Avete presente quelle foto in cui viene fotografato un soggetto in una goccia di acqua? O meglio, gocce d’acqua nelle quali è possibile vedere una vera e propria fotografia, che si tratti di un oggetto o anche una persona. Questo tipo di fotografia, o di arte, è definita arte liquida e si basa sulla capacità ingrandente e distorcente di una goccia d’acqua (la luce si propaga più lentamente nell’acqua rispetto all’aria, cosa che permette di realizzare distorsioni di ciò che si vede attraverso la goccia stessa).
Il massimo esperto di questa tecnica è il fotografo tedesco Markus Reugeles, da sempre amante dei liquidi e delle interazioni con la luce. Seguendo il link di cui sopra potete ammirare immagini al limite del surreale, tutte però realizzate con il minimo costo e senza ricorrere alla post produzione (sono immagini realizzate con il solo ausilio della macchina fotografica).
Come realizzare foto di un soggetto in una goccia di acqua
Per realizzare la foto di un soggetto in una goccia di acqua, bastano poche cose, ovvero:
- po’ di pratica
- un ambiente buio
- Una goccia d’acqua (un bicchiere/un catino e un gocciolatore)
- un treppiede
- una macchina fotografica
- un obiettivo macro (ma non indispensabile)
- un flash esterno da utilizzarsi in modalità remota
- un remotizzatore per il flash
- un soggetto da fotografare
Inutile dire che la pratica è sicuramente la cosa più importante di tutte, soprattutto quando bisogna saper indovinare il momento giusto in cui scattare.
Piazzate sullo sfondo il soggetto in questione (può essere qualunque cosa e di qualunque dimensione), quindi realizziamo una struttura che ci permetta di avere la goccia sospesa in aria più o meno al centro del soggetto stesso ma staccato da esso di alcuni metri (più grande è il soggetto, maggiore dovrà essere la distanza tra goccia e soggetto). Per quanto riguarda la goccia, è sufficiente avere un catino o un bicchiere nel quale far cadere dall’alto una goccia (banalmente potete usare un contagocce): questa, all’impatto con la superficie d’acqua, dovrebbe generare un pennacchio d’acqua verso l’altro che si “separerà” in una goccia un attimo prima di tornare nel catino stesso.
Come scritto nella lista di cui sopra, fate in modo che la sala sia completamente buia (o molto poco illuminata). Impostate la macchina fotografica in manuale e impostate il tempo di scatto a 1/200 (o anche meno se il vostro flash ha una velocità maggiore). Sistemate il flash leggermente angolato in modo che l’ombra della goccia ricada fuori dall’inquadratura stessa. Chiudete il diaframma al fine di ottenere una buona profondità di campo (l’obiettivo macro vi permetterà di posizionarvi più vicino alla goccia, sfocando maggiormente lo sfondo) e quindi sfocare lo sfondo.
Sistemate il cavalletto: dovete trovare un posto in cui sia possibile mettere a fuoco la goccia al fine di poter correttamente fotografare il vostri soggetto in una goccia di acqua. Più vicini sarete alla goccia, maggiore sarà l’effetto del fuori fuoco del fondale (vale molto anche la distanza tra goccia d’acqua e fondale). Montate la fotocamera al contrario (ovviamente potete montarla anche diritta e poi capovolgere l’immagine) e sistemate nel catino un qualcosa che possa “simulare” la goccia d’acqua, come una matita. Mettete a fuoco sulla matita, cercando di rispettare l’altezza (fate varie prove di caduta, al fine di valutare qual è la giusta altezza) e non toccate più la messa a fuoco.
Fate cadere la goccia tramite il contagocce e prendete due o tre (o anche di più se il vostro flash vi consente di fare parecchi scatti in sequenza) immagini, cercando di sincronizzare la foto con il rimbalzo della foto stessa. Se tutto è andato come dovrebbe, vi troverete con la fotografia del soggetto “racchiuso” nella goccia ed al contrario. Se il soggetto è troppo grande, allontanante ulteriormente lo sfondo. Se al contrario è troppo piccolo potete avvicinare il soggetto al catino stesso.
Per quanto riguarda la composizione, non vi sono particolari regole da rispettare essendo un’immagine che si concentra su un soggetto ben definito. Cercate ovviamente di centrare quanto possibile la goccia stessa, magari anche ricorrendo al crop dell’immagine in fase di post processing.
Nel caso doveste avere problemi con le ombre, angolate maggiormente il flash, così come aumentatene la potenza se la luminosità non è sufficiente. Occhio che maggiore sarà la potenza di scatto, minore sarà la capacità di lampeggiare in sequenza, cosa molto importante per catturare più scatti a distanza ravvicinata.