buona parte dei lavori di Mapplethorpe furono concepiti e realizzati in studio, considerato anche il tipo di fotografia che lo caratterizzava: Mapplethorpe non mancò infatti di realizzare anche dei lavori particolarmente spinti (pratiche BDSM, coprofagia), oltre che foto still life e ritratti di nudo.
Come detto, molte mostre pubbliche di scatti di Mapplethorpe scatenarono non poche reazioni nelle comunità locali fino ad accusarlo, per le fotografie scattate a persone dalla pelle nera, per sfruttamento.
il fotografo ha comunque avuto una seconda vita dopo la sua morte anche grazie alla sua amica ed ex compagna Patti Smith che gli ha dedicato due libri. Infine, va ricordato che la fotografia di Wahrol (presente in questo articolo) fu battuta all’asta nel 2006 per l’enorme cifra di 643mila dollari, diventando una delle fotografie contemporanee più costose di sempre. I proventi della vendita furono incamerati dalla fondazione Mapplethorpe.